Assegniamo l’Oscar al miglior programma per le Regionali
In un altro “post” sostenevo come la via di una politica “sana” sia quella di aggregare uomini e gruppi attorno ad un progetto politico; mi è parso conseguente, quindi, provare a leggere i programmi degli otto candidati che si stanno proponendo a guidare la regione siciliana in modo tale che il lettore possa assegnare ad uno di loro il meritato Oscar!
Sono andato, quindi, a cercare in rete i siti web di Nello Musumeci (Forza Italia), Fabrizio Micari (Partito Democratico), Claudio Fava (Sinistra Unita), Giancarlo Cancelleri (Cinque Stelle), Franco Busalacchi (Noi Siciliani), Piera Maria Loiacono (Lista civica per il Lavoro), Roberto La Rosa (Siciliani Liberi) e Pier Luigi Reale (Casa Pound Italia).
La ricerca non ha prodotto alcun risultato per Loiacono e Reale.
Ovviamente, Casa Pound Italia ha un proprio sito nazionale ben fatto, un giornale nazionale e, naturalmente, un programma nazionale curato e dettagliato. Non né risulta, tuttavia, uno specifico per la Sicilia.
Nomination a Musumeci & Micari: Le mani sulla città
La trama del film di Nello Musumeci – sia quello “personale” che quello della sua lista “diventerà bellissima” – e Fabrizio Micari è deludente.
Al momento, e siamo già al secondo giorno ufficiale di campagna elettorale dato che la scadenza della presentazione delle liste è stata fissata per le 16 dello scorso venerdì, la loro presenza web è piuttosto carente nei contenuti programmatici.
La qual cosa mi sembra grave: sulla base di quale proposta – mi domando – stanno chiedendo il voto, allora? Semplice “appartenenza” all’una o all’altra faccia dello stesso gruppo di “élite oligarchica” al potere?
Provo a “raschiare” qualcosa da qua e là.
A conferma dell’appartenenza alla stessa lobby rappresentativa del mondo finanziario ed imprenditoriale i due candidati propongono un tema simile: un’ipotetica introduzione di “Aree No Tax” nelle zone industriali riconvertite è la proposta di Musumeci; “una sorta di Free Tax Area”, addirittura una “decontribuzione totale per le imprese e le aziende che decidono di investire ed assumere” è la proposta di Micari. Quali risorse impiegare per finanziare tale iniziativa non lo spiega nessuno dei due.
Micari assicura, poi, la costituzione dell’ennesima “commissione regionale anticorruzione”. Musumeci si limita ad assicurare un “fuori dalle istituzioni i soggetti impresentabili”! Infatti, i soggetti impresentabili sono dentro le loro liste, come spiega in dettaglio l’edizione di Palermo del quotidiano Repubblica!
Nomination a Fava & Cancelleri: Lo scopone scientifico
Finalmente d’una trama, sia pure tracciata a grandi linee, si può parlare nel film di “Fava Presidente”.
Claudio Fava si presenta come l’uomo della coerenza, infatti negli anni ha cambiato diverse sigle politiche ma tutte a “Sinistra” (da “La Rete” con Leoluca Orlando nel 1991 sino a Art.1-MDP Roberto Speranza, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema che fino allo scorso 3 ottobre ha sostenuto il Governo PD, attraversando – dopo aver rotto con Orlando – “Italia Democratica” fondato da Nando Della Chiesa, poi i “Democratici di Sinistra” di D’Alema, Veltroni e Fassino, quindi, “SEL” e infine “Sinistra Italiana”).
Dicevo, il programma di Fava c’è. Ma devo aggiungere che è generico. Tanti slogan ma nessuna proposta concreta.
Si va, quindi, da una “riforma strutturale” della formazione ancora da delineare sino a “incentivare il trasporto ferroviario”, dal “la battaglia contro il MUOS di Niscemi e contro la militarizzazione dell’isola che, da Sigonella a Birgi” sino a incidere sulla sanità con un “aggiornamento delle convenzioni con strutture private (troppe e spesso opache)”.
Scrivere trame fumose non è meglio che non scrivere nulla come gli altri due!
Con Gianluca Cancelleri dei “Cinque Stelle” non è che si caschi meglio! Il sito web grillino già contiene gli identikit dei candidati deputati ma solo “pillole del programma”.
Si parte con la “progressiva dismissione delle discariche entro il 2050”, per proseguire con “l’introduzione del biglietto elettronico” per accedere ai musei siciliani, l’ “Avvio di stage rivolti ai neo laureati siciliani all’interno dell’amministrazione regionale”, un non meglio definito auspicio d’abbattere le “liste di attesa per visite ed esami”, e concludere, naturalmente, con la classica e non meglio definita “Riduzione delle indennità spettanti i deputati regionali” e la “Eliminazione delle auto blu”.
