5 STELLE? L’OBIETTIVO E’ LA POLTRONA

Beppe Grillo

TRAPANI – Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, promette di dimettersi a luglio e di mandare la Regione al voto anticipato ad ottobre. I sondaggi (IPSOS per la trasmissione Ballarò) “lanciano” il “Movimento 5 Stelle” – a livello nazionale – ad un potenziale 18-20% di preferenze. Sono i due ingredienti di un’unica pietanza: sedersi sulla poltrona di deputato regionale. Ecco che, su Facebook ma anche in locali improvvisati, i “movimentisti” da tastiera si riuniscono per parlare di politica e, soprattutto, delle imminenti elezioni.

 

Il “Movimento 5 Stelle” – allora si chiamavano “Amici di Beppe Grillo” – dopo le “infruttuose” elezioni regionali del 2008 era totalmente sparito, nessuna attività sul territorio, nessuna riunione. Ognuno dei “trombati” era ritornato alle proprie attività personali. Nessuno dei “movimentisti”, in provincia, aveva provato a presentare una lista “5 Stelle” alle elezioni amministrative 2012. In quel tempo pensare di superare lo sbarramento del 5% era un’utopia. Fatica sprecata, quindi.

 

Movimento 5 Stelle Trapani

Ora, invece, dopo la diffusione di risultati ipotetici esaltanti ecco che spuntano, come funghi, gruppi a “5 stelle” a Trapani, ad Erice, a Paceco, a Custonaci, a Marsala. Le facce? La maggior parte sono le stesse di cinque anni prima … una sorta di “dracula” della politica: escono dalla “bara” la notte prima delle elezioni, ma nelle giornate dei cinque anni precedenti scansano l’impegno politico.

 

La credibilità di questi personaggi, dal linguaggio politico spesso vuoto, in questo caso è scarsa. E l’ordine del giorno della loro prima riunione regionale, che si terrà a Caltanissetta, il prossimo 9 giugno è di facile lettura: «Regionali: partecipare! se sì come scegliere i candidati?»

 

Domanda retorica. E’ tutto deciso. «Chi si propone come candidato per le liste regionali dovrà esibire il curriculum vitae, avere almeno 3 mesi di attivismo nel proprio movimento locale e non dovrà aver partecipato alle ultime 2 tornate elettorali con altri partiti o liste. In alcuni casi e solo per ovvie ragioni, l’assemblea potrà votare una deroga (!) a tali termini». Chi e quando l’ha deciso? «il regolamento è stato discusso, votato e approvato nel corso di riunioni regionali dal 2009 al 2010 da tutta l’assemblea regionale del moVimento 5 stelle siciliano». Quanti erano e chi erano a quell’assemblea regionale? Un mistero. E, soprattutto, chi stabilisce se un Gruppo è attivo da almeno tre mesi (pochini, per la verità)?

 

Sergio Troisi scrive su Facebook, sulla pagina “Movimento 5 Stelle Trapani”, «Dobbiamo stare attenti e proteggere molto bene questo nostro gioiello! Chissà quanti vogliono metterci le mani sopra; alcuni solo per opportunismo e per ottenere visibilità”. «C’è da stare attenti perché così come siamo strutturati è facile che qualcuno si infiltri”, gli fa eco Francesco Lombardo. Insomma la parola d’ordine è una sola: non fare “infiltrare” nessuno. La poltrona da deputato ce la dobbiamo giocare, con un centinaio di preferenze e qualche decina di migliaia, invece, di voti di protesta, “Noi”.

 

“Noi” chi? questi “Noi” chi li ha deputati ad essere i “rappresentanti” del “Movimento”? Nessuno, perché nel movimento “uno vale uno” – dicono – , non ci sono “rappresentanti”, ma “portavoce”, che deve “espressamente autorizzato almeno dalla maggioranza della base di riferimento”, per ogni singolo comunicato. Un cane che si morde la coda, insomma.

 

L'Espresso su Movimento 5 StelleEd allora? La risposta la dà Daniele Vignandel, un’attivista (ex?) del “Movimento 5 Stelle” in un’interessante intervista pubblicata questa settimana sul settimanale “L’Espresso” (VEDI LINK).

