COLOMBAIA, CHE FARE?
Sabato e domenica si è tenuto il Colombaia Day, giunto alla sua quinta edizione.
Purtroppo, nonostante la presenza di molti soci si è dovuta registrare la quasi totale assenza delle istituzioni pubbliche del territorio.
Importantissima la presenza dell’arch. Paola Misuraca, che da poco ha preso il posto di Sebastiano Tusa nella reggenza della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani. Grazie al suo intervento si è potuto far chiarezza sui lavori da farsi per la messa in sicurezza che si spera partiranno a breve, dopo che saranno trascorsi i tempi burocratici necessari per l’aggiudicazione definitiva dell’appalto.
L’arch, Paola Misuraca ha riconosciuto che la somma assegnata per i lavori non è sicuramente sufficiente a coprire tutti le opere necessarie al recupero del Castello, ma che in un primo momento possono comunque servire a far fronte a una prima serie di interventi tra cui la messa in sicurezza e la pulizia di tutte le parti che sono ingombre di rifiuti di ogni genere, di sfabbricidi e materiale ferroso; il ripristino dell’illuminazione e la messa in sicurezza e consolidamento della scala di ingresso al primo livello del castello e dell’atrio principale.
Per quel che riguarda la futura destinazione del bene, è stato confermato ciò che viene detto già da tempo e che cioè la soprintendenza non può decidere da sola cosa si potrà fare del futuro della Colombaia.
Essendo in presenza di un “sistema” di cui la Colombaia, assieme al Lazzaretto e il Villino Nasi, fa parte sarà necessario un confronto che coinvolga l’Associazione, l’ente Comune, la Provincia e la Regione.
Un sistema che va riconosciuto e valorizzato per la sua importanza all’interno della realtà portuale della città di Trapani che deve avere il giusto rilancio per renderlo fruibile ai turisti, e che quindi può diventare uno dei volani per una rinascita economica del territorio.
Un esempio che potrebbe rappresentare ciò che potrebbe accadere alla Colombaia una volta recuperata è rappresentato dalla Tonnara di Favignana che, dopo il suo totale recupero, è diventata ormai un’attrattiva per i turisti che accorrono a migliaia a visitarla.
E’ già in atto in Soprintendenza l’elaborazione del progetto complessivo di restauro completo del monumento Colombaia anche dal punto di vista delle finiture, e la previsione di un piano di gestione del sito. Un piano di gestione che non potrà reggersi soltanto sull’apporto della finanza pubblica, che come ben sappiamo non ha o non può mettere a disposizione grosse cifre. Si deve trovare un modo affinché questo bene, così come tanti altri presenti sul territorio, una volta recuperato possa produrre un reddito tanto da autofinanziare la propria gestione e manutenzione futura.
maggiori approfondimenti sulla Colombaia di Trapani (storia, attività e comunicati) li trovi su :
http://www.colombaiatrapani.altervista.org