AD ERICE FARANNO IL TEST ANTIDROGA?

Francesco Borghi

Francesco Borghi

ERICE – Dal sindaco pro tempore di Erice rag. Giacomino Tranchida all’ultimo consigliere comunale. Tutti costoro che si occupano della «cosa pubblica», debbono dare «prova d’integrità e di sani comportamenti». In conseguenza di ciò un cittadino ericino, Francesco Borghi, chiede che i nostri rappresentanti politici si sottopongano a test per «rilevare l’assunzione di stupefacenti».

La richiesta si trova all’interno di una lettera depositata ieri al protocollo del Comune di Erice.

Non si tratterebbe di nessun test particolarmente invasivo ma di un test su una «ciocca di capelli» dell’uomo (donna) politico ericina.

Borghi non vuole nessuna «generalizzazione», ma sostiene che dopo i casi recenti che hanno riempito le «cronache giornalistiche in ordine agli scandali-droga che hanno coinvolto soggetti istituzionali» e che «hanno prodotto tra  la gente comune il discredito verso l’intera classe politica», è il caso di tranquillizzare l’opinione pubblica sull’integrità, almeno, dei pubblici amministratori ericini.

Giacomino Tranchida

Giacomino Tranchida

Il test, ovviamente, sarebbe a carattere «volontario». Ma se sindaco, assessori o consiglieri non avessero nulla da nascondere non avrebbero motivo per rifiutare il test anti-droga «al fine di evitare eventuali dubbi sulla classe politica ericina». D’altro canto «analoghe iniziative sono state intraprese sia dal Parlamento nazionale sia dal Parlamento regionale», precisa il cittadino Borghi.

Il consigliere dell’MPA Roberto Brucato avrebbe già espresso il proprio plauso per l’iniziativa e la propria disponibilità. Non risultano riscontri, invece, da parte del sindaco rag. Giacomino Tranchida. Lui di solito ha sempre da dire, da scrivere e da denunciare. Ma stavolta sarebbe restato senza parole!

Staremo a vedere se la Giunta Tranchida ed il Consiglio Comunale, ognuno per la parte che lo riguarda, discuteranno o approveranno a breve una delibera in tal senso.

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