 

«Posso garantire – afferma Daniele Vignandel nell’intervista – che la famosa democrazia dal basso che tanto decantano non esiste”, che «Il Movimento funziona come il Vaticano. Hai il Papa, Grillo, e i cardinali, la Casaleggio. Poi ogni prete nella sua Chiesa può dire quello che vuole», che «i responsabili dei meetup a volte, soprattutto nei posti chiave, sono messi lì da Casaleggio. E’ una specie di Kgb dei poveri».

 

Insomma un “giro” chiuso. Dove il cittadino “credulone” di turno, prova ad inserirsi per impegnarsi per una maggiore qualità della vita del proprio territorio, ma è solo un “ingranaggio” nel gioco (personale ed utilitaristico altrui).

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14 risposte

  1. alessio ha detto:

    articoli idioti ne ho letti ma questo è il commento idiota per eccellenza

  2. Natale Salvo ha detto:

    A me sembra che la mia OPINIONE sia suffragata da un articolo de l’ESPRESSO che non mi risulta essere giornale IDIOTA ed è, soprattutto, suffragata dai fatti. Dove è stato il M5S a Trapani dal 2008 (elezioni) al 2012 (elezioni)?

  3. Marco ha detto:

    Il Movimento 5 stelle, vuole abolire le province, ecco perche’ non si e’ presentato alle elezioni provinciali…

  4. Jack ha detto:

    Il movimento 5 stelle è nato il 4 ottobre 2009, dalla fondazione di un movimento, soprattutto se senza soldi, ci vuole un pò perchè comincino a nascere liste e attivisti, quindi dal 2008 al 2012 stava nascendo !
    Vorrei far notare (per quanto riguarda la mancanza di democrazia interna ) che a Parma è diventato sindaco un signor nessuno, ingegnere informatico che è entrato nel movimento nel 2009.
    Consiglio di non leggere solo l’Espresso……..

  5. Sergio Troisi ha detto:

    L’obiettivo del M5S non e’ certamente la poltrona.
    L’obiettivo e’ entrare nelle istituzioni per attuare il cambiamento da dentro, visto che la casta non ascolta le proposte dei cittadini.
    E’ possibile che ci siano alcuni individui che vogliono calvalcare l’onda del successo di questi ultimi giorni, per avere visibilita’ in preda a manie di protagonismo, o perche’ si sente minacciato…
    Ma se questi individui non hanno sostanza, se non hanno capito cosa e’ il movimento, e se non ci si sentono parte, spariranno assieme agli altri…
    Invece i ragazzi con cui oggi si parla di elezioni regionali sono persone serissime che come me hanno creduto al Movimento si dall’inizio, da quando 5 anni fa non c’era nessun onda da calvalcare. Quando c’era calma piatta. Da allora siamo sempre stati aggiornati, attivi e connessi.
    E’ avvenuto sempre tutto alle luce del sole, nei limiti degli impegni personali. Siamo tutti volontari.
    Gli incontri regionali sono stati resi pubblici anche a Trapani, e le informazioni disponibili a tutti, tramite newsletter, meetup e facebook, dei gruppi di Trapani, Palermo, Caltanissetta, Sicilia, e maillist.
    Chiunque avesse interesse nel MoVimento ha a disposizione su Internet tutte le informazioni per entrare in contatto con gli altri, proporsi e prendere parte attiva. Non ci sono strutture. Se hai cose interessanti da dire vieni ascoltato, se proponi cose interessanti vieni sostenuto.
    Fino ad oggi non ho conosciuto nessuno nel MoVimento in cerca di poltrona. E di persone in 5 anni ne ho conosciute tante… e grandiose!

    Sergio Troisi
    Per maggiori informazioni potete contattarmi al
    sergio.troisi.3@gmail.com
    http://www.meetup.com/trapani1

  6. gordon pym ha detto:

    Siccome a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca… io dico che presentarsi alle regionali vuol dire seggio quasi sicuro per almeno uno (non dico chi che poi magari ci azzecco e poi credo di esser diventato una specie d indovino). Con i voti presi su base regionale anche un tizio con un paio di centinaia di voti potrebbe diventare deputato regionale, con annesso e connessi di diarie, rimborsi spese e quant’altro. A Parma un tizio qualunque è diventato sindaco è vero… ma qua siamo a Trapani e queste cose vanno un po così. Il movimento magari non aspira alle poltrone, ma nelle poltrone si siedono le persone e il movimento è fatto di persone. Qualcuno ci crede certo, qualcun altro ci marcia. E ci specula, con rispetto parlando. Il movimento non si presenta per le provinciali perchè vuole abolire le province? Vuole abolire anche i comuni per caso? Non mi pare erano presenti a queste comunali…. e in tre anno hai voglia di organizzarsi e fare programmi. Le regionali sono un piatto troppo ghiotto, almeno dalle nostre parti.
    Vi prego, smentitemi con i fatti.