Altra vendita di fumo, quindi!
Nomination a Franco Busalacchi: Tutti a Casa
Ecco ora Franco Busalacchi ed al suo movimento “Noi Siciliani”. Il suo, benché generico su molti punti, è chiaro, concreto, dettagliato sui punti chiave: Scuola, Formazione, Sanità.
Busalacchi inizia prima con l’individuare le risorse: “Lo Stato dal 1990 non corrisponde alla Sicilia i fondi di solidarietà nazionale e che ha accumulato nel tempo un debito pari a 152 miliardi di euro”. Ancora, “ridurre al 30/% le indennità della politica a qualunque livello. A conti fatti stiamo parlando di mettere a disposizione della collettività circa 150 milioni di euro”.
Poi spiega come spendere tali risorse.
Per quanto riguarda la scuola: “Dovranno scomparire aule in affitto, case riattate a scuole, buie e fredde”, “Sarà agevolata la costruzione di un sistema di tempo prolungato che omologhi la nostra scuola a quella dei paesi più avanzati e riduca al minimo il sovraccarico dello studio a scuola chiusa”.
Per quanto riguarda la formazione sostiene: “È inconcepibile che un settore fondamentale per il progresso economico e sociale, un settore che assorbe considerevoli quantità di denaro pubblico venga lasciato alla gestione privata. Enti fasulli, corsi fasulli, esami fasulli, professori fasulli, alunni fasulli, fatture false, elenchi di morti spacciati per vivi”. Insomma è per accentrarla in un unico Ente Pubblico regionale.
Per quanto riguarda, infine, la sanità dichiara “La sanità è pubblica. Il pubblico denaro deve essere utilizzato per la sanità pubblica. Chi non è soddisfatto della sanità pubblica e preferisce la sanità privata, padronissimo! Paghi e sia sano e felice”. Assicura lotta a sprechi con “gare pubbliche e centralizzate” e una sistemazione del servizio pronto soccorso.
Infine sostiene, a tutela dei produttori locali, “l’inibizione assoluta dell’ingresso in Sicilia di prodotti extracomunitari”.
Nomination a Roberto La Rosa: Il Gattopardo
Il sicilianista Roberto La Rosa presenta un progetto dettagliato ed enorme che si potrebbe mettere tutto sotto il nome di “Sicilia Nazione”.
“Siciliani Liberi ha un progetto politico massimo, che è quello di costituire la Sicilia in stato indipendente”, spiega. Un progetto che parte dall’identità, la lingua: “Il Siciliano sarà lingua nazionale sussidiaria, a fianco dell’italiano” e quindi studiata a scuola.
Sul fronte economico, si assicura l’ “Apertura di almeno due casinò nelle città turistiche più rinomate: Taormina e Cefalù”, si legge della “abolizione di tutte le procedure autorizzatorie per l’avvio dell’attività d’impresa, all’infuori di quelle ambientali e sanitarie”.
Nel settore assistenziale è previsto un “reddito di sostegno alle casalinghe (ca. 400 euro nette al mese) per riconoscere il lavoro svolto in casa e per sostenere il reddito delle famiglie monoreddito”.
Ampia parte del programma è destinata al settore trasporti: in città “Il trasporto metropolitano ed elettrico (filobus soprattutto) deve avere la priorità”. Per il resto si prevede la “costruzione di un terzo aeroporto metropolitano per Messina e di un aeroporto minore per Agrigento”, nonché la “realizzazione di un sistema ferroviario veloce e moderno, possibilmente a lievitazione magnetica”.
Fra le “particolarità”, infine, possono essere inserite la costituzione di una “società radiotelevisiva regionale”, l’aumento del numero dei parlamentari il cui “numero potrà essere portato, ma senza costi aggiuntivi sul valore complessivo delle indennità, a quelli attualmente vigenti in Scozia o in Catalogna (circa 120)”.
Ed ancora: la “Istituzione di un ufficio contro la diffamazione della Sicilia per perseguire sistematicamente … ogni forma di produzione artistica o letteraria italiana … che accosti la Sicilia all’identità mafiosa” che sembra, però, contrapporsi all’idea della “introduzione di meccanismi di denuncia anonima e protetta” e la “Istituzione di un Servizio Segreto per la Sicurezza “nazionale” della Sicilia”.
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Bene, se hai avuto la pazienza di leggere sino a qui, è ora giunto il momento di proporre la tua “recensione” e votare per assegnare l’Oscar 2017.