Il Clima può cambiare anche da Trapani
Eliminare il traffico auto veicolare privato sostituendolo con la mobilità ecologica (pedonale o con bici) e con quello di massa (autobus), oppure con meno ecologicamente meno impattante (GPL e metano); aumentare gli spazi verdi (anche per attenuare l’inquinamento acustico), arrestare la cementificazione dei suoli (anche per ridurre le conseguenze di eventi piovosi intensi), ridurre il consumo di carne, ridurre la produzione di rifiuti, tutte iniziative che già localmente occorre programmare se si vuole contribuire, con coscienza, alla riduzione del “surriscaldamento globale” del Pianeta.
Mentre a Parigi è in corso il COP21, ovvero la ventunesima conferenza mondiale (la prima risale al 1992) fra 195 nazioni per discutere sul come e sul dove intervenire per arrestare il surriscaldamento del nostro Pianeta, è importante che anche localmente si prenda coscienza di cosa si sta discutendo e di cosa ci aspetta.
La nostra proposta per dare attenzione al Clima
Noi pensiamo che questa iniziativa debba essere promossa dal Comune di Trapani, mettendo attorno ad un tavolo Sindaco, assessore alla Mobilità, il presidente ed il direttore ATM, il Comando della Polizia Municipale, i presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, i rappresentanti delle Associazioni dei Commercianti e dei Sindacati, i Movimenti Civici e Partiti.
Cosa sta succedendo al Clima
Negli ultimi cent’anni, la temperatura media della terra è aumentata di 0,7 gradi. Mai, in precedenza, era avvenuta una variazione in un tempo così breve. Rilevato che il periodo si sovrappone a quello della cosiddetta “Rivoluzione Industriale” dell’ottocento risulta facile immaginare che lo sviluppo industriale del pianeta, ed in particolare il considerevole uso di carbone e petrolio (e quindi di carburante ed energia elettrica), siano i principali colpevoli di quest’aumento.
Al fenomeno che i tecnici chiamano “surriscaldamento globale” possono essere associati, altresì, gli allevamenti intensivi.
Gli scenari futuri con un Clima più caldo
Se sempre più frequentemente i Capi di governo ed i tecnici di tutto il mondo s’incontrano per esaminare i dati e valutare soluzioni è evidente che sono preoccupati.
Secondo gli studiosi, seguendo l’attuale ritmo, per fine secolo, per il 2100 in somma, la temperatura potrebbe essere salita di 4 gradi.
Le conseguenze di tale condizione sarebbe apocalittica: scioglimento dei ghiacciai polari, aumento dei livelli degli oceani e del mare, modifiche delle correnti marine, aumento delle temperature.
E quindi: cancellazione delle città costiere ( ben 1800 città che finirebbero sott’acqua, fra cui 21 grandi metropoli come Londra, New York, Sydney, Rio de Janeiro), glaciazzione dell’oceano Atlantico settentrionale, sparizione di innumerevoli specie vegetali e animali, grandi migrazioni di popoli.
Il 2100 è dietro l’angolo. Riguarda forse i nostri figli; sicuramente i nostri nipoti.
Vogliamo consegnare loro questo scenario?
Siamo quasi al limite per poter intervenire per arrestare questi scenari.
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