Airgest, Piero Cudia: La società è uno stipendificio

Trapani, 4 settembre 2002 – «Airgest è uno stipendificio, con operai che guadagnano oltre 6 milioni al mese». Così Piero Cudia, uno dei due soci privati che hanno raggiunto un’intesa con la Gesap, gestore dell’aeroporto di Punta Raisi per cederle una parte delle proprie azioni, così interviene alla conferenza stampa del presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace.

«Non posso continuare a tollerare – dice – che si versino soldi per foraggiare i dipendenti».

Tanto si legge sul “Giornale di Sicilia” del 4 settembre 2002, in un articolo a firma di Giacomo Di Girolamo.

Si tratta di gravissime affermazioni e che seppur risalgono nel tempo impongono ancora oggi, ai Comuni che finanziano direttamente ed indirettamente l’aeroporto ed i suoi traffici (vedi onerosi Accordi di Co-Marketing con Ryanair), di esaminare i bilanci, le assunzioni di personale, gli incarichi professionali esterni, le procedure di selezione di dipendenti, professionisti e fornitori di servizi.

I Bilanci di Airgest, essendo una SPA, società per azioni, sono ovviamente pubblici, ma non molti suoi atti e non possiamo dimenticare come, per anni, il consigliere provinciale Salvatore Daidone (DS), si sia vanamente prodigato alla ricerca di trasparenza e di regole all’interno di Airgest.

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