Manca Carta dei Servizi idrici, scrivono al Commissario
«Il Comune di Trapani manca di una “Carta dei Servizi” per il proprio Servizio idrico integrato».
Si tratta di «una irregolarità che il Comune si trascina da decenni. Il vecchio, ma vigente, Regolamento comunale del 2007 non può definirsi una “Carta dei servizi” sia per le modalità di approvazione che per la carenza di contenuti».
Lo sostiene Natale Salvo, segretario di “Città a Misura d’Uomo”, in una lettera inviata al Commissario dottor Francesco Messineo nella quale ne sollecita la tempestiva adozione.
I contenuti della Carta dei Servizi sono previsti dall’Autority
Questa “Carta dei Servizi” – spiega Salvo – deve, tra l’altro prevedere «da due a sei fatturazioni annuali (a seconda dei consumi), la possibilità di rateizzare le bollette, almeno due letture annuali dei contatori. Deve prevedere ancora: standard di qualità relativi alle prestazioni erogate, le modalità per proporre reclamo e quelle di ristoro dell’utenza in caso dei frequenti disservizi».
«Città a Misura d’Uomo – dichiara il segretario –, in assenza di riscontro da parte del Commissario, segnalerà la carenza di tale documento all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico».
«L’acqua – aggiunge Salvo – non è un prodotto commerciale, bensì un patrimonio di tutta la Comunità. Come Bene Comune va gestito dai cittadini. La “Carta dei Servizi”, impone al Comune consultazioni con i cittadini nonché l’obbligo d’offrire precisi standard».
«Con l’assenza della “Carta dei Servizi” – conclude Salvo -, non solo il Comune viola una precisa norma di legge, ma ha carta bianca per qualunque disservizio: tanto non paga nessuno».