  7. Sergio Troisi ha detto:

    Dear Mr Gordon,
    sinceramente non capisco il senso del tuo commento.
    1) Il MoVimento certamente aspira a entrare in Regione; ci mancherebbe altro.
    E’ da anni che tanti siciliani come me vi fanno parte, facendolo crescere, con tanti sacrifici, e non certo perche’ non hanno cose piu’ divertenti da fare invece di stare qui a sbattere la testa, a leggere, a scrivere, a fare attivita’ sul campo – ognuno mettendo l’impegno che puo’ ovviamente.
    Il tuo sembra invece quasi un augurio che il MoVimento non ce la faccia.
    E se non ce la facesse, mi dici come le cambiamo le cose.

    2)Come nel Piemonte e in Emilia i consiglieri che dovessero salire, si ridurranno drasticamente stipendi e benefit

    3)Ti posso garantire che nella cerchia di persone che conosco dei movimenti siciliani, e ne conosco tante, non c’e’ nessuno interessato alla poltrona come la intendi tu.

    4) Ti posso consigliare di venire a conoscermi/ci e darci una mano invece di stare a guardare, perche’ mi pare di capire che la sicilia e’ anche tua, e se non ci pensi tu alle tue cose, perche’ ci devono pensare gli altri?
    E’ finito il tempo di delegare e lamentarsi.

    A presto

    sergio.troisi.3@gmail.com

  8. gordon pym ha detto:

    Non lo capisce? Non se ne faccia un cruccio.

  9. malwerik ha detto:

    Per Sergio Troisi:
    Personalmente sono un tipo pro cambiamento ed il movimento così come si presenta è visto dai più come il punto di rottura al vecchio modo di fare politica. Io personalmente, forse perché il mio grado d’analisi arriva a un certo punto, penso che il vecchio modo di fare politica è stato dettato da alcune regole che sono il fondamento della politica stessa da quando è nato il mondo è cioè il COMPROMESSO, concetto duro da accettare, talvolta odiato ma talvolta anche necessario, perché se non esistesse verrebbe sostituito dal concetto DITTATURA e penso proprio che voi attivisti non vogliate nulla di ciò, a meno che il movimento non raggiunga il 50%+1 dei consensi. Il movimento non si presenta come un partito, quando ho studiato organizzazione aziendale mi hanno insegnato che tutte le organizzazioni per durare nel tempo e poter raggiungere obbiettivi prefissati devono dotarsi di regole, ognuno deve avere un ruolo ben preciso e ognuno deve, in base a proprie caratteristiche, essere usato al fine di massimizzare l’obbiettivo ( profitto). Ho letto, almeno se ho compreso bene, che gran parte dell’attività del movimento si svolge per mezzo del WEB, si rifiutano se non vogliamo chiamarli sezioni, comitati, segreterie, luoghi fisici dove svolgere attività politica. La mia non vuole essere una domanda ne retorica ne provocatoria ma le vostre regole partitocratiche quali sono? Forse uno che ci sta dentro può spiegarmele, perche io sono uno che condivide al 100% quello che il movimento dice e che denuncia, ma nello stesso tempo cerco di analizzarlo mettendo i buoi davanti al carro. Facciamo un esempio io sono uno che mi voglio spendere per la nostra terra siciliana, ho volontà, buone idee, tempo e denaro per farlo, ma non ho fatto mai politica ed ho solo il mio voto e forse quella mia moglie che succede? Non posso candidarmi? Secondo le regole di un’organizzazione efficace ed efficiente evidentemente no. Ed ecco allora quali sono i dubbi di molti, soprattutto per chi in questa terra c’è nato ci vive e ci lavora, che poi chi decide chi saranno i candidati alle prossime elezioni amministrative, provinciali, regionali e nazionali sono COLORO che sfruttano il senso di disgusto che l’attuale classe dirigente ha suscitato nel paese. Io sono convinto che se a ogni italiano ci si domanda sei d’accordo su ciò che Beppe Grillo dice? La risposta è scontata ed è Si, la soluzione allora non è concentrare l’energie per creare un nuovo movimento che non si vuole strutturare come un partito ( perché se non lo fa ha vita breve anche se per ora riscuote consenso), che ha comunque già dei padroni, ma concentrare le forze per scacciare via dalle organizzazioni già esistenti i vecchi baroni per ricambiare la classe dirigente dei partiti già esistenti.

