LE RONDE? QUI GIA’ CI SONO.

ImageTRAPANI – Le ronde di cui tanto si parla in questi giorni, dopo il Decreto “Sicurezza” del Governo? Non le hanno di certo inventate né Berlusconi, né la Lega. Esse sono state partorite, anni prima, dalle fervide menti di Ignazio Sanges e Mimmo Fazio. Ma né ieri, né ancora oggi quel che resta del Partito Democratico trapanese ha mai trovato nulla da ridire.

Era il 28 marzo 2007 quando TrapaniOk titolava “Ronde nelle scuole”. Al culmine di una campagna politico-giornalistica della stampa locale, a seguito di un presunto caso di violenza presso la Scuola Media “De Stefano”, l’Amministrazione di Erice al “fine di garantire la tutela e la sicurezza degli alunni che frequentano gli istituti scolastici del territorio”, proprio allo scadere dell’anno scolastico ed all’approssimarsi della scadenza elettorale delle elezioni comunali (maggio 2007), assegnava l’incarico, remunerato ovviamente, di vigilanza ai volontari dell’Associazione provinciale Vigili del Fuoco discontinui.

Sanges, tuttavia, non aveva fatto altro che ricalcare, a distanza di tempo, quel che già aveva fatto il sindaco di Trapani, avv. Mimmo Fazio, sin dal 2002 (delibera Giunta n. 62 del 28 marzo 2002), con “l’affidamento servizi di vigilanza nelle scuole comunali, musei, ville e impianti sportivi comunali e supporto vigilanza in occasione di manifestazioni socio culturali” ad associazioni di appartenenti alle forze dell’Ordine, in particolare all’associazione dei Carabinieri, Finanzieri e Polizia di Stato. Un servizio rinnovato di anno in anno.

Dove sta l’affare? Che in mezzo ai soci effettivi di queste associazioni (ex-poliziotti in pensione) stanno tante uomini e donne, soci simpatizzanti, cui interessa solo incassare qualche euro (4 all’ora) per farsi una passeggiata, col tempo buono, con un collega, dentro la villa (cosa che fa comodo in tempi di crisi economica). Con quali criteri si diventa soci simpatizzanti?

Solo nel 2008, dopo sei anni, il sindaco di Trapani s’è reso conto della scarsa trasparenza e dei limiti legali legati all’assegnazione diretta, senza appalto, di un servizio dopo tutto remunerato e, con delibera n. 106 dell’8 maggio 2008, ha proposto la “Riapertura termini per la procedura di selezione di un organismo ONLUS per l’affidamento servizi di vigilanza”.

Scrive Silvia Balestra sull’Unità del 23 febbraio 2009: “il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati del Pd, ha stanziato 250.000 euro per finanziare cosa? Le ronde! Le ronde? Rileggo due volte. Ah no, ecco, lui le chiama "presìdi" (ma nel comunicato della Provincia c’è proprio scritto RONDE) e ci tiene a specificare che saranno rigorosamente composte da poliziotti e carabinieri in pensione. E alla domanda dell’intervistatore che gli chiede se non si tratti per caso di marketing elettorale risponde che be’, un po’ di voti in effetti in questo momento servirebbero tanto! Bisogna essere pragmatici: dal pacchetto sicurezza bisogna cogliere quel che di positivo c’è.”.

Ecco cosa servono le Ronde. Mica per la sicurezza. Per dare soldi ad un po’ d’amici, che – alle successive elezione – ringrazieranno il proprio benefattore. A Milano, come ad Erice o a Trapani.

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