D’ALI’ BOCCIA L’ENERGIA SOLARE
ROMA – Il “senatur” di Trapani Antonio D’Alì è il primo firmatario, assieme a Gasparri, Nania e Dell’Utri, di una mozione, approvata dall’aula che impegna il Governo a bloccare lo sviluppo dell’energia solare termodinamica. La mozione che porta la data del 14 luglio (la puoi scaricare dal sito del Senato) sostiene, non citando le fonti scientifiche e statistiche sulle quali basa le proprie valutazioni, tra l’altro trattasi di “tipologia di impianto è piuttosto complessa e quindi non è alla portata di piccoli imprenditori privati” e “perché non si è ancora sviluppato un sistema industriale, specialmente in Italia, che consenta di sostenere la tecnologia”.
Secondo tutta una serie di associazioni che contestano la mozione del PDL (da Legambiente all’Anev) il documento approvato dal Senato “non fa precedere una decisione di merito da audizioni da parte delle commissioni competenti aperte a tutti i soggetti interessati, a partire dalle istituzioni scientifiche e dalle associazioni di categoria o con competenze specifiche nel settore delle rinnovabili”.
Tali associazioni, sostengono, che, in ogni caso, “le risorse finanziarie e professionali già destinate a programmi di sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica andrebbero eventualmente riallocate all’interno del settore”.
Secondo il premio nobel ed ex presidente dell’ENEA Carlo Rubbia, con il solare termodinamico, “per alimentare un terzo dell’Italia basterebbe un’area equivalente a 15 centrali nucleari: vasta, in pratica, quanto il grande raccordo anulare”. Il fisico, in merito a tale fonte energetica bocciata dal senatore D’Alì s’è espresso (Repubblica, 30 marzo 2008) affermando che la stessa rappresenta “una grande opportunità per il nostro Paese”.
Il Governo Prodi, ed in particolare il ministro per l’ambiente Pecoraro Scanio, avevano, sul finire della loro legislatura disposto quanto necessario per avviare la produzione di tale energia anche in Italia (come avviene negli USA ed in Spagna). Oggi arriva la bocciatura da parte delle Destre.