  10. Sergio Troisi ha detto:

    Caro Malwerick,

    (scusa ma non ho capito la frase quando parli del voto di tua moglie, sembra sia saltato un pezzo,
    Ma provo a risponderti lo stesso, il resto e’ molto chiaro. Ti dico come la penso io.

    Il Movimento e’ senza dubbi qualcosa di completamente diverso di cio’ che abbiamo sperimentato prima. Cosa c’e’ di diverso?
    Due cose fondamentali: Candidati ed elettori… che in realta’ sono la stessa cosa, sono intercambiabili. Il candidato, chiamato nel movimento portavoce, una volta eletto ha il compito di portare la voce dei suoi elettori. Diventa dipendente loro, praticamente invece di acquistare potere, lo perde… Anche per questo il 5 stelle si chiama Movimento.
    Per quanto riguarda il “compromesso” di cui parli tu, il compromesso e’ sicuramente una pratica buona, essenziale quando si fa democrazia, pero’ a volte, anche – e soprattutto – in democrazia ci sono compromessi che non si possono fare.
    Il compromesso giusto e’ quello tra persone che la pensano in maniera diversa.
    Il compromesso sbagliato e quello tra il popolo e poteri piu’ o meno occulti/criminali/organizzati/mafiosi/massonici etc.
    Questi ultimi compromessi non vanno fatti in nessun caso. Sarebbe un tradimento della volontà popolare. Infatti quando si fanno – purtroppo troppo spesso – vengono quasi sempre fatti sottobanco; o se fatti alla luce del sole, al popolo non viene spiegato, o se glielo si spiega solo pochi sono in grado di capire.
    Ma moralmente parlando, anche se alla luce del sole, e’ pur sempre un tradimento, perche’ i nostri amministratori sono pagati per fare il nostro bene, sempre, anceh quando siamo distratti.

    Non capisco bene quando dici che se non ci fosse il compromesso ci sarebbe la dittatura.
    Ma ci sarebbe da capire bene di chi o casa stiamo parlando. Compromesso tra chi e per che cosa.

    Comunque. La situazione e’ per certi versi molto piu’ grave di cio’ che sembra.
    In realta’ anche se non e’ chiaro a molti non siamo piu’ in democrazia – se mai lo siamo stati – da tempo.
    La nostra e’ una dittatura camuffata da democrazia, spesso abbastanza malamente.
    Il popolo ha perso la sovranita’ un po’ alla volta, anche e soprattutto grazie alla attiva collaborazione della (finta) sinistra (quando la destra era al potere) e della (finta) destra quando la sinistra era al potere.
    Praticamente un mega e duraturo inciucio per tenere in piedi, all’insaputa degli ingenui elettori sia di destra che di sinistra, una finta democrazia.
    (Consiglierei di leggere un articolo di Antonella Randazzo, insospettabili Gatekeeper,
    http://antonellarandazzo.blogspot.it/2008/08/insospettabili-gatekeepers.html
    e anche il libro di Lodato/Scarpinato il ritorno del principe) Entrambi illuminanti.

    Col tempo, questo mega inciucio tra destra e sinistra e questa collaborazione di colletti bianchi in giochi mafiosi (compromessi fatti all’insaputa e contro gli elettori e quindi inaccettabili) sono venuti fuori, anche e soprattutto con l’aiuto di internet, social networks e blogger indipendenti, e un po’ alla volta sempre piu’ gente ha capito, si e’ indignata e organizzata.
    Uno di questi blogger e’ appunto Beppe Grillo che strillava di scandali da 20 anni.
    Ma solo grazie alla rete e ad un’ottima comunicazione e’ riuscito ad avere un seguito.
    Così un po’ alla volta ecco che nasce il movimento. Gente informata che, dopo aver presentato una proposta di legge popolare, successivamente ignorata dalle istituzioni, ha capito che la democrazia e’ solo una bella parola; Quindi ha deciso che l’unica alternativa valida, l’unica soluzione possibile sarebbe stata quella di entrare nei palazzi e ripristinare il paese.

