ATM si trasforma in un “bancomat” buono un po’ per tutti
Quale è la prospettiva della mobilità urbana a Trapani ? La Giunta Municipale ha una “visione” della mobilità “europeistica” del capoluogo ? Prevede l’affidamento all’ATM Spa, ovvero al trasporto pubblico, di un ruolo realmente alternativo all’uso dell’autovettura privata ?
Per affidarle suddetto ruolo, occorrerebbe investire risorse su ATM SpA e sullo sviluppo della qualità dei suoi servizi, quali sono :
- la rimodulazione delle linee per aumentare la frequenza di passaggio dei mezzi;
- l’arredo e corredo delle fermate con panchine e tabelle degli orari dei bus e dei relativi tempi d’attesa.
All’opposto, da quando l’Amministratore di ATM Spa ha presentato il bilancio consuntivo del 2018 al Socio-sindaco Giacomo Tranchida, i segnali ci inducono ad ipotizzare che sia stato pigiato il tasto start ad una “dissanguante battuta di caccia”.
Il bersaglio non sono nè il gatto selvatico e neppure la volpe, ormai rari nelle nostre campagne, bensì le risorse economiche dell’Azienda ATM da “rastrellare e trasferire … in altre tasche o forzieri”.
Andiamo per ordine, step by step, dicono i pastori sulle Madonie !
Il Comune preleva dal “Bancomat”
L’Amministratore di ATM Massimo La Rocca chiese al Socio Unico, appena lo scorso 4 luglio, di destinare « a successivi investimenti » una grossa fetta dell’UTILE dell’Esercizio 2018, pari a 195.199 euro.
Il Socio-sindaco Tranchida, invece, nell’Assemblea di ATM dello scorso 15 ottobre, decise di «distribuire i dividendi in favore del Comune per un importo pari a […] euro 154.937 ».
Ne consegue che i primi 154.937 euro lasceranno il salvadanaio di ATM Spa in favore del caveau del Comune.
Il Comune prenota un altro prelievo
In precedenza, durante l’Assemblea sociale del 25 luglio, « il sindaco […] evidenziava la necessità di accelerare un piano di gestione dell’autoparco comunale in ottica di affidamento dello stesso ad ATM Spa Trapani con definizione di un canone di locazione ».
ATM non ha oggi titolo per occupare i locali dell’Autoparco ? Possibile ?
In ogni caso, stando così le cose, molti altri eurini lasceranno ATM in favore del Comune, sempreché davvero pagherà l’affitto.
Il Luglio Musicale preleva dal “Bancomat”
Oggi ho appreso che la Giunta Municipale di Trapani [1] ha autorizzato ATM Spa all’avvio di una campagna pubblicitaria per la promozione dei servizi svolti.
Tale « campagna » sarà svolta dall’altra “partecipata” del Comune: il Luglio Musicale Trapanese. All’atto pratico, consisterà nella distribuzione di materiale promozionale dell’ATM presso il botteghino dell’Ente Luglio Musicale, nonché nella stampa del logo aziendale di ATM sulle locandine dello stesso Ente “Luglio“.
E, quindi, ulteriori 20.000 euro (oltre IVA) lasciano le casse di ATM Spa per ingrassare quelle del Luglio Musicale.
Nulla di nuovo sotto il cielo, ormai sta trasformandosi in una specie di abitudine. Nel 2019, altre 24.000 euro in bus vi avevano fatto capolinea. Lo evidenziavo in Settimana della Mobilità: intanto calano i passeggeri. Scusate, se ATM opera in monopolio, è indispensabile od a chi giova cotanta spesa ? Verrebbe voglia di leggere la relazione in tema di efficacia della precedente campagna pubblicitaria, se ci fosse. Fu efficace, efficiente ed economica ? Così vorrebbe il legislatore.
Adesso, però, manca ancora la ciliegina sulla torta !
Anche La Rocca prenota un prelievo
Eccola. L’Amministratore di ATM Spa, Massimo La Rocca, visto il generoso andazzo economico generale, ha pensato di chiedere per sé una “fetta” della torta.
Avrà pensato bene ? Vediamo.
