GRANDE FRATELLO: VIOLA LA PRIVACY
Questi strumenti catturavano e registravano al loro interno le immagini di persone che, ignare, divenivano loro vittime, spiate e per di più inconsapevoli di esserlo.
Da qualche tempo, a Trapani, ha preso vita un progetto basato su sistemi di video-sorveglianza mediante l’installazione di telecamere sui pali dell’illuminazione pubblica.
Il sistema di video-sorveglianza sarà attivo 24 ore su 24 in potenziali centri nevralgici di traffico cittadino, veicolare e urbano, come in via Fardella, via Garibaldi e il lungomare Dante Alighieri.
L’ubicazione del sistema è stabilita dagli organi di sicurezza, i quali hanno collaborato per la realizzazione degli impianti. L’appalto per l’installazione delle telecamere è stato aggiudicato da una cordata di imprese per l’importo di 1.685.973 euro oltre iva.
È semplicistico, forse utopico, immaginare che con l’installazione delle telecamere riusciremo a combattere i fenomeni devianti che si verificano nelle nostre strade.
Dissentire da ciò che potrebbe essere utile come dannoso è però azzardare un po’ troppo; certo è che non ci piace essere spiati, cresce in noi la voglia di riservatezza e crescono proteste e ricorsi per la violazione della privacy, eppure continuiamo a essere ripresi involontariamente senza possibilità d’appello da questo sistema di controllo sociale in tumultuosa espansione.