    Quando all’università hai studiato che le organizzazioni devono dotarsi di regole per durare, probabilmente si riferivano ad aziende che hanno come scopo primario il profitto.
    Il Movimento non e’ un’azienda, e in piu’ a differenza degli altri partiti non gestisce soldi.
    Nel Movimento ci sono solamente un minimo di regole essenziali – chiamate non-statuto.
    I singoli gruppi che fanno attivita’ locali, talvolta formare un’associazione culturale. Allora in quel caso si danno delle regole, che fuzionano solo nell’ambito locale all’interno dell’associazione.
    Il fatto che il movimento non gestisce soldi e non ha strutture gerarchiche, in realta’ garantisce che il gruppo tende a migliorare. E’ una specie di selezione naturale.
    Le persone che fanno attivita’ nel movimento non percependo una lira, lo fanno esclusivamente per un appagamento personale, con piacere ed entusiasmo. Inoltre non essendoci strutture (ognuno vale uno) ognuno si conquista la stima, il prestigio, il ruolo che merita secondo le sue attitudini nel gruppo, in maniera molto naturale, secondo le dinamiche sociali. Si creano quindi relazioni e collaborazioni spontanee e molto stabili, generalmente…
    Succedono anche patatrac ovviamente, come e’ successo tempo addietro nel nostro Meetup. Ma sono incidenti di percorso. Si cerca di imparare e si va avanti, come si puo’ e quando si puo’. Si e’ tutti volontari.

    Quindi riepilogando:
    – Internet informa e contribuisce a creare un gran numero di elettori e candidati molto di versi da quelli cui siamo stati troppo spesso abituati.
    – Internet unisce e, come sappiamo, l’unione fa la forza.
    – Inoltre il fatto di non gestire soldi e’ un deterrente per persone losche, come pure il fatto di non avere strutture, e’ anche quello un deterrente per gli opportunisti. Sei sempre sotto costante osservazione e giudizio dei tuoi amici. Se non ti guadagni la stima e ti fai apprezzare, non vai da nessuna parte, non c’e’ nessuna struttura che ti garantisce il supporto del gruppo anche se solo formale come nei partiti classici. La leadership se la vuoi te la devi meritare e conquistare dal basso.
    – C’e’ un’altra cosa che rende il movimento diverso: il rapporto elettori-eletti. Ho gia’ detto prima che entrambe le categorie sono diverse rispetto ha cosa c’e’ stato fino ad adesso.
    – Ma e’ diverso anche il rapporto tra loro, per via di come nasce il Movimento, cioe’ con molto affiatamento e team work e reale interesse nei problemi politici e sociali.
    Questo significa che chi viene eletto sa di essere osservato sia per essere sostenuto e aiutato quando necessario, ma anche per essere criticato e giudicato all’occorrenza.
    Gli elettori, dal canto loro, continuano a fare quello che hanno sempre fatto spontaneamente, cioe’ interessarsi di politica, quindi osservano l’eletto, lo sostengono e lo aiutano quando serve, ma lo criticano e lo giudicano anche.
    Tutto questo avviene nel profondo rispetto del bene comune, della nostra Costituzione, della giustizia e della Democrazia, quella vera, senza compromessi improponibili.
    Ti saluto, e se vuoi darci/ti una mano fatti vivo.
    Sergio

  11. Paolo da Trapani ha detto:

    Mi perdoni Sig. Salvo, ma non è lei che da Movimentista da tastiera(in quanto attivista del M5S) era nel frattempo tesserato al Partito Umanista Europeo? Spero che il Movimento abbia operato nell’unica direzione che le regole del non-statuto dettano per casi del genere: l’espulsione!
    Buon lavoro.

    P.S. La seguo da parecchio tempo nei suoi articolati scritti che nella gran parte dei casi trovo sempre interessanti. Poi, purtroppo,quando ci si fà prendere dalle questioni personali nascono gli incidenti.

  12. Natale Salvo ha detto:

    Non comprendo la correlatezza del tuo commento coll’articolo, gentile Paolo da Trapani. Tuttavia: (1) Mi sono iscritto al PU quest’anno, il PU ha 34 (trentaquattro) iscritti in Italia, non me lo paragonare a SEL, IDV, UDC, PD, PDL per favore; (2) Non ho chiesto di partecipare alle elezioni col M5S, l’attività politica, sulla tasiera ed in strada, che faccio è senza “sigla”. L’incompatibilità “altri partiti”-M5S mi risulta sia per le candidature; (3) non si può espellere uno che non è iscritto (il M5S non ha “iscritti”); (4) le “espulsioni” (parola bruttissima) le deve decidere un “assemblea” degli “iscritti” regolarmente convocata nella quale “l’accusato” deve dare le proprie spiegazioni, non può essere decisa da “uno” (uno vale uno, no?).

