SE … TRE INDIZI FANNO UNA PROVA

Girolamo FAzio

TRAPANI – Se … prima avevamo una sensazione, se prima avevamo un dubbio, ora abbiamo una certezza. La certezza che ci sentiamo presi in giro da chi amministra la cosa pubblica.

UNA PRIMA NORMA. L’art. 208 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo codice della strada) stabiliva (*), in riferimento ai “Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie”, che doveva essere destinata «una quota … ad interventi per la sicurezza stradale in particolare a tutela degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti».

pista ciclabileIL PRIMO INDIZIO. Ed, invece, la Giunta del sindaco Girolamo Fazio approvava – di anno in anno – delibere che dimenticavano, in specie, i ciclisti e destinavano le somme «per servizi di vigilanza scuole e giardini pubblici» (138.000 euro, vedi la delibera n. 182 del 01 luglio 2010) vale a dire a tutt’altre faccende che non ci sembrano rispondenti allo spirito della norma.

Anche perché, per chi non lo sapesse, «la previsione di entrata derivante dalle sopramenzionate sanzioni stradali per l’anno 2010, ammonta – ammette la Giunta – ad euro 2.550.000». Destinare, quindi, anche solo un 5% annuo per i ciclisti, ovvero per alimentare un fondo destinato a realizzare piste ciclabili, acquisto rastrelliere alle quali le bici si possano legare, per la sosta, tramite il telaio piuttosto che la ruota, avrebbe avuto un grande impatto per lo sviluppo di una mobilità alternativa all’auto. Appurando questo, una persona normale un pò la sensazione di essere presa in giro la può avere?


UNA SECONDA NORMA. L’art. 7, comma 6, sempre del Codice della Strada, stabiliva che «le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico».

strisce bianche in corso italiaIL SECONDO INDIZIO. Ed invece, la Giunta del sindaco Girolamo Fazio, ha avviato i parcheggi a pagamento – prima al porto, in via ammiraglio Staiti – sin dal 17 luglio 2008 non prevedendo i segnali di carreggiata e poi, successivamente, dopo che, lo scorso 22 settembre, sulle colonne del Giornale di Sicilia, l’associazione “Noi Consumatori” minacciava ricorsi atti a bloccare l’esecutività della delibera che istituiva le “strisce blu”, l’Amministrazione – il Comandante della Polizia Municipale, in particolare – con determina del 23 settembre, n. 628, ha ordinato il dover «effettuarsi il tracciamento di una linea longitudinale, secondo le norme del Codice della Strada, delimitante le aree di sosta regolamentata».

La “tempestività” dell’Amministrazione comunale – strisce bianche delimitanti la carreggiata che spuntano l’indomani dell’articolo di stampa sul Giornale di Sicilia e dopo oltre tre anni dalla prima apparizione delle strisce blu a Trapani e le dichiarazioni del sindaco apparse sul TrapaniOk del 24 settembre («Ci adeguiamo alla normativa del codice della strada») sembrano significative, rilevato che la normativa, in proposito, ci risulta non essere recentemente cambiata. Un adeguamento ritardato, insomma.

Una persona normale un pò il dubbio di essere presa in giro la può avere? Anche lo stesso Marcello Signorello, responsabile di Noi Consumatori Trapani, si domanda su TrapaniOk: «Allora prima erano illegali? E perché dobbiamo pagare le multe? Al solito il diavolo fa le pentole ma non i coperchi».

 

UNA TERZA NORMA. L’articolo 12 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”) statuiva che «Le cose immobili e mobili .. la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, sono sottoposti … a verifica della sussistenza dell’interesse artistico, storico, archeologico», e poi, all’art. 20, che «I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione».

ex deposito sauIL TERZO INDIZIO. Ed invece, il sindaco Girolamo Fazio, ha deciso che lì, ove insisteva l’ex-deposito SAU in via degli stabilimenti, doveva realizzarsi un parcheggio. Lo dichiarò nel 2006 («potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di consentirne l’utilizzo come parcheggio», comunicato stampa del 1 settembre 2006), lo ripetè a maggio di quest’anno («Nel 2012 sono previsti, tra l’altro, la ristrutturazione dei capannoni ex Sau da destinare a parcheggio pubblico», comunicato stampa del 3 maggio 2011), l’ha fatto, ora, a ottobre demolendo la struttura («stiamo ricavando nell’area degli ex capannoni Sau un parcheggio libero, che sarà a disposizione dei clienti dei negozi e di tutti i coloro che devono fermarsi nella zona», comunicato stampa del 10 ottobre 2011).

E tutto ciò non ascoltando ripetuti allarmi e ripetute proposte del consigliere comunale Enzo Abbruscato che datano sin dal 2007, ed accampando scuse varie per giustificare la demolizione.

ex deposito sauDichiarazioni che partono dal classico «il sito era stato oggetto di deposito d’immondizia» (non poteva semplicemente pulire? E la situazione igienica davanti il deposito dove insistono ben 13 cassonetti e 2 campane e meno disastrosa?), passano per un «il lucchetto per entrare all’interno dello stabile era stato più volte tranciato» (non poteva mettere una porta ed un lucchetto piu’ consistenti spendendo 300 euro al piu’?), per giungere a «la situazione di pericolo dal punto di vista della stabilità, si era ulteriormente aggravata» (e dal 2007 ad oggi perché non aveva provveduto, in maniera definitiva, ad assicurare una manutenzione che garantisse la stabilità e l’integrità della struttura e fornire una destinazione piu’ consona, per come scrive il Codice dei Beni Culturali? E non parli di “assenza di soldi” un termine logoro per uno che ha amministrato 11 anni e gestito miliardi di euro).

Leggendo che – la demolizione dell’ex-deposito – «E’ un intervento, pertanto, che mira a salvaguardare quello che risulta essere di interesse storico» (comunicato stampa del 29 settembre 2011), ed acclarate che le scuse che non stanno in piedi, ricordato del “vecchio” (2006) desiderio di buttare tutto a terra per riversarvi una colata di cemento, ed essendo, questo il terzo indizio, una persona può legittimamente sentire la certezza di essere presa in giro?

 

 

(*) è stato radicalmente modificato dalla Legge 29 luglio 2010, n. 120.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Ignazio Carpitella ha detto:

    E’ dimostrato che la creazione di aree di parcheggio nei centri urbani non fa che attirare nuovi flussi di traffico dalle aree circostanti.

    Questo sindaco che gira in bici ma preferisce i maxi-parcheggi alle rastrelliere e le infornate di ausiliari del traffico alle piste ciclabili non dimostra molta coerenza.