Lazzaretto, nuova gestione: Le proposte di “A Misura d’Uomo”

Lazzaretto che fare?

Allo stato pratico, le condizioni della Struttura, anche in termini di sicurezza e tutela dell’esistente, sono sotto gli occhi di tutti. I fatti denunciati nella nostra precedente articolo “Scandalo lazzaretto: Opere per 213 mila euro abbandonate!”, sono a testimoniarlo.

Marascia e Salvo, col sindaco Damiano

Marascia e Salvo, col sindaco Damiano

«Le nuove e più forti esigenze della Città ribadite anche dalle battaglie civiche dello scorso anno contro l’ipotizzata vendita dell’immobile, concluse con l’apposizione del proprio veto e vincolo da parte della Soprintendenza, non possono che essere altra svolta che la nuova assegnazione della gestione del bene», sostiene Natale Salvo, presidente dell’associazione civica “A Misura d’Uomo” che, da settimane, sta studiando il caso e, ora, ha posto le proprie idee all’attenzione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano.

«Ciò, potrà avvenire – spiega l’avv. Giuseppe Marascia, vice presidente dell’associazione -, anche in maniera parziale, cioè per “lotti”, ma sempre con “l’espletamento di procedura di evidenza pubblica” (prevista dall’art. 3.1 del Regolamento comunale vigente in materia) oppure – qualora reputato dall’Amministrazione – con “affidamento diretto” nel rispetto delle condizioni previste dall’art. 3.3 del Regolamento (“concessione ad Enti Pubblici o Soggetti Pubblici”, cioè – ad esempio – con l’affidamento all’Ente Luglio Musicale)».

Ispezione di "A Misura d'Uomo" al Lazzaretto

Ispezione di “A Misura d’Uomo” al Lazzaretto

«Nell’ambito della Procedura concessoria, senz’altro – prosegue l’avv. Marascia –, l’Amministrazione dovrà prevedere di assegnare una preferenza a coloro che potranno assicurare un godimento Pubblico del bene, dal punto di vista sociale, culturale o sportivo».

Il Direttivo dell’associazione, esaminata la questione, anche a seguito verifica sul campo ed incontro col Presidente dott. Andrea Bulgarella ed il Direttivo della Lega Navale, ha elaborato delle proposte.

Sicuramente va superata la fase “transitoria” attuale: “Lazzaretto: da 25 anni in uso gratuito alla Lega Navale“.

«E’ ipotizzabile prevedere l’uso del Bene Comune denominato “Lazzaretto”, frazionato a lotti, nell’ambito di una Gestione complessiva Pubblica del Bene, – spiega il presidente Natale Salvo – assegnando i lotti a diversi concessionari per uso come:

  • Locali per Ristorazione (Bar, Ristorante …);
  • Spazi per attività ricreativo-culturale all’aperto (Discoteca estiva, svolgimento di concerti, svolgimento di attività sportive, rassegna d’arte e cinematografiche, concorsi e premi d’autore, rassegne enogastronomiche, incontri e conferenze);
  • Locali Museali (riservando una piccola parte alla “Storia del Lazzaretto”, anche con iconografie e riproduzioni dell’epoca, al suo antico utilizzo per ricovero di malati, al suo utilizzo per il ricovero di cittadini senza casa per eventi eccezionali; ovvero alle “Antiche arti ed antichi mestieri della Città”);
  • Locali, sicuramente, a servizio dell’area in concessione demaniale marittima a favore della Lega Navale per gli ormeggi dei natanti;
  • Sede di un Transfer Shuttle per collegare la terraferma alla Colombaia;
  • Sede di attività didattiche esterne dell’Istituto Nautico».

La speranza, ora, è che l’Amministrazione Damiano avvii un dibattito pubblico, consiliare, aperto, sul Bene Comune denominato “Lazzaretto”, e quindi agisca … prima che sia troppo tardi.

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