FAZIO: NON MI DIMETTO!
TRAPANI – Il Sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, non si dimette. E’ quanto è emerso ufficialmente, ieri sera, al termine dei lavori del Consiglio comunale. Il Sindaco, leggendo un documento ha ammesso d’aver ricevuto «proposte, declinate nell’immediatezza» di candidature al Senato, alla Camera o alla Presidenza della Provincia, ma che, a lui, «non passa per l’anticamera del cervello» di dimettersi, poiché «mantengo gli impegni, non tradirò mai le aspettative dei miei concittadini, non sacrifichererò la mia città ai fini politici personali».
Erano stati il consigliere comunale Peppe Pellegrino (Socialisti) ad esprimemere una sorta di preoccupazione per la eventuale candidatura ad altre poltrone del sindaco Fazio, ventilate dalla stampa, e, quindi, il consigliere Nicola De Caro ad invitare espressamente il sindaco ha definire pubblicamente la situazione.
Nel dibattito si era pure inserito il consigliere Enzo Abbruscato (Partito Democrattico) che da un canto aveva dichiarato di non credere a queste voci poichè «se la conosco bene non credo che lei prenda le istituzioni come qualcosa da dove poter salir e scendere come vuole anche perché ha preso un impegno coi trapanesi che deve ancora riempire di contenuti», e dall’altro aveva un pò troppo baldanzosamente sostenuto, comunque, di non essere preoccupato di un’eventuale nuova campagna elettorale poichè «sono convinto che noi abbiamo uomini e donne che possono fare meglio di quello da lei fatto».
Il dibattito consiliare è stato, tuttavia, caratterizzato anche da altri interventi ed episodi.
Lo stesso Abbruscato, assieme a Pellegrino, hanno chiesto che, a motivi di «trasparenza» il centro sinstra non sia tagliato fuori dall’assegnazione di posti di sotto-governo, nei Collegi dei Revisori dei Conti o negli stessi Consigli d’Amministrazione delle società controllate, a cominciare dal Luglio Musicale. A loro ha risposto, tuttavia, in particolare, Stefano Nola (UDC) negando tale eventualità.
Prima quello del consigliere Ninni Passalacqua (Partito Democratico) che, anche a nome del collega Abbruscato ha fatto propria la nota da noi scritta in merito alla probabile illegittimità delle bollette dell’acqua degli anni 2004 e 2005. Il sindaco, in proposito, ha promesso un “approfondimento” del tema.
Successivamente è intervenuto il consigliere dipietrista Nicolò Causi che prima ha ripreso i passi del proprio “scontro” col sindaco (ne riporteremo ampi passi in altro articolo) in merito alla poco trasparente gestione della società “Trapani Servizi Spa” (di cui il Comune è socio al 51%), quindi ha dato completa lettura di un articolo di altratrapani.it sullo stessa tema (la causa intentata da Italia Lavoro ai danni del Comune per la cessione della quota di minoranza di Trapani Servizi), infine ha “attaccato” il sindaco in merito ad una lettera dallo stesso scritto nella quale, sostanzialmente, accusa d’essere dei ”fannulloni” un parte del personale dipendente del Comune. Per Causi, il sindaco non può fare delle affermazioni generiche che gettano ombra di discredito sull’intera categoria dei dipendenti comunali ma dovrebbe avere il coraggio di fare nomi e cognomi.
Sono volate, tra il consigliere ed il sindaco, quindi, “parole grosse” ed il sindaco, apparso in serata piuttosto teso e distratto, un po’ istericamente, ha abbandonato l’aula consiliare, battendo pure un pugno sui banchi del Consiglio ed urlando. L’episodio è stato condannato dallo stesso consigliere e capogruppo di Forza Italia Ninni Barbera che, intervenendo subito dopo, ha affermato «il sindaco ha reagito in una maniera che noi non ci aspettavamo».
Dopo circa una mezzora l’avv. Fazio è comunque rientrato in aula sostanzialmente chiedendo scusa ai presenti: «mi dispiace – ha affermato – per l’incidente, ma non riesco a sopportare quando l’interlocutore grida».
Quindi, rispondendo alle interrogazioni di altri consiglieri – ma omettendo di rispondere alle richieste di chiarimenti di Causi – il sindaco ha precisato che “Cassiere” (la realizzazione del Centro Commerciale, NdR) «è un problema del Consiglio, ma non mi pare opportuno che esso si faccia spogliare della propria competenza» (a seguito di un ostruzionismo trasversale, invece, la delibera finirà per essere esaminata ed approvata dal Commissario, NdR), e che, secondo lui, il PRG è fatto bene perché lui non vuole che si «consenta la cementificazione della città», cosa che non è nell’interesse della vivibilità della generalità dei cittadini.
Una voce, da fonte affidabile, al termine. L’assessore Scalabrino (Lista Fazio) avrebbe le "ore contate". Il suo posto in Giunta sarebbe stato promesso all’ex assessore Diego Di Discordia (Forza Itala, fedelissimo del sindaco e consulente gratuito del Comune per i problemi della spazzatura). Di Discordia, infatti, rimasto "a piedi" dopo lo scioglimento del Consiglio Provinciale (per le dimissioni del presidente D’Alì che correrà per il Senato) ed non avrebbe dichiarato interesse a ricandidarsi alle Provinciali di giugno.