Nel Verbale di Assemblea dello scorso 25 luglio, al punto “Varie ed Eventuali” si legge: « In riferimento all’approvazione del bilancio d’esercizio degli anni 2017 e 2018, entrambi chiusi con un utile netto positivo, l’Amministratore Unico chiede il riconoscimento dell’INDENNITÀ di RISULTATO ». Così, senza indicare il quantum economico, come a dire, “intanto metto le mani avanti e poi ne discutiamo”.
Sul tema, leggo dal verbale d’Assemblea del 15 ottobre, « il sindaco […] si è dichiarato preliminarmente d’indirizzo favorevole»; mentre il Collegio Sindacale, tranciante, « non favorevole». Il Socio – ovvero Giacomo Tranchida – non convinto del parere del Collegio, ha deciso di approfondire il tema col Segretario Generale del Comune.
Intanto pigghia tempo e poi si vire !
Spiace apprendere che né l’Amministratore Unico La Rocca né il sindaco Tranchida conoscono l’articolo 26 del nuovo Statuto di ATM Spa.
Questo dispone che « agli Amministratori spetta […] un compenso che verrà deliberato dall’Assemblea all’atto della nomina […] in ogni caso è vietato corrispondere agli Amministratori […] premi di risultato deliberati dopo lo svolgimento dell’attività e trattamenti di fine rapporto ».
In proposito, è cosa buona e giusta l’analisi storica dei compensi erogati all’Amministratore.
Al precedente Amministratore di ATM, dott. Giuseppe Randazzo, era stato riconosciuto il compenso di 19.925 euro annui.
All’atto dell’insediamento del nuovo Amministratore, il Socio-sindaco Vito Damiano, persona parsimoniosa coi “Soldi Pubblici”, gli aveva accordato un’indennità di “soli” 15.940 euro annui. Dal 1 luglio 2017, il Commissario Straordinario Messineo ritenne , però, di assegnare all’ing. Massimo La Rocca un compenso di 29.324 euro annui (2.443 euro al mese).
Giro di valzer La Rocca – Barone
Se io fossi nei panni di Massimo La Rocca, accantonerei l’idea del “Premio di Risultato” ( ! ) e mi concentrerei sulla domanda di partecipazione al concorso per DIRETTORE GENERALE di ATM Spa, ricca sedia che presto sarà lasciata libera dal neo Amministratore Salvatore Barone.
Chissà se il destino ha in programma questo bel “giro di valzer” ?
Proteste contro i presunti tagli della Regione, silenzio sui nuovi prelievi
Ciò che stride nella richiesta dell’Amministratore in uscita è che egli pone, a metro di valutazione del suo “risultato”, l’aver presentato al Socio un “utile” economico. Un “utile” derivante dai maggiori finanziamenti pubblici erogati dalla Regione Siciliana, nel 2018 rispetto al 2017, ed ammontanti a 212.689 euro.
Sarebbe stato interessante, invece, pesare il livello di efficienza gestionale di ATM. Dal punto di vista economico, ad esempio, rilevo l’aumento del costo per ogni chilometro percorso (4,82 euro nel 2018, contro i 4,06 euro del 2017 e 3,89 euro del 2016) e l’aumento del costo ogni passeggero trasportato (3,43 euro nel 2018, contro i 2,92 del 2017).
Altre valutazioni aggiungevo in ATM: Via il presidente Massimo La Rocca. Ulteriori, infine, si ricavano dal Conto consuntivo 2018 cui Ho fatto le “pulci”. Ognuno, dai fatti, può farsi la propria idea.
In ogni caso, l’oggetto sociale di ATM SpA non è di certo quello di produrre utili, mi accontenterei anche di un risicato pareggio, bensì quello di offrire servizi efficienti al maggior numero possibile di effettivi cittadini-viaggiatori.
Stonano, voglio dirlo in conclusione, le accuse scagliate contro la Regione Siciliana nella supposta paura che volesse ridurre quel finanziamento che oggi sembra destinato a tutto fuorché che allo sviluppo del servizio di trasporto pubblico urbano.
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Note:
[1] Deliberazione Giunta Municipale n. 402 del 18 novembre 2019.
Per quel che può contare, appoggio in pieno le tue coraggiose iniziative e la precisone e la dovizia di dati del pezzo è degno di Report