E’ Mario Buscaino il sindaco dell’Accordo “Per il Territorio” FI-PSI?

Mario Buscaino

Mario Buscaino

Tra conferenze-stampa prima convocate, poi spostate, poi rinnegate, poi spostate ancora; fra “aperture” a fantomatici accordi trasversali “Per il territorio” e taluni “stop” e poi nuove “aperture” a questi Accordi; Fra il detto e il non detto di alcuni di questi personaggi politici in qualche maniera coinvolti in tali Accordi, il quadro va sempre più delineandosi: sarà Mario Buscaino, a Trapani, almeno, il candidato sindaco dell’Accordo “Per il territorio” fra il senatore Antonio D’Alì e il deputato regionale Nino Oddo.

E’ la soluzione più logica, più giustificabile, più dirompente.

D’Alì non scende in campo

Fazio - Damiano - d'Alì

Fazio – Damiano – d’Alì

Da mesi è chiaro che la candidatura a sindaco di Trapani del senatore Antonio D’Alì, benché sollecitata da più parti nel Partito di Berlusconi, non è gradita allo stesso leader provinciale di Forza Italia. Lui non vuole calarsi in una difficile battaglia elettorale, in un vero e proprio ring, e ambisce a ricoprire incarichi – regionali o nazionali – di maggiore respiro politico, più confacenti alle proprie indiscusse capacità e competenze. Da lì, il senatore, sarebbe anche più utile al territorio.

D’altro canto D’Alì vuole solo e sempre vincere; non ama le battaglie “per la gloria”. Sa bene che dentro il proprio Partito politico non ci sono “nomi” competitivi. Si è provato a coinvolgere il capogruppo Giuseppe Guaiana ma lo stesso, pur accettando il duro compito d’essere capolista e “caricarsi sulle spalle” la Lista di Forza Italia punta, è noto, alle Regionali: vuole provare il “salto di qualità”.

La soluzione era, allora, quella di allargare la “coalizione”. Nino Oddo, padre-padrone del Partito Socialista, già alleato di D’Alì nel 2012 quando ad Erice “inventarono” e sostennero la candidatura dell’editore Ignazio Grimaldi (TrapaniOk, Quarto Potere, L’Affarone), sarebbe l’alleato ideale.

Non lo sono certo la Lega Nord capeggiata da Felice d’Angelo e i Noi per la Sicilia di Livio Marrocco, troppo deboli elettoralmente.

Lo è, ancora, Paolo Ruggirello, eletto deputato regionale nella Lista “Nello Musumeci” (Estrema Destra) e transitato nel PD.

La soluzione che salva “capra e cavoli”: Mario Buscaino

Mario Buscaino

Mario Buscaino – La sua Intervista a Telesud (The Politi.com)

Paolo Ruggirello, però, non può “mascariare” il suo nuovo corso politico con la scelta di “alleanza” con un candidato d’altro Partito (D’Alì, Forza Italia) quando ve ne sarebbe uno del proprio (Savona).

Ecco che la soluzione del “secondo” candidato vicinissimo all’area PD, Mario Buscaino, aprirebbe le “danze” contro chi (il segretario provinciale del Partito Democratico Marco Campagna) non è stato capace di “tutelare” tanto l’on. Oddo quanto l’on. Ruggirello dalle mire personali del quasi ex sindaco di Erice Giacomo Tranchida che, grazie al “soccorso rosso” degli amici di Girolamo Fazio, ha fermato l’Accordo sottobanco di spartizione delle seggiole e delle aree di “influenza”: Savona a Trapani; Ruggirello, per il tramite di Francesco Todaro, ad Erice.

A questo punto il piccolo “partito” di Sicilia Futura – Federato collo stesso PSI – , per la verità rappresentato nel trapanese da ex Forza Italia quali Maurizio Sinatra, Livio Daidone, Anna Maria Croce, oltre che dallo stesso Mario Buscaino, ex sindaco PDS di Trapani, diventerebbe l’ago della bilancia.

Il 18 febbraio scorso, quindi, Mario Buscaino “salta il fosso” e dall’area vicinissima al PD – dove aveva assicurato la propria candidatura solo pochi giorni prima – entra a far parte della famiglia del Partito Sicilia Futura.

Il Comunicato di Sicilia Futura del 18 febbraio [1] è oltremodo chiaro: «l’Architetto Mario Buscaino ex sindaco di Trapani che ha messo a disposizione di Sicilia Futura la sua esperienza politica … ha scelto di lavorare ad un progetto politico ed amministrativo che vada oltre gli individualismi e le appartenenze ideologiche, al fine di promuovere un’alleanza di prospettiva capace di restituire a Trapani ed Erice quella centralità che ad esse appartiene».

Il 4 marzo, su SocialTP, il senatore Antonio d’Alì [2] sottoscrive idealmente lo stesso progetto: «Molti sanno che, da sempre e con nuova intensità da alcuni mesi, lavoro ad un progetto … che riunisca, anche nell’idea della risistemazione istituzionale dell’intero comprensorio trapanese, cittadini, categorie produttive e professionali, associazioni e le forze politiche moderate e riformiste che credono in un futuro ambizioso e migliore, al di là di contrapposizioni ideologiche e di sterili personalismi».

Due comunicati che oserei dire “congiunti”, fotocopia l’uno dell’altro.

Nino Oddo

Nino Oddo

Nino Oddo lo sostiene: Buscaino una risorsa!

Qualcosa s’inceppa nel meccanismo, ma l’on. Nino Oddo, intervistato da Vito Manca su SocialTP del 17 marzo, attualmente in edicola, fuga ogni dubbio: «Il PD, sostengo da mesi, è un partito in stato confusionale. Pensare di imporre i propri candidati agli alleati senza passare per primarie coalizione è un atto di arroganza, ma soprattutto di presunzione politica».

«Il progetto per il territorio, così come lo abbiamo concepito [con il senatore D’Alì & co., NdR], esula volutamente dalla logica delle sigle».

«Mario Buscaino è stato il padre dei progetti per il rilancio del centro storico di Trapani che poi, grazie al senatore D’Alì, furono finanziati. Credo che sia una risorsa per la città e deve tornare a dare il suo contributo».

Il cerchio è chiuso. La settimana prossima, dopo i rinvii di questa trascorsa, potrebbe arrivare l’annuncio.

E lui, Mario Buscaino, che dice?

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