PER IL COMUNE CENE INDIGESTE
Iniziano ad arrivare le prime “conseguenze” della gestione quantomeno affrettata e superficiale – parole dell'avv. Costa – della manifestazione velica Vuitton Cup. Giunge sul tavolo del Sindaco Fazio, in questi giorni – precisamente lo scorso 4 novembre – un ricorso della società PRC Repub-bliche. Il ricorso è stato presentato al TAR Sicilia di Palermo e, per conoscenza, appunto, al Comune.
La PRC Repubbliche Srl aveva partecipato, insieme al Giardino Eden srl, alla gara relativa alla progettazione, organizzazione e realizzazione delle due cene di gala in occasione della “Louis Vuitton Acts 8 & 9” che la Commissione incaricata dall'Amministrazione aveva – il 9 settembre – aggiudicato alla ditta “Giardino Eden”.
Ciò nonostante la PRC Repubblica avesse presentato un'offerta economica ben più vantaggiosa rispetto alla concorrente. Infatti a fronte d'una base d'asta di 150.400 euro, iva inclusa, il Giardino Eden aveva offerto una cifra appena inferiore (148.225 euro) mentre la PRC Repubbliche era giunta a proporre una cifra ben più modesta (115.808,61 euro).
Il Comune insomma sulla base di un servizio analogo (già stabilito nel capitolato d'appalto) avrebbe potuto risparmiare circa 60 milioni di vecchie lire.
Nel suo ricorso la PRC sostiene e lamenta “l'illegittimità dell'atto impugnato per il seguente motivo: violazione e falsa applicazione del bando e del relativo disciplinare” e, pertanto, richiede il risarcimento del danno nella misura che sarà stabilita dal tribunale a seguito di consulenza tecnica d’ufficio ma che la PRC sostiene avere valore tra i 52.000 e i 260.000 euro.
In particolare l'impresa sostiene che “dalla mancata attribuzione dell'appalto” ha subito “non soltanto i danni determinati dalle spese di partecipazione alla gara e quelli relativi al mancato utile derivante dall'espletamento del servizio ma, altresì, quello certamente tra tutti più rilevante e relativo alla perdita di immagine e di una occasione di lavoro certamente molto rilevante in considerazione dell'importanza dell'evento al quale aveva il diritto di partecipare”.
Il Sindaco Fazio, invece, ritenuto che “dagli atti di gara risulta la ritualità del comportamento della commissione di gara” ha ritenuto “necessario resistere al giudizio al fine di contestare le richieste della ricorrente”.
In merito al ricorso – predisposto dall'avv. Michele Costa di Palermo – occorre precisare che la Commissione di gara aveva attribuito solo 3,43 punti di “vantaggio” alla proposta del Giardino Eden, anche atteso altri fattori, oltre al prezzo, quale l'esperienza dei concorrenti, il menù, l'intrattenimento proposto durante le cene, ecc.
Per PRC, tuttavia, nell'accusare la Commissione di “grande superficialità” nella valutazione delle proposte “…sia la Giardino Eden che la PRC Repubbliche hanno avuto per tale voce [esperienza, NdR] entrambe 20 punti con la motivazione “le caratteristiche tecniche degli offerenti si ritengono entrambe di prestigio …” in effetti tale valutazione è palesemente illegittima in quanto irragionevole ed errata … L'enorme sproporzione tra l'esperienza acquisita e documentata dalla ricorrente [23 eventi organizzati nell’ultimo quinquennio per un valore di euro 5.505.613] e quella estremamente modesta della concorrenza [la Giardino Eden], è di tutta evidenzia, imponeva una ben diversa valutazione. L'aver attribuito, ciò malgrado, il medesimo punteggio è, quindi, palesemente illegittimo.”
Una considerazione appare d'obbligo, non entrando nel merito della vicenda, ora in mano alla Giustizia.
L' “Evento” era stato programmato già nell'autunno 2004 ed il relativo contratto con l'ACM siglato nel gennaio 2005.
Non si sa – allora – perché tutte le “gare” d'appalto si siano svolte tra metà agosto e settembre. In tale maniera si è stati costretti ad assegnazioni di incarichi “di corsa” con i risultati che ora emergono.