Affare Ryanair: Damiano cattivo coppiere, il Popolo cadrà nella Tirannide?
«A mio parere, quando una città democratica, assetata di libertà, viene ad essere retta da cattivi coppieri, si ubriaca di libertà pura oltre il dovuto e perseguita i suoi governanti … accusandoli di essere scellerati e oligarchici. E ricopre d’insulti – continuai – , coloro che si mostrano obbedienti alle autorità, trattandoli come uomini di nessun valore … mentre elogia e onora in privato e in pubblico i governanti che sono simili ai sudditi …».
«Dunque, amico mio», dissi, «questo mi sembra l’inizio bello e vigoroso da cui nasce la tirannide».
Il dialogo fra Socrate e Glaucone, tutt’interno all’opera di Platone “Repubblica”, sembra ben calzare all’attuale momento politico-amministrativo di Trapani.
Il sindaco Vito Damiano, imposto a Trapani dalla coppia Fazio-D’Alì, è di certo un “cattivo coppiere”, almeno nella gestione della vicenda del “Co-Marketing” con Ryanair, tale da permettere ai consiglieri Fazio ed Abbruscato polemiche demagogiche!
Prima firma, il 4 febbraio 2014, un Verbale con la Camera di Commercio; poi, il 4 agosto pone delle integrazioni alle condizioni proposte dalla Camera di Commercio e, quindi, solo il 30 dicembre 2014, propone al Consiglio Comunale, ottenendone il consenso, l’approvazione di tali condizioni integrative; quindi non rispetta i termini dell’Accordo poiché non versa entro i termini dati, 20 aprile e 20 luglio, le prime due rate dell’impegno economico previsto per il 2015.
Il sindaco Damiano, ancora, è un “cattivo coppiere” perché ha un profondo deficit comunicativo. Perché non sa comunicare, ai suoi governati, le sue ragioni in questa storia, che pur’esse sono presenti, sono forti, sono valide e richiamano a norme e leggi, ad obbedienza ad Autorità superiori, alla tutela giudiziaria propria e dell’interesse della Collettività: esistono evidenti inadempienze di AMS e di Pace, il presidente della Camera di Commercio, rispetto all’Accordo sottoscritto da tutti.
Ecco che, quindi, ad un Popolo che si riconosce, per similitudine, in quei vecchi governanti che, in passato, talvolta hanno soprasseduto al rispetto di norme e han violato Codici, vien facile tanto di accusare di scelleratezza chi governa ora quanto di consegnare il proprio futuro al nuovo (vecchio) Tiranno.