TRAPANI COME NAPOLI: PRESTO DUE DISCARICHE
Poche discariche, pochi soldi, poco tempo. E tanti rifiuti.
Dodici discariche attendono la valutazione di impatto ambientale da parte dell´assessorato al Territorio perché si possano ampliare i confini ed evitare la saturazione che arriverebbe inesorabile nel giro di poco tempo. Altre 13 dovrebbero essere realizzate ex novo e pure queste attendono il lasciapassare della Regione, ma avranno capienza ridotta.
La capacità complessiva degli impianti attualmente in servizio è di circa 3 milioni di metri cubi di rifiuti. I siciliani ne producono ogni anno 2,6 milioni e in discarica, in considerazione di una raccolta differenziata che finora ha dato risultati disastrosi, ne arrivano 2,4 milioni.
Le discariche in fase di ampliamento garantiranno, a conclusione dei lavori (cioè fra 10-12 mesi), la capienza di altri 3,5 milioni di metri cubi di rifiuti dunque la possibilità di scongiurare l´emergenza per poco più di un altro anno. Fermo restando che, eccetto un paio di casi, le discariche in ristrutturazione sono tutte pubbliche, serviranno per realizzare i lavori da
Sulla concessione dei fondi, poi, l´Unione europea è rigidissima perché, attraverso una specifica procedura, controlla i risultati raggiunti dalla pubblica amministrazione sulla riduzione dei rifiuti prodotti: in assenza di miglioramenti del trend, provvede al taglio dei finanziamenti. La raccolta differenziata giocherà un ruolo decisivo per gli inceneritori dato che i rifiuti destinati alla combustione dovranno essere privati appunto dei materiali riciclabili. Ma i termovalorizzatori, considerato che i bandi di gara per la loro realizzazione non sono stati ancora pubblicati, se tutto va bene saranno pronti fra cinque anni quando le discariche saranno sature.
Per gestire l´immediato,