  13. Sergio Troisi ha detto:

    Natale,
    il M5S ha iscritti, e ci si iscrive attraverso il blog di Grillo.
    Un requisito essenziale e’ non appartenere ad altri partiti politici, come puoi ben verificare dal link tu stesso.
    Ovviamente, non sei stato espulso dal meetup (anche perche’ il meetup attualmente e’ senza filtri e contiene di tutto) , ma per per il motivo riportato sopra, definito proprio dal non-statuto, sicuramente non potevi piu’ essere tra gli Organizer.
    Non solo evidentemente NON sei iscritto al Movimento, ma sei pure iscritto ad un altro partito, e ti lamenti pure se sei ti e’ stato tolto l’accesso al meetup come organizer?
    Molto singolare…

    http://www.beppegrillo.it/movimento/iscriviti.php

  14. Paolo da Trapani ha detto:

    Sig. Salvo,
    mi spiace essere stato poco chiaro fino ad essere poco correlato con l’articolo in questione! Ci riprovo. Sono contento che sia iscritto al P.U. che sicuramente non ha nulla a che vedere con gli altri partiti nominati. Ma la mia osservazione era incentrata sull’incompatibilità all’adesione al M5S che viene regolata dall’art. 5 comma 1 e 4 del “non statuto” con apposita autocertificazione (al momento dell’adesione) che evidenzi la non iscrizione o militanza in altri partiti/movimenti politici. In mancanza dei requisiti di ammissione si perde lo status di Iscritto al M5S.
    L’incompatibilità a cui lei fà riferimento non è affatto collegata alle candidature ma alla perdita del requisito di Iscritto.
    Ed è per questo che invocavo l’espulsione (così come a quanto pare è avvenuta) proprio perchè lei ha violato l’art. 5 comma 4 del “non statuto”. Per quanto concerne gli Iscritti le ricordo che l’art 5 prevede la procedura … per l’aspirante SOCIO. Infine, l’espulsione non è una brutta parola ma un atto sanzionatorio posto a carico di chi viola una regola. Nella fattispecie lei essendo addirittura (come scrive il Troisi) un organizer del M5S si è iscritto al P.U. perdendo in tal modo il requisito necessario per la sua permanenza nell’ambito del M5S. Leggo inoltre che avrebbe voluto un’Assemblea che deliberasse dopo averla sentita. Mi spiace dirle che il “non statuto” non prevede affatto alcuna … Assemblea … ma la semplice partecipazione, attraverso la RETE, degli aderenti al M5S che esprimono le loro opinioni e che decidono sulla linea politica da adottare.
    Da tutto quanto scritto si rileva la scarsa conoscenza del “non statuto” e probabilmente la sua non volontà di essere un attivista del M5S. Per carità tutto lecito, ma credo che vi sia la non correlatezza del suo articolo con l’attività svolta dal Meet up di Trapani. Ribadisco un concetto: quando ci si fà prendere dalle questioni personali nascono gli “incidenti”. E credo che il tutto sia avvennuto per questo (è la mia semplice opinione).
    Togliendo questo articolo, totalmente fuori binario, per il resto il suo blog rappresenta un punto di riferimemnto serio per chi in questa provincia tiene ad una corretta informazione.
    Buon lavoro e a presto.

    Non comprendo la correlatezza del tuo commento coll’articolo, gentile Paolo da Trapani. Tuttavia: (1) Mi sono iscritto al PU quest’anno, il PU ha 34 (trentaquattro) iscritti in Italia, non me lo paragonare a SEL, IDV, UDC, PD, PDL per favore; (2) Non ho chiesto di partecipare alle elezioni col M5S, l’attività politica, sulla tasiera ed in strada, che faccio è senza “sigla”. L’incompatibilità “altri partiti”-M5S mi risulta sia per le candidature; (3) non si può espellere uno che non è iscritto (il M5S non ha “iscritti”); (4) le “espulsioni” (parola bruttissima) le deve decidere un “assemblea” degli “iscritti” regolarmente convocata nella quale “l’accusato” deve dare le proprie spiegazioni, non può essere decisa da “uno” (uno vale uno, no?).