Trapani: Questi i tre punti critici per connettere Sport e Giovani !

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«Il Comune, riconoscendo la pratica sportiva […] come elemento essenziale per la formazione dell’uomo e per lo sviluppo sociale della collettività, valorizza le associazioni […] incentivandone l’attività sia attraverso la fruibilità di strutture e di impianti comunali sia con l’erogazione degli apporti finanziari».

Tanto si legge all’articolo 94 dello Statuto del Comune che, come ho già scritto, è la Costituzione di ogni Ente Locale.

Lo Statuto, all’articolo 4, aggiunge che, tra gli altri obiettivi del Comune vi sono quelli di «promuovere una politica di socializzazione attraverso iniziative culturali, sportive e ricreative rivolte alla popolazione ed in particolare agli anziani e ai giovani», oltre a «realizzare un efficiente sistema di servizi pubblici e sociali garantendone la piena fruibilità».

Il Consiglio Comunale dei ragazzi, la relativa Giunta con tanto di Sindaco – previsti infine dall’art. 8 dello Statuto comunale -, sono Organo consultivo e propositivo nei settori che interessano i giovani e, quindi, in particolare, tra gli altri, lo sport.

Questo è il quadro normativo entro il quale il Comune si deve o si dovrebbe muovere.

A Trapani lo sport non lo si pratica lo si guarda

Al contrario, non certo a cominciare dalla attuale Giunta Tranchida, ma da almeno una ventina d’anni, si deve rilevare che per sport a Trapani s’intende, per i più grandicelli, andare allo stadio (o al PalaIlio) ad assistere, comodamente seduti sulle gradinate, ad una partita di calcio o di basket. Per i più giovani, invece, fare sport è stare a casa, seduti davanti alla propria “consolle” della play station 4, e giocare a Fifa 20 !

Penso, e credo che tutti i lettori mi diano ragione, fare sport è ben altro, devesi praticarlo !

Le tre criticità per fare sport sul serio a Trapani

Da esperto del settore (sono genitore, e sono stato atleta, presidente, allenatore, responsabile federale di una società sportiva e, perfino, arbitro), penso che siano tre i punti critici per connettere le società sportive, la pratica reale sportiva ai giovani, e più in generale, ai tutti concittadini:

  • Gli impianti sportivi carenti, quando non proprio chiusi;
  • L’assenza di risorse finanziarie per le società sportive;
  • La mancanza di informazione sull’offerta sportiva cittadina.

sport cancelli chiusiChe gli impianti comunali sono carenti lo sa già la Giunta Municipale che, infatti, per tal intento, nel Piano triennale delle Opere Pubbliche ha previsto cinque milioni di euro, finalizzati per metterne alcuni in sesto (le palestre Pinco, Cappuccini, De Rosa, Cottone; la piscina di via Tenente Alberti, il pattinodromo di via Segesta). Ad abundantiam, si sa delle pessime condizioni anche del campo Aula, dei campetti “gialli” di viale Marche [“Trapani, Sport a pezzi. Il dirigente Guarano chiude gli impianti!, e di tanti scrissi sin dal 15 dicembre 2016]. Ma, oggi qualcosa di diverso potrebbe esserci, sicché prima di confermare lo status dovrò verificare.

Il grande problema è che l’Amministrazione, allo scopo del recupero degli impianti, non “investe” soldi propri, non accende “mutui”, ma – come scrivevo qualche giorno addietro, si limita a catalogare tutto nel “Il Libro dei Sogni della Giunta Tranchida” – i suoi «occhi sono puntati al cielo per pregare i Santi o gli Angeli». Insomma sperano nel miracolo!

Altro grande problema sono i finanziamenti. Proporre sport costa. Una società sportiva seria deve: affiliarsi ad una Federazione, “tesserare” e quindi assicurare gli atleti, affittare impianti sportivi, acquistare materiale sportivo, pagare istruttori “volontari”, effettuare trasferte, e quindi, noleggiare mezzi ed infine acquistare carburante.

E qui “casca l’asino” ! Da anni, per le società sportive non c’è alcun contributo da parte del Comune. Per nessuna, eccezion fatta per due:

  1. il Trapani Calcio;
  2. il Basket Trapani.

L’obiettivo del Comune è chiaro: non sostenere la pratica sportiva vera e propria, ma mostrare la propria “vicinanza” a quelle società che erogano spettacoli sportivi al fine di ricavarne “immagine” tra i “tifosi”.

Altrove, ad esempio, il Comune di Venezia eroga un “voucher”, un buono, da 180 euro, a favore dei giovani da 5 a 14 anni e degli over 65, per sostenere la vera pratica sportiva. Il voucher poi viene rimborsato alle società sportive “convenzionate” (tutte quelle che abbiano sottoscritto col Comune un “impegno etico”) cui si “iscrivono” i ragazzi. Il costo dell’intervento comunale è di 175.000 euro. Grosso modo quanto il Comune di Trapani, oggi, “regala” (in cambio di servizi) alle due società sportive maggiori. Probabilmente del voucher fruirebbero anche e soprattutto le due Società maggiori, ma sarebbe una scelta dei cittadini e non “politica”.

L’ultimo problema è di ordine comunicativo.

Svuotatesi le strade un tempo da noi più grandi usate per i nostri giochi, far fare sport agonistico ai propri figli è diventata una necessità. Questo perché i ragazzi svolgono una vita sedentaria tutta scuola e postazione computer che riduce i loro spazi di socializzazione e sano movimento fisico. A questo punto, tuttavia, ci si domanda su quale sport indirizzare il giovane e dove rivolgersi per praticarla.

Citta di Venezia - mappaSe i genitori volessero proporre la pratica sportiva ai miei figli saprebbero qual’è l’offerta sportiva del quartiere o comunque cittadina ? Dove si può leggerle ? A Trapani mancano, in proposito, dei servizi comunali d’informazione che invece risultano proposti in altre città. Solo il “PASSA-PAROLA” non basta, non è un sistema moderno e neppure efficace, perché esclude spesso le proposte di società “minori” e che offrono magari programmi innovativi.

Ecco la necessità/dovere per il Comune di mettere in contatto Associazioni Sportive con i Cittadini. Una cosa semplice oggi, con la tecnologia, con i siti web !

Citta di Venezia - associazioni sportiveSempre al Comune di Venezia la cosa è stata affrontata e risolta da anni. Sul Portale istituzionale sono presenti tutte le associazioni sportive del territorio (che abbiano sottoscritto il famoso “codice etico” di cui sopra) con tanto di descrizione delle attività, dati di contatto, tariffe ecc.

Sul sito web di Venezia, è presente perfino una Mappa, che ti indica la sede degli impianti sportivi secondo l’attività che vuoi praticare.

Il Comune di Trapani usa, per il proprio sito web, lo stesso software (CMS) del comune lagunare, il “PAthema” prodotto da “Magazzino Virtuale”, un’azienda di Taurianova (Reggio Calabria). Non sarebbe difficile, quindi, inserire, nel nostro sito web., lo stesso servizio di quello di Venezia.

Basta pensarlo e volerlo. Io stesso, un paio d’anni, fà sono riuscito a raccogliere i dati base delle associazioni sportive del territorio in una pagina web. Ma l’Amministrazione lo vuole ?

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