NUOVO STOP DELLA GIUDECCA
MARSALA – La Giudecca spegne ogni “sogno” di riagganciare il “treno” (Agroericino) della promozione diretta in serie C/2 uscendo meritatamente sconfitta, 7-4, dal terreno del Madre Teresa di Calcutta. Una sconfitta nata, ancor prima di partire da Trapani, quando all’appuntamento per la trasferta si presentavano solo sette atleti. Un problema di “attaccamento” ai colori sociali che deve far riflettere mister e dirigenti. Tra gli assenti il portiere titolare Fasoli. Toccherà al secondo, Angelo, poco impegnato quest’anno, a difendere la porta della Giudecca.
Ma andiamo alla cronaca sportiva. Gara subito in salita. Al 16′ la formazione del Madre Teresa sembra aver già ipotecato i tre punti: 3-0. Alla doppietta del pivot Francesco Marino (7′ al culmine d’una azione personale, 12′ da sotto-misura) si aggiunge la segnatura di capitan Daniele Trotta, lasciato inopportunamente solo al limite dell’area piccola.
La Giudecca, tuttavia, non cede, e complice la sostituzione dell’esterno Cernigliaro con un grintoso “Uccio” Fanara cerca di darsi una scrollata dai ritmi blandi che l’anno caratterizzata nel primo quarto d’ora. Al 17′ è l’estremo marsalese, Andrea Rallo, a toccare con le punte delle dita un bolide di Daniele Alcamo. La palla si stampa sulla trasversa. Al 24′ – nel frattempo i trapanesi hanno sostituito il lento “ultimo” Paolo Lazzarino – ancora Alcamo impegna il portiere locale che, alla fine, risulterà – in maniera significativa – il migliore in campo. Al 29′ è Danilo Cernigliaro, rientrato in campo, a mettere un pallone d’oro per lo scatenato Alcamo, ma Rallo, ancora, respinge da un metro.
La ripresa è un forcing, a senso unico, della Giudecca, che sfiora di rimettere in sesto il risultato. Al 2′ Cernigliaro “buca” la difesa locale e si presenta solo davanti all’ultimo ostacolo, il portiere Rallo. Ancora l’estremo difensore salva. Al 7′ il meritato gol. Pietro Spagnolo viene “pescato” da una verticalizzazione di Fanara sul secondo palo marsalese: il 3-1 è cosa facile, stavolta. All’8′ Rallo respinge una conclusione a colpo sicuro di Cernigliaro, liberatosi in area da un passaggio del solito Alcamo. Al 9′ Rallo “strappa” un tiro di Cernigliaro dal “sette” dove era destinato.
Sembra una cosa pure buffa. La squadra che vince è “scomparsa” dal terreno di gioco, ma l’altra sembra incapace di mettere la palla “dentro”. Al 10′ Marino interrompe l’assedio e colpisce un palo. Al 12′ Fanara deve “placcare” un giocatore marsalese per bloccare un contropiede. E’ l’unica ammonizione di una gara correttissima, onore ad atleti e dirigenti.
Al 14′ ancora il solito Alcamo viene “murato” dal portiere Rallo. Al 17′ giunge la ancora meritata marcatura del 3-2. E’, ed è giusto che sia così, Alcamo, presentatosi davanti a Rallo, superare con un pallonetto l’uscita “bassa” di quest’ultimo. Un minuto dopo la Giudecca sfiora il 3-3, ma sul capovolgimento di fronte è il Madre Teresa a chiudere la partita: Marino e Renda si presentano davanti al portiere della Giudecca Angelo e Marino può realizzare la sua tripletta.
Oramai la Giudecca non ci crede più, anche se lotta con impegno e dignità. Al 20′ giunge il 5-2 con un diagonale di Gianni Renda (colpevolmente lasciato solo da Cernigliaro). Al 22′ è 6-2: dopo un “gatto e topo” in area Marino mette dentro la quarta marcatura personale. La Giudecca cerca di limitare i danni e segna, entrambe su tiro libero, due reti col capitano Peppe Di Piazza (28′ e 32′). In mezzo, 29′, ancora Marino in rete a coronamento di una giornata, per lui, fantastica. Mister Nizza lo fa uscire per la “standing-ovation” del pubblico e dei compagni.
Alla fine abbracci – questo è lo sport – tra avversari. La Giudecca pensa oramai solo ai play-off, magari inserendo qualche giovane, il Madre Teresa può continuare l’inseguimento all’Agroericino.