TRAPANI: NIENTE AFFITTI A STRANIERI.

ImageTRAPANI – Diversi anni fa, crediamo venti o anche di più, si restava sgomenti dalle nostre parti quando ci giungevano notizie dal Nord Italia relative ad episodi di “razzismo”. Parola un po’ impropria, visto che nel caso specifico erano riservati a cittadini italiani stessi, con la differenza che si trattava di meridionali, siciliani, calabresi, pugliesi o campani, che essendo venuti a lavorare nella parte alta del Paese avevano bisogno di una casa in affitto. In taluni casi in Veneto, Lombardia o Piemonte si specificava che non si affittavano case a “gente del sud”, quelli volgarmente chiamati “terroni”.

Gli equilibri si sono ovviamente spostati, le immigrazioni di massa di cittadini stranieri, non solo extracomunitari ma anche persone provenienti dai paesi cosiddetti “neocomunitari” (Romania in primis), hanno fatto si che l’attenzione ora si focalizzi su di loro, nel bene o nel male. Ci volevano gli “stranieri” per fare acquistare lo status di “italiani” agli italiani del sud? Piccole grandi contraddizioni del Belpaese…

Il Nord Italia però oggi non ci riguarda, almeno in queste poche righe, perché si resta sgomenti se si viene a sapere che simili episodi ci sono anche nella nostra Trapani.

Anca ha 22 anni, viene da Bacau, città della Romania, e da poco più di due mesi vive e lavora a Trapani. In questo periodo ha beneficiato dell’ospitalità di amici e conoscenti ma adesso è giunto il momento di trovare un appartamento nel quale tra l’altro la giovane cittadina rumena farà anche venire il fratello che vive in Toscana. Ebbene, sono circa tre settimane che Anca gira senza sosta, ha cercato tra i privati, è passata al mercato delle agenzie immobiliari, poi nuovamente ai privati. Ha visto decine di annunci cartacei ed anche online ma è ancora senza casa. E visto che è impossibile che non ci sia un immobile a disposizione in una cittadina dove le agenzie del settore vengono fuori come i funghi, siamo portati a pensare che i motivi siano altri, anzi è lei stessa che lo racconta.

“Sto cercando un appartamento da quasi un mese – sottolinea – qualcuno lo avevo anche trovato, i proprietari mi avevano detto che andava bene quando andavo a vederlo. Poi quando telefonavo il giorno dopo per firmare il contratto mi dicevano che non lo affittavano più, che avevano deciso di venderlo, così all’improvviso, oppure che aspettavano dei parenti e l’appartamento non era più libero. Questo è successo due o tre volte ed io alla fine penso che non hanno voluto affittarmi l’appartamento perché sono rumena perché non è possibile che tutti, all’improvviso, hanno problemi. Ma io lavoro e posso pagare l’affitto e penso che ad un proprietario di casa è questo che deve interessare, non il posto dove sono nata”.

Facendo un giro di qualche agenzia immobiliare abbiamo scoperto che in effetti ci sono parecchi proprietari che lasciando i loro appartamenti in custodia, specificano che a casa non vogliono cittadini stranieri e loro, i titolari delle agenzie, ovviamente non possono scavalcare i dettami di chi affitta le case. “Se non trovo una casa mi sa che vado via – ci dice ancora Anca – perché non voglio sempre approfittare della gentilezza dei miei amici, io voglio una casa mia. Prima di venire a Trapani ho vissuto molti anni in Toscana e lì non ho mai avuto di questi problemi”.

Queste ultime parole pesano un po’ come macigni: Trapani città di frontiera, che dovrebbe essere per natura città destinata all’accoglienza, fa la figura di un posto ben poco accogliente al confronto con una regione che un po’ per luogo comune abbiamo definito sempre “spocchiosa”? Quale sia il motivo per cui a Trapani si stiano sviluppando questi sentimenti che, ci dispiace ammetterlo, sanno di “razzismo” puro, non lo sappiamo. Auguriamo solo ad Anca di trovare una casa al più presto, per la sua tranquillità ovviamente ma anche per l’immagine di questa città che in questo caso, davvero ci sembra poco edificante.

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