ANCHE MOROSINI REPLICA A DAMIANO

 

Anche il giudice per le indagini preliminari Piergiorgio Morosini dice la sua sulle dichiarazioni fatte durante un incontro con gli studenti della scuola media Simone Catalano di Trapani, dal neo sindaco di Trapani Vito Damiamo e lo fa a margine di un incontro sulla legalità nell’istituto “duca degli Abruzzi” di Palermo

”Le dichiarazioni del sindaco di Trapani sono inaccettabili. Nelle scuole deve esserci il confronto ed è proprio li che si formano le coscienze dei cittadini”.

”Ogni cittadino – ha aggiunto Morosini – deve potersi fare un’idea su quanto accade intorno a lui anche riguardo alle situazioni determinate dalla mafia che mettono in discussione i diritti fondamentali dei singoli e della collettività e che costituiscono un concreto pericolo per la democrazia”. ”Non so se nel caso specifico ci sia un tabù sulla parola mafia – ha concluso Morosini – ma non parlarne in certe terre è qualcosa di antistorico e di pericoloso per la pacifica convivenza tra i cittadini”.

Anche l’associazione Libera di Trapani, in un comunicato stampa parla di quanto accaduto qualche giorno fa e afferma che: “non condividiamo quando il sindaco ha affermato che la parola “mafia” a scuola deve essere “contratta”, noi crediamo di no e la pensiamo come Paolo Borsellino, “parlatene di mafia, parlatene in ogni dove a cominciare dalla scuola”. Noi speriamo che di mafia se ne continui a parlare non solo a scuola ma anche nelle sedi politiche e istituzionali che dalle nostre parti restano poco resistenti all’influenza mafiosa.

Anche i commenti sui social network si sprecano tra questi quello di Vito Corte, architetto abbastanza conosciuto a Trapani, il quale dice: “Riguardo alla diatriba di questi giorni, non posso e non voglio pensare che ci siano modi di vedere in negativo il lavoro fatto finora con finalità didattiche e civili nelle scuole. Sono sicuro invece che ci sia stata una infelice espressione, cui non serve dare troppa importanza. Serve, invece, stare in allerta per capire se ad una battuta o una dichiarazione buttata lì senza sentirla troppo come propria ne discenderanno fatti o azioni ( o non-azioni) conseguenziali.”

A questo seguono molti altri commenti e c’è pure q chi non importa niente di tutta questa polemica e invita il sindaco a “fare una passeggiata lungo la litoranea per constatare lo stato di assoluto degrado delle spiagge (colpa anche della maggioranza dei cittadini trapanesi privi di una coscienza civica). Lo inviterei anche a mettersi nei panni di un turista e provare a prendere un autobus: ma ci vuole tanto a mettere in ogni fermata un cartello che indichi gli orari e le fermate degli autobus? Cordialmente.“ (Arturo Paguro)

Altri invece, parteggiano chi pro e chi contro il neo sindaco. Insomma ce ne di tutti i gusti, dal sostenitore agguerrito al fatalista abbattuto…

Damiano forse non vuole che si parli di mafia per dargli importanza: quando si dice mancare l’obiettivo…

 

IN ALLEGATO ALL’ARTICOLO DUE FILE JPG CON LO STRALCIO DI DUE DISCUSSIONI.

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