… TANTO PER PROGETTAR!
TRAPANI – Interessante la notizia riportata da Vincenza Grimaudo sul Quotidiano di Sicilia dell’11 aprile. Annuncia, la giornalista, che il Comune di Trapani ha deciso la progettazione un "Campus" per gli studenti universitari di Trapani. 470 mila euro sarebbero – precisa il Quotidiano di Sicilia, 576.049 euro IVA inclusa, invece, secondo il Disciplinare di gara individuato sul sito del Comune – destinati ai tecnici che redigeranno il Progetto.
La giornalista, tuttavia, è poco curiosa e preparata e nel proprio articolo non dedica spazio a domande e riflessioni. Ovvero, quale sarebbe il costo complessivo dell’opera (20.000.000 euro, veniamo a leggere noi nella relazione ecnica del Progetto preliminare ma la Grimaudo non si era premurata di cercare tale importo)? Con quali fondi essa sarebbe realizzata? Quanti sarebbero i posti-letto realizzati per gli studenti fuori sede e conseguentemente, per ogni posto letto offerto, quale sarebbe il costo a carico della la nostra Comunità? Ma ancora, se il Comune di Trapani nella progettazione della costosa opera ha sentito i vertici universitari e, soprattutto, l’ERSU l’Ente che alla fine dovrebbe gestire l’immobile. Non vorremmo, insomma, che a Palazzo d’Alì non si stia pensando di realizzare la solita "cattedrale nel deserto" – cosa di per se grave in tempo di "vacche magre" per gli Enti Locali – o che, addirittura il tutto si riduca solo a "sostenere" studi professionali di architettura ed ingegneria per progettazioni fine a se stesse.
L’articolo della Grimaudo aggiunge che nel "Campus del Mediterraneo" – così pomposamente viene chiamato nel Bando – verrebbero realizzati un auditorium (doppione del Tito Marrone), un isola ecologica (o piuttosto verrebbe smantellata quella sulla litoranea e spostata nel quartiere di Cappuccinelli, vecchio progetto del sindaco Fazio), un giardino d’inverno (doppione di quello che è dopo la realizzazione sulla litoranea è stato prima abbandonato e poi cementificato e ricovertito, solo per il sabato, a mercato del contadino).
Già quanto sopra sarebbe sufficiente a comprendere che stiamo di fronte ad un enorme spreco di denaro pubblico.
Ma, ciliegina sulla torta, giunge l’articolo di Elio D’Amico sul n. 58 (marzo-aprile) del periodico "Extra" diretto da Nicola Rinaudo.
Elio D’Amico ricorda qui come "nel 1992, un accordo tra il Comune di Trapani e l’IACP stabiliì che l’immobile" del Convento dei Cappuccini in Piazza Generale Scio "potesse essere utilizzato per il rilancio del Polo Universitario di Trapani", "così l’ex-convento venne detinatoa Casa dello studente per alloggiarvi a prezzo politico gli studenti fuori sede che avrebbero frequentato i corsi del Polo Universitario di Trapani". "Pur tra mille difficoltà i soldi arrivano a Trapani" ("6 miliardi delle vecchie lire" – ricorda D’Amico su Extra – finanziamento della Regione Sicilia) e "l’immobile viene ristrutturato per essere messo a disposizione degli studenti".
Ma, proprio il sindaco Girolamo Fazio che ora sembrerebbe così interessato a sostenere gli studenti, gli studenti proprio lì non ce li ha mai fatti entrare. Nonostante i "6 miliardi" spesi. Prima all’ex-convento "Principe di Napoli" entrano "i giovani sportivi di una locale squadra di calcio" ovvero quelli del Trapani Calcio dell’amico del sindaco il comandante Morace. Poi dopo le proteste (e le denunce) e lo sfratto dei calciatori, la Casa dello studente viene assegnata agli "assistiti di un centro sociale", e, ancora dopo, diventa "sede della facoltà di archeologia navale".
Insomma la Casa dello studente a Trapani già esiste, realizzata coi fondi di noi cittadini, ma il sindaco di Trapani mai la destina al proprio fine, mentre ora propone di destinare nuovi fondi a realizzarne (progettarne) una nuova.
Chissa come mai noi non riusciamo a comprendere questi passaggi di alta amministrazione. Ma noi non siamo bravi come il sindaco di Trapani. Che, buon cuore suo, magari un giorno ce ne renderà conto.
Come non riusciamo come e cosa c’entri la Sinergia con l’ I.T.A. – Istituto Tecnologie Avanzate di Trapani in questo progetto. Di questo ITA, di cui è socio il Comune, come la Provincia (dal 2007 quando vi aderrì per decisione dell’allora presidente senatore Antonio D’Alì), il Consorzio Universitario di Trapani (presiedutp dal presedente della Provincia), l’Università di Palermo ed un Consorzio de L’Aquila, si sa solo che referente dell’Ente verso l’esterno è un tal … Giacomo D’Alì.