ATO TERRA DEI FENICI, BOCCIATA TRAPANI PER NON AVERVI ADERITO!

TRAPANI – All’avvocato Girolamo Fazio, venerdì, non deve essere parso vero leggere il Giornale di Sicilia: “Rifiuti, scure della Corte dei Conti. Bocciata la gestione Ato in Sicilia”, titolava il quotidiano nella cronaca regionale. Il sindaco di Trapani, infatti, ha ricevuto uno splendido assist per levarsi qualche “sassolino” dalle scarpe e poter diffondere, così, sul proprio sito (quello del Comune, ovvio!), un comunicato stampa. «La relazione della Corte dei Conti sugli ATO Rifiuti conferma quello che ho sempre sostenuto, sin dal 2002, quando contro tutti ho evidenziato come il sistema degli ATO rifiuti si sarebbe configurato come l’ennesimo carrozzone, che non avrebbe prodotto alcun vantaggio per l’ambiente e per la collettività», ha sostenuto infatti Fazio.

A noi, tuttavia, non piace fare di tutta l’erba un fascio (certo, di società ATO “fuorilegge” ce ne sono state, vedi il palermitano ad esempio), nè basarci su quanto scrive un giornale, a noi piace leggere i documenti “originali”. Siamo andati a recuperare, in rete, la voluminosa relazione della Corte dei Conti. Anticipando così lo stesso sindaco Fazio che, nel proprio comunicato, prometteva, ma dal tono sembrava piuttosto che minacciasse, di fare avere la relazione «a quanti fino ad oggi hanno affermato che Trapani, non avendo sottoscritto il contratto di servizio con l’ATO, era penalizzata rispetto agli altri Comuni ed a quanti fino ad oggi hanno sostenuto che la raccolta differenziata dell’ATO aveva raggiunto livelli ragguardevoli».

Bene, leggendo la relazione della Corte, datata 14 dicembre 2011 (e che potete scaricare da questo link), e soprattutto “l’indagine sulla gestione dei rifiuti solidi urbani nella Regione siciliana” alla stessa allegata ci siamo fatti tutt’altra idea. Almeno per quanto riguarda l’ATO di nostra competenza. Abbiamo compreso quanto facile sia strumentalizzare i fatti, a proprio uso e consumo. Specialmente nei confronti della stampa, spesso frettolosa, e dei cittadini che, superficialmente, si limitano a dare uno sguardo ai titoli dei giornali. Ma andiamo al merito della relazione e delle contestazioni di Fazio.

Comparazione Costi TARSU 2011, Erice-TrapaniPRIMA BUGIA: I VANTAGGI PER LA COLLETTIVITA’. Fazio dichiara: «Quando ho evidenziato come la gestione dell’ATO penalizzava i cittadini, con tariffe altissime, senza portare ad alcun risultato positivo in termini di raccolta differenziata, non sono stato ascoltato e sono stato attaccato».

Il sindaco di Erice, rag. Giacomo Tranchida, il 29 giugno 2011, ha, però, diffuso un comunicato stampa con allegata un’interessante tabella che smentisce il collega trapanese. Al Comune di Erice, ad esempio, dove opera l’ATO TP1 Terra dei Fenici, come competenza 2011, si pagherà una TARSU pari, per le abitazioni, ad 1,99 euro a metro quadro. A Trapani si pagherà 2,17 euro al metro quadro. Una dichiarazione, quella di Tranchida, che è facilmente confermabile scorrendo il link dell’Ufficio Tributi del Comune di Trapani.

Quindi, pur non aderendo all’ATO, dati alla mano, Fazio ha fatto pagare ai propri cittadini una tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, piu’ cara, del 9,5% rispetto ad altri, a chi, ad esempio il Comune di Erice, ha aderito, pur non offrendo l’analogo servizio del porta a porta, bensì quello piu’ scomodo e desueto dei “cassonetti” che – anche dal punto di vista estetico – non rappresentano un bello ed odoroso biglietto da visita della Città capoluogo.

Sito ATO TP2 Belice AmbienteSECONDA BUGIA: I VANTAGGI PER L’AMBIENTE. Fazio riporta, nel proprio comunicato, un passaggio dell’indagine della sezione siciliana della Corte dei Conti: «Nel 2007 la società è stata ritenuta meritevole di menzione da Legambiente perché aveva in tempi brevi raggiunti dei discreti livelli di raccolta differenziata. Negli anni successivi la raccolta differenziata è tornata a livelli assai modesti».

Il sindaco di Trapani sa bene, essendone Socio, che l’ATO TP1 Terra dei Fenici ha iniziato la propria attività operativa, per il tramite dell’Aimeri Ambiente, società che ha vinto la relativa gara d’appalto, soltanto il 1 settembre 2009. Quindi l’avv. Girolamo Fazio sa, perfettamente, che la Corte dei Conti ha fatto … confusione. Occorre solo un po’ di onestà intellettuale per ammettere l’errore della Corte dei Conti.

E’ stata l’altra ATO, la TP2 Belice Ambiente,infatti, ha ricevere, nel 2008, il premio “Start-Up” di Legambiente, su base dati 2007. Il Sito internet della Belice Ambiente – oltre che la logica – viene a supporto della nostra tesi. La Terra dei Fenici non poteva riceverlo, e Fazio lo sa, perchè non operava!!!

Sito Telesud3, su ATO TP1 Terra dei FeniciSolo nel 2010 (ma l’indagine della Corte dei Conti si riferisce al triennio 2007/2009), ed in riferimento, per l’appunto ai dati 2009, Legambiente ha premiato l’ATO TP1 Terra dei Fenici, come ricorda il link dell’emittente televisiva trapanese Telesud.

Peraltro, per come conferma un comunicato stampa dello stesso ATO TP1 Terra dei Fenici dello scorso 25 gennaio 2011, nell’ambito del territorio gestito dalla società «l’anno 2010 si chiude con una media del 40% di raccolta differenziata».

La media per raccolta differenziata di Trapani, che non aderisce all’ATO e raccoglie in proprio i rifiuti, ad un maggiore costo, è pari al solo 10,5%, dato che – fra le Città capoluogo italiane di piccola dimensione, ovvero sotto gli 80.000 abitanti – la pone al quart’ultimo posto in Italia – secondo la classifica Legambiente Ecosistema Urbano 2011 qui scaricabile, e redatta, meglio precisarlo, su dati forniti dallo stesso Comune di Trapani -, davanti solo a Vibo Valentia, Agrigento, Isernia ed Enna e, comunque, sotto al minimo stabilito, per il 2010, dalla Legge regionale siciliana che prevede una percentuale del 25%.

In conclusione, ad un attenta lettura della Relazione della Corte dei Conti, e dei fatti, lungi dall’essere confermata la tesi, personale, del sindaco di Trapani avv. Girolamo Fazio, è, al contrario, dimostrato il contrario. E‘ documentatamente dimostrato che è da bocciare la scelta del sindaco del capoluogo di non aver aderito, a suo tempo, all’ATO TP1 Terra dei Fenici. I cittadini trapanesi hanno pagato la scelta del primo cittadino corrispondendo una tassa maggiore (2,17 euro al m2 per le abitazioni) con un servizio inferiore (raccolta differenziata al 10,5% piuttosto che a quella media dell’ATO pari al 40%). Il sindaco, quindi, dovrebbe, con onestà, spiegare alla cittadianza i reali e legittimi motivi che hanno comportato la sua scelta discutibile politica.

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