BOLLETTE ACQUA 2008: FATE RECLAMO

Giuseppe Alcamo

Giuseppe Alcamo

TRAPANI – Mentre sono, nel capoluogo, in distribuzione le bollette comunali del servizio idrico inerente l’anno 2008, giunge chiaro e forte l’autorevole parere del difensore civico di Trapani dott. Giuseppe Alcamo che – con nota dello scorso 2 novembre – dichiara «del tutto legittima» la richiesta degli utenti di vedersi conguagliare le fatture secondo il «consumo effettivo» dell’acqua e non col vecchio sistema dell’ «abbonamento». Nella sua nota Alcamo sottopone «la questione al dirigente del settore lavori pubblici – servizio idrico integrato del Comune di Trapani, perché voglia procedere ai dovuti conguagli reclamati dagli utenti».

 
UN PROBLEMA PER IL 30% DEGLI UTENTI
. Secondo quanto già precisato dal sindaco Mommo Fazio, lo scorso 15 ottobre 2009, in una risposta al consigliere Nicolò Causi, «l’ultimo ciclo di letture eseguito nel periodo gennaio giugno 2008 ha permesso circa 10.000 letture». E’ evidente, quindi, che – per come riportato nella delibera di Giunta n. 107 del 28 aprile 2005 -, dato che le utenze attive sono 15.583, esistono ben oltre 5.600 cittadini-utenti nei cui contatori non è stata effettuata la lettura dei consumi.

CONSEGUENZE DELL’INEFFICIENZA DEL COMUNE. La cosa piu’ grave ed illegittima è, scrive sempre il sindaco Mommo Fazio al consigliere Causi, che «le bollette saranno contabilizzate e fatturate in base ai dati standard, così come è avvenuto in passato». Per «dati standard» Fazio intende secondo la vecchia quota di «abbonamento» prevista dal Regolamento idrico ante 2007. In sostanza si vengono a pagare i consumi di «abbonamento» previsti sino al 2003 (144 metricubi ad abitazione) e oggi aboliti a favore della fatturazione sui «consumi effettivi» (a norma della Legge Galli n. 36 del 1994). In proposito, secondo il rapporto «Ecosistema Urbano 2010», pubblicato da Legambiente, su dati forniti dallo stesso Comune di Trapani, i consumi idrici, nel capoluogo, sarebbero di 162,20 Litri/abitante/giorno, vale a dire 59 metri cubi annui procapite circa. Conseguentemente una famiglia di 2 persone (o un ufficio) consumerebbero molto meno dell’addebitato.

COSA DICE LA LEGGE.
«Il contratto di erogazione di acqua è un normale contratto di somministrazione, avente natura privatistica e pertanto soggetto alla disciplina del codice civile, con la conseguenza che la pretesa del Comune, basata su un consumo minimo presunto o a «forfait» è illegittima». Questa la massima della sentenza 16 luglio 2004 del Giudice di Pace di Castellammare del Golfo, prof. Francesco Ditta.

COSA DICE IL DIFENSORE CIVICO. Il dott. Giuseppe Alcamo, nella sua nota in risposta alla nostra istanza del 27 ottobre 2010, sottolinea come «entro l’anno 2008 il Comune avrebbe dovuto raggiungere la situazione cosidetta a regime, con l’eliminazione della previsione di un consumo forfetario e con la fatturazione del consumo effettivo, ricavato dalla lettura del singolo contatore dell’utente». Il difensore civico di Trapani, precisa, anche il diritto, in ogni caso al «conguaglio», un «principio, peralto – aggiunge – che è stato recepito e formalizzato nell’art. 40 del vigente Regolamento Idrico in cui si precisa che il conguaglio fra fatturazione in acconto e fattuirazione del consumo effettivo dovrà essere effettuato sulla base dei consumi registrato successivamente alla sostituzione del contatore illegibile».

INGANNO NELL’INGANNO. Invitiamo i lettori a leggere con attenzione la bolletta del Comune. Nella nostra abbiamo scoperto, ad esempio, che ci sono stati addebitati 166 metri cubi d’acqua contro i 144 addebitati gli anni precedenti. Il tutto a 90 cent a metro cubo. Insomma 20 euro di aumento – che poi salgono a 31,82 euro con l’aggiunta di IVA e proporzionale di canone fognario e depurazione – che non stanno nè in cielo e nè in terra. Chi li ha chiesti questi 22 metri cubi in piu? A noi pare una furbata …

COSA SI PUO’ FARE.
I circa 5.000 utenti che ricevono ancora, per l’anno 2008, le bollette con i consumi «in abbonamento», possono e devono, a norma dell’articolo 44 del Regolamento, fare reclamo al Comune, presentando al protocollo dello stesso apposita istanza. «Qualsiasi opposizione che l’utente ritenesse di fare in merito alla fatturazione – precisa in particolare il Regolamento – dovrà essere presentata all’A.C. entro il termine di pagamento indicato nella fattura». Insomma, entro il 29 novembre 2010.

Potrebbero interessarti anche...