FUNIVIA INUTILE?

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE – “Come è noto, la funivia è stata realizzata dalla Provincia regionale di Trapani, con un investimento complessivo di circa 13.000.000,00 di euro. E’ meno noto ma, purtroppo, è verità inconfutabile che detto impianto presenta notevoli limiti di funzionalità operativa atteso che il nostro territorio è molto esposto ai venti e in particolare modo provenienti da sud (alias “scirocco”), che nel solo 2007, oltre agli ordinari 60 giorni di fermo per manutenzione, hanno provocato ulteriori ben 55 giorni di fermo per avverse condizioni atmosferiche (con perdite d’esercizio aggiuntive a cui vanno a sommarsi i costi per il noleggio pullman per servizio sostitutivo in favore dei passeggeri rimasti bloccati ad Erice vetta)". Giacomo Tranchida, in merito alla crisi della FuniErice la società che gestisce la funivia, dalla “difesa” è passato “all’attacco”.

"Parimenti, non va sottovalutato che l’impianto presenta caratteristiche tecnologiche e di funzionamento assai costose dal punto di vista dell’alimentazione energetica (solamente per i giorni di attività 2007, costi di sola Enel per circa euro 100.000,00)”.

Luigi Nacci

Luigi Nacci

La sua tesi, in sostanza, è che la funivia paga un “difetto” di nascita. Luigi Nacci (UDC), il principale accusatore del sindaco della Vetta, non è d’accordo. Dichiara, infatti, a TrapaniOk “Le dichiarazioni rese dal sindaco di Erice al consiglio comunale non lasciano dubbi: a Tranchida non interessa la funivia. La definisce un enorme "carrozzone" con poche probabilità di sopravvivenza ed ha criticato chi questa struttura ha voluto”.

Nacci arriva anche a proporre una “chiave di lettura” rispetto alla posizione di “chiusura”: “Non riesco a capire l’avversione per una funicolare che ha portato tanta gente in vetta in questi anni; probabilmente il pensiero è rivolto alla costruzione del fantomatico "trenino a cremagliera" di cui Tranchida ha tanto parlato in campagna elettorale”.

Ribadisce Giacomo Tranchida “I cittadini tutti sanno che, ovviamente, finita temporalmente la “novità” (curiosità) inaugurale dell’impianto, che ha registrato una notevole presenza di utenti locali (ericini, trapanesi e dei comuni limitrofi), il servizio di cui si parla, piaccia o non piaccia, rimanda ad una verità indiscutibile: la funivia può sostenersi finanziariamente e mantenere il livelli occupazionali esistenti, solo e solamente se Erice capoluogo potrà diventare reale meta, destagionalizzata, di consistenti flussi turistici”.

Allo stato assolutamente ed economicamente fallimentare (fra qualche tempo, ci saranno poi i nuovi e pesanti costi di “manutenzione” dell’impianto per naturale vetustà tecnologico-temporale) ad eccezione del mero periodo estivo”.

Giova poi non dimenticare – prosegue Tranchida – che la funivia di Erice non riceve nemmeno il ristoro regionale a fronte delle perdite gestionali, atteso che l’iniziativa legislativa parlamentare in tale direzione è stata intrapresa solo sul finire dello scorso anno, dopo compulsazione politica avanzata dalla mia amministrazione per il tramite dell’On. Camillo Oddo, purtroppo arenatasi in conseguenza del prematuro noto scioglimento dell’ARS”.

Il Sindaco di Erice c’è l’ha con tutti. Pure coi sindacati a lui vicini. “Stando così le cose, per il futuro cosa dovrebbe fare il Sindaco di Erice, così tanto denigrato dalle strumentali iniziative sindacali di questi giorni, forse per mantenere gli stipendi dei lavoratori di funierice mettere una tassa di “scopo” sui cittadini ericini, che anzi in larghi strati della popolazione (vedasi quartiere di S. Giuliano) per oltre il 50% non raggiungono il minimo vitale, oppure chiedere ai 100 e passa precari comunali che chiedono l’integrativo salariale, di tirar cinghia o sodalizzare ???”-

Il Comune di Erice cosa deve e dovrebbe sempre più buttare nel pozzo di S. Patrizio della Funierice? Prima di spendere 13.000.000,00 di euro bisognava pensarci meglio e, aggiungo, anche una cosa, prima d’impelagare il Comune di Erice in una società (dove le perdite sono al 50%) forse occorreva preoccuparsi d’investire in strategie per far rinascere il mito di Erice, oltre che garantire i servizi quotidiani ai suoi cittadini”.

Niente di più giusto. Purtroppo molti “politicanti” di bassa lega preferiscono – spesso – dedicarsi ad opere inutili (ponti, trafori, funivie e … trenini a cremagliera) ma che devono servire a tramandare ai “posteri” la propria esistenza, in una sorta di vacua “immortalità”.

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