ERICE, IN AUMENTO IL TURISMO
La funivia ha portato turismo certo, ma quello di massa e non di qualità, come qualcuno si aspettava e sperava.
Alla lunga una composizione di questo genere danneggia l'economia e non l'aiuta, perchè il turismo d'elitè va via e con lui la speranza di accelerare l'economia della vetta.
Per Sanges dire questo equivale a un complotto politico.
“A questa indagine replico dicendo che ho l'impressione che questa inchiesta tra i commercianti sia basata su presupposti politici e non di reale considerazione del territorio. La contesto e la rigetto quanto frutto delle vostre iniziative giornalistiche.”
Chi è che esprime queste illuminate parole? Il sindaco Sanges, il quale rigetta quanto riportato su La Sicilia del 10 settembre 2006 a proposito di una inchiesta portata avanti sui benefici che la funivia ha portato a Erice.
A detta dei commercianti e degli artigiani del posto, interpellati da Antonella Vella, non ci sono stati benefici di sorta all'economia Ericina da quando la funivia è entrata in funzione. I soliti vaneggiamenti di artigiani e commercianti mai contenti dei lauti introiti? Si direbbe di no.
A quanto pare l'effetto di un collegamento migliore tra la vetta e la città è stato di aumentare si il flusso turistico da Trapani a Erice (cosa testimoniata dai dati statistici della FuniErice) ma questo turismo non ha nulla a che fare con quello che porta benessere e, soprattutto, denaro.
Si tratta del classico turismo di massa: cioè di quel turismo che non ha nessun interesse a lasciare denaro perché di provenienza da luoghi limitrofi. In massima parte, infatti, si tratta di gente delle vicinanze (trapanesi e marsalesi in particolare) che salgono in vetta al solo scopo di passare qualche ora o fare una scampagnata. Questa confusione ha avuto l'effetto di limitare il turismo di “elite” che scappa dalla confusione e che, cosa importante, spende!
Questo è un problema comune ad un'altra zona del trapanese: San Vito lo Capo che d'estate scoppia ma della stessa razza di turisti che si trovano a Erice.
Intanto, nonostante Sanges pensi a un complotto politico contro di lui (?), i gli artigiani Ericini si lamentano e denunciano come gli afflussi turistici che l'amministrazione comunale va denunciando sono fumo negli occhi e che questi numeri della funivia, veri per carità, nascondono un problema più serio: il disinteresse per il recupero artistico, architettonico e storico delle ricchezze Ericine.
La funivia può anche essere in utile insomma, ma questo non porta niente all'economia della vetta, anzi, allontana il turismo di elite a vantaggio di quello di massa.