CHIUSO L’INCIDENTE … “DELLA MEMORIA”
ERICE – Il Gruppo consiliare dell’UDC di Erice non ci sta e rimanda al Sindaco Tranchida le accuse gratuite ricamate in alcuni comunicati stampa. «Crediamo che è ora di finirla; – così attacca il comunicato oggi diffuso – Tranchida ha perso il controllo di se stesso, non riesce più a controllarsi; probabilmente la "sindrome influenzale" che l’ha colpito non l’ha fatto più ragionare; può capitare con la febbre alta!!!!!!! ; ora anche i "suoi" l’hanno capito e non lo difendono più in Consiglio».
L’UDC di Erice intende chiarire la vicenda della delibera riguardante la manifestazione del 2 aprile, anniversario di grande importanza per la storia di Trapani.
I consiglieri dott. Luigi Nacci e avv. Alberto Mazzeo nella seduta di martedì 25 marzo avevano chiesto, spiegano, il rinvio della trattazione della delibera a giovedì 27, per far partecipare più consiglieri all’approvazione di un atto così importante; inoltre era stato annunciato in Consiglio che c’era la volontà di presentare altre proposte, tra cui l’istituzione di una borsa di studio.
I consiglieri di centrosinistra, che vedevano realizzare un sogno in Consiglio (in quel momento avevano la maggioranza, per le numerose assenze dei consiglieri di centro-destra) non hanno accolto la proposta di rinviare la trattazione, per cui vista l’ottusità dimostrata da taluni consiglieri, il gruppo dell’UDC ha abbandonato l’aula, venendo così a mancare il numero legale con il conseguente rinvio a mercoledì 26, giorno in cui si sapeva che molti consiglieri del centro-destra non sarebbero stati presenti.
«Sono fuori luogo le affermazioni del Sindaco; – conclude il comunicato – ebbene il Sindaco sappia che siamo favorevoli a codeste manifestazioni antimafia, ma contestiamo il metodo.
Sperando che l’influenza non lasci strascichi, ci auguriamo un ravvedimento del primo cittadino di Erice; c’è veramente bisogno, caro Sindaco, di un bagno d’umiltà».