LA LEGA DEL CANE … MORDE
ERICE – S’è fatta “sentire” la sezione di Trapani della Lega Nazionale Difesa del cane, rappresentata in città dal rag. Antonino Giorgio, coll’Amministrazione comunale di Erice. Ma non si tratta propriamente d’un morso, bensì d’una raccomandata del proprio avvocato, Davide Bambina di Alcamo (che lavora nello studio con la più nota Caterina Vitello), con la quale chiedeva 1.944 euro di compensi arretrati.
Con delibera di Giunta municipale n. 201 del 7 agosto, l’Amministrazione di Erice ha deciso di procedere ad un “accordo transattivo” e liquidare l’intera somma, risparmiando, tuttavia, “gli interessi di mora per il ritardato pagamento sulla fattura sospesa”.
Il debito risaliva ad una fattura emessa dalla “Lega” il 16 novembre 2005 ed inerente il “servizio di accalappiamento e trasporto di cani presso l’ambulatorio veterinario dell’Ausl 9 per un totale di 48 soggetti” a 15 euro ciascuno (oltre IVA 20%), nonché non meglio precisati “rimborsi forfettari per interventi effettuati su richiesta del Comune” (900 euro più IVA 20%).
Come noto “all’interno dell’Ente (il Comune, NdR) non è prevista detta figura” dell’accalappiacani e quindi l’Amministrazione dell’epoca (Ignazio Sanges, NdR) aveva stipulato, con determina del funzionario responsabile n. 1022 del 23 settembre 2002, una convenzione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane per il servizio di accalappiamento e trasporto per una spesa prevista di 750 euro (già all’epoca liquidati). Somma che si era esaurita con l’accalappiamento di 41 cani.
“A seguito di richieste di allontanamento dei cani randagi presenti nel territorio comunale presentate dai cittadini” si era quindi proseguito il rapporto onde “consentire l’allontanamento dei cani randagi che potevano causare, con il loro vagabondare, danni per la salute e l’incolumità pubblica”. Tanto si legge nella determina del Comune.
Certo che occorre rilevare l’incongruenza di una partecipazione, onerosa, di una associazione animalista all’allontanamento degli animali dal proprio habitat naturale.