Bando: 8 milioni per le imprese turistiche in rete!
Il Ministero dei Beni ed attività culturali e del turismo ha pubblicato, sul proprio sito Web, un “bando per la concessione di contributi a favore di reti di imprese operanti nel settore turistico”. Gli aiuti di Stato a tali reti prevedono un contributo “a fondo perduto” fino a 200 mila euro a progetto.
La notizia è stata anche diffusa dal quotidiano economico “Italia Oggi” lo scorso 18 novembre.
Caterina Bulgarella, l’ex assessore al turismo del Comune di Trapani, aveva ragione. Aveva visto lontano. Da mesi, per tutto il proprio incarico, si era impegnata nella direzione sostenuta dal Ministero.
Io, che, fra gli altri, non avevo compreso il suo progetto, avevo torto. Gliene do atto.
“Italia Oggi”, certifica perché la Bulgarella avesse ragione. “Turismo, ecco 8 milioni di euro”, titola il giornale.
Le domande di partecipazione, sottoscritti da raggruppamenti di almeno 10 imprese, potranno essere presentate fra il 14 dicembre ed il 15 gennaio 2016. Saranno ammesse al bando anche le “Reti di Imprese” che saranno costituite entro 90 giorni dalla scadenza del bando.
Come si ricorderà l’assessore Bulgarella, assieme all’assessore al Bilancio ed ai Tributi, Aiuto, si era fatta promotrice di un progetto di mettere “in rete” le Aziende trapanesi operanti nel settore turistico con la costituzione di una Fondazione.
Diversi incontri si erano svolti in merito fra l’assessorato ed alcuni operatori; ma nulla di concreto era scaturito.
Il bando del ministero, ed un rinnovato stimolo del neo assessore al turismo Michele Cavarretta (ex-AN oggi vicino al PD), potrebbero rilanciare il progetto della Bulgarella e portarlo al successo.
Cosa finanzia il Bando del Ministero
Progetti da presentare per il rilancio del turismo a Trapani non ne mancano: tra gli interventi finanziabili, l’art. 7 del bando cita, ad esempio:
- proprio il “cavallo di battaglia” della Bulgarella, “la messa a sistema di strumenti informativi di amministrazione, gestione e prenotazione di servizi turistici” strumento che potrebbe permettere il “taglio dei costi delle imprese” per il 10-18% (le provvigioni che oggi riconoscono ai portali Booking, Airbnb ecc),
- la realizzazione di siti Web turistici, ovvero di “strumenti che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici”,
- “la promozione delle imprese sui mercati esteri” ecc.
Occorre solo che l’assessore Cavarretta acceleri la fase di “stimoli” degli “imprenditori” locali e gli stessi comprendano l’importanza di seguire altri esempi nazionali ed internazionali e si mettano in rete, piuttosto che a fare concorrenza fra loro, per offrire sul mercato un vero “Prodotto Trapani”.
Per sapere se a Trapani abbiamo “imprenditori” o solo “chiacchieroni” c’è tempo sino al 15 gennaio.