ALCAMO INVESTE SUL SOLARE

ALCAMO (TRAPANI) – «Impianti fotovoltaici su immobili del Comune di Alcamo e contestualmente la messa a punto di un sistema di miglioramento dell’efficienza energetica di tutti gli edifici. Già sono stati approvati, per il Comune di Alcamo, progetti per un importo di 27 milioni di euro che verranno attinti da fondi regionali e da investimenti privati. In pratica il Comune non scucirà una lira». E’ quanto s’apprende dall’articolo di Giuseppe Maniscalchi, apparso il 3 febbraio scorso, sul Giornale di Sicilia.

«Il progetto – dice il sindaco Giacomo Scala – ha una doppia finalità: primo quello del contenimento dei consumi di energia e, in secondo luogo, la produzione da fonti rinnovabili. E’ in linea col “patto dei sindaci” per la riduzione del 20% di Co2 nelle città entro il 2020».

Per quanto riguarda i costi del Comune, l’articolo spiega che il capitolo “energia” pesa – oggi – sui bilanci del Comune di Alcamo per «un milione e mezzo di euro» e che, «quando il piano andrà a regime», la spesa «dovrebbe passare a cinquecentomila euro. Un bel risparmio per le casse del Comune» (e per i cittadini, aggiungiamo).

«Al Comune ritengono che già dalla seconda metà dell’anno in corso potranno essere avviati i lavori per il cui completamento si prevede una durata di dodici mesi».

«Per la gestione – spiega, infine, Maniscalchi nell’articolo – il Comune ha aggiudicato, due anni fa, un appalto europeo ad un Consorzio di imprese del nord Italia il cui capofila e la Ghezzi di Brescia. Il Comune detiene il 20% delle azioni».

Trapani è il Comune capoluogo, ma anziché essere da traino ai Comuni minori della provincia, alle volte – forse per indolenza, forse per mancanza di “creatività” – resta spettatore rispetto a pregevoli iniziative di altre amministrazioni. E’ il caso, questa volta, del Comune di Alcamo che s’è reso protagonista.

Indubbiamente non ci è chiaro quale sia la parte d’investimento della Pubblica Amministrazione – che sia lo Stato, la Regione o il Comune non importa – e quale quella dei Privati; ne come la Pubblica Amministrazione ed i Privati possano “rientrare” (mica i Privati fanno beneficenza!) dall’investimento così cospicuo, se è dato atto che il Comune avrà un risparmio di 1.000.000 di euro annui.

Tuttavia il principio di “affittare” ai privati i tetti, oggi “improduttivi”, di tutti gli uffici (e scuole) comunali e provinciali ai Privati (affinché, come nel caso, essi li mettano “in produzione” per il ricavo di energia solare e per la successiva vendita all’Enel), ci sembra valido e praticabile. Non comprendiamo, allora, come queste notizie non ci giungano dalle Amministrazioni di Trapani e Erice.

Potrebbero interessarti anche...