STRISCE BLU: IL COMANDANTE RISPONDE

Strisce Blu Erice

ERICE – La vicenda delle “strisce blu”di Erice “cancellate” perché illegittime s'arricchisce di nuove “battute”. A dire la loro, ora, il comandante dei vigili della vetta, dott. Clorinda Di Franco, i consiglieri Sergio Pace e Franco Mazziotta e lo stesso sindaco Giacomo Tranchida.

La dott. Clorinda Di Franco, intanto, in una lunga lettera prot. n. 6286 del 3 settembre 2007 , respinge ogni addebito in merito alle presunte responsabilità addebitategli dall'Amministrazione Tranchida.

In particolare il Comandante dei Vigili, rammenta d'aver più che tempestivamente – l'8 settembre 2006 – avvisato il sindaco Ignazio Sanges della «scadenza del servizio in questione prevista per la fine di giugno 2007 chiedendo opportune direttive sul da farsi, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Soltanto in data 10 maggio 2007 veniva adottata [sempre dall'ex-sindaco Sanges] la delibera giuntale n. 58 che demandava alla scrivente di verificare la fattibilità tecnico giuridica della proroga del contratto in vigore con la SIS, in vista di un nuovo affidamento su cui si sarebbe dovuta pronunciare comunque l'Amministrazione che avesse assunto il potere dopo le elezioni».

Svolte le elezioni ed eletto il nuovo sindaco Giacomo Tranchida, prosegue la dott. Di Franco, «nella riunione tenutasi in Erice Vetta il 6 giugno 2007, alle ore 15:30, la scrivente illustrava la situazione concernente il servizio parcheggi, facendo presente che la convenzione in vigore con la SIS era prossima alla scadenza».

La delibera della Giunta Tranchida di indirizzo nel proseguimento del servizio, tuttavia, arrivava solo giovedì 28 giugno 2007, alle ore 15:20 (delibera n. 74) . Il Comandante dei Vigili, tuttavia, poteva dare seguito all'atto d'indirizzo «il 18 luglio, al rientro da un periodo d'assenza (dal 7 al 17 luglio) [quando] emetteva la determina n. 33 con la quale dava atto dell'avvenuta proroga del servizio a decorrere dal 1 luglio 2007».

Su questo termine formale di “presa d'atto” piuttosto che sullo di “disposizione” si indirizzavano i rilievi del Segretario comunale che indicava – successivamente – la non validità giuridica della determina del Comandante in riferimento alla proroga del servizio di “strisce blu” (posteggi a pagamento).

Per la Di Franco, tuttavia, «la gestione del servizio, di fatto, ha avuto luogo a decorrere dal 1 luglio 2007, pur in mancanza di un atto di natura formale» in quanto «espressione dell'attività negoziale delle parti» (!).

La dott. Di Franco, infine, conclude con due “messaggi”. Uno, sarcastico, nei confronti del Segretario Comunale avv. avv. Gian Paolo Di Giovanni, al quale manda a dire «stando alla lettera del parere del Segretario» avrei dovuto procedere «all'eliminazione materiale della determina di persa d'atto dell'avvenuta proroga, forse la si dovrebbe cestinare materialmente?».

Il secondo contro chi la “vessa” (si riferisce al sindaco Tranchida?): «la nota del Segretario, le notizie date a propria insaputa alla stampa, la divulgazione della nota del Segretario su un sito internet [AltraTrapani, NdR ], così come l'ordine di rientrare dalle ferie il 27 agosto, nonché l'atto di diffida del 30 agosto facente seguito ad una telefonata del Segretario con cui, a gran voce, la scrivente veniva accusata di incapacità e d'inerzia, assumono il sapore della vessazione nei confronti della sottoscritta, che non può non esprimere un profondo rammarico per i fatti accaduti, rimanendo salva ogni forma di tutela giurisdizionale dinanzi le autorità competenti, non escluso il risarcimento del danno patito, per la lesione della dignità professionale e dell'immagine». (!)

In riferimento, invece, ad una interrogazione urgente del 21 agosto scorso nella quale il consigliere già-forzaitaliota Sergio Pace chiedeva al sindaco Tranchida di «sapere come mai … non abbia provveduto con immediatezza a far sospendere il servizio …[così mostrando di non aver] avuto interesse verso quei cittadini che continuano a pagare per un servizio già scaduto», il primo cittadino ha risposto, polemicamente, dopo aver ripercorso – nella propria nota n. 4735 del 31 agosto – la vicenda, «[dopo aver] disposto, invitato, pregato, cosa avrei dovuto fare: forse farmi dare dal Commissario di P.M. dr. Giacomo Ippolito (in assenza del Comandante) e/o in assenza dello stesso, dal più alto in grado, la divisa, la pistola d'ordinanza e relativo cappello da vigile per normalmente agire, anche cautelativamente, in presenza di un servizio di parcheggio a pagamento presuntivamente abusivo?».

Per il Consigliere di Forza Italia Franco Mazziotta, tuttavia, il Sindaco Tranchida, stante anche l'assenza dei dirigenti del settore, in applicazione degli artt. 33 ed 88 del “Regolamento ordinamento generale uffici e servizi” avrebbe potuto fare anche altro.

In particolare – art. 33 – «qualora non sia possibile, o non sia ritenuto utile, procedere alla sostituzione dei dirigenti … le funzioni possono essere affidate, dal Sindaco, al … Segretario generale», oppure – art. 88 – «il sindaco, in ogni caso, può procedere all'annullamento, per motivi di legittimità, di ogni atto e/o provvedimento adottato dai dirigenti …».

L'accusa è evidente. In realtà il sindaco Tranchida non avrebbe avuto alcuna “voglia” di interrompere il servizio prima della scadenza periodo di maggiore afflusso di auto in Erice Vetta e si sarebbe limitato ad “inscenare” il contrario. Allo scopo giova leggere la delibera di Giunta del 28 giugno 2007, n. 74, dove si scrive «che detto servizio rappresenta un imprescindibile strumento di razionalizzazione della sosta e del traffico veicolare, con particolare riferimento al periodo estivo e ad Erice Vetta e che da esso, inoltre, scaturiscono consistenti introiti per le casse comunali, in special modo nei mesi estivi». Insomma, per “amor” del vile denaro …

In merito alla vicenda, infine, è dato sapere che il «locale Comando dei carabinieri [è] intervenuto» aprendo un fascicolo. Resta solo una considerazione sull'esito degli accertamenti: tanti colpevoli (l'ex-sindaco Sanges, il comandante Di Franco e/o suoi sostituti, il sindaco Tranchida), nessun colpevole!

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