« Tante cose semplici per una città ed un territorio normale. Questo, cinque anni fa, i trapanesi hanno chiesto alla nuova amministrazione. Cinque anni sono trascorsi durante i quali Trapani è ancora lontana dal cammino di cambiamento che ne farebbe, per molti versi, una città normale ». E’ questa la valutazione di Carlo Foderà, candidato alla carica di sindaco per “Autonomia è sviluppo”, rispetto all’uscente amministrazione Fazio.
Per Foderà
« Trapani vive ancora, in gran parte del territorio, la condizione d’emarginazione e d’abbandono; nel tempo della burocrazia bloccata, della mortificazione dei diritti fondamentali negati o divenuti merce di scambio ».
Dopo questo pesante atto d’accusa,
l’architetto Foderà passa a proporre la sua soluzione
« Occorre lavorare perché si crei una nuova immagine di Trapani, perché in Italia e nel mondo non sia più sinonimo di mafia. Dalla nuova immagine della città dipende anche la possibilità di attirare nuovo turismo ». L’autonomista Carlo Foderà chiede interventi per le periferie e le frazioni, affinché non siano più
«dormitori ma luoghi d’aggregazione ».
La nuova Amministrazione comunale, ancora per Foderà,
« dovrà assecondare la tendenza alla formazione di sub-poli. In altri termini, l’idea è quella di favorire la distribuzione delle attività non più secondo il classico modello gerarchico delle località centrali, ma piuttosto lungo una struttura reticolare continua e interdipendente ».
Lui nega, pensa che tale indicazione sia riduttiva, ma
Carlo Foderà vuole essere il sindaco per lo sviluppo delle autonomie