18 OPPORTUNITA’ DI LAVORO

18 nuove edicole potranno essere aperte nel territorio comunale di Trapani, grazie alla delibera n. 54 del 31 maggio 2007 emessa dal commissario regionale ad acta coi poteri del Consiglio comunale (che era inadempiente).

«In base alla normativa regionale per la localizzazione dei punti vendita, i comuni – recita l'atto – devono rispettare un rapporto minimo tra famiglie residenti – inferiori a 1.000 – ed edicole, ed una distanza minima, calcolata secondo il percorso più breve (naturalmente!), tra i singoli punti vendita non inferiore a 350 metri».

Secondo i dati riportati nella relazione del Commissario, «a Trapani, al 31 dicembre 2005, sono in attività 50 punti vendita di giornali e riviste ad operatività annuale, di cui 6 in attività a seguito di sperimentazione legge 108/99».

«Di 50 esercizi in attività, 32 punti vendita (64%) esercitano la sola vendita di giornali e riviste (…) mentre nei rimanenti 18 esercizi (36%) la vendita di giornali e riviste è abbinata in forma complementare ad altre attività commerciali».

Tali 50 esercizi sono distribuiti, in atto, 10 nel centro storico (secondo un rapporto 1:3.295 famiglie), 31 nel resto della città (1:12.806 famiglie) e le restanti 9 nelle periferie/frazioni (1.12.000 famiglie).

Grazie all'atto del Commissario, potranno, ora, essere aperte 9 edicole “esclusive” nelle periferie/frazioni e, 2, 1 e 6 edicole “non esclusive”, rispettivamente, nel centro storico, nella parte restante della città, e nelle periferie/frazioni.

Pur nella carenza dell'Organo elettivo (naturalmente!), ma grazie alla Regione ed al Commissario (nominato lo scorso 7 settembre 2006, con decreto n. 1691), quindi, viene realizzato il «Piano di localizzazione dei punti ottimali di vendita di giornali quotidiani e periodici», in ottemperanza al D.Lgs. 24 gennaio 2001 n. 170 recante il «riordino del sistema di diffusione della stampa quotidiana e periodica a norma dell'art. 3 della Legge 13 aprile 1999, n. 108» e secondo le «direttive» diramate dalla Regione Sicilia col decreto assessoriale del 13 novembre 2002.

Secondo tali norme, a particolari condizioni, è possibile l'apertura di ulteriori punti vendita.

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