Bilancio 2014: Trapani, Siamo tutti sorvegliati (a caro prezzo)
Trapani, 30 dicembre 2014 – Sarà che viviamo di “paura”. Una paura trasmessa dal passaparola e dai media che ci sommergono di notizie negative, di eventi criminali più o meno grandi. Una paura che va oltre l’effettivo rischio “statistico” di subire anche noi l’evento, che entra nella voce “percezione” del rischio più che di rischio effettivo. Sarà tutto questo ma abbiamo “paura” e vogliamo essere “sorvegliati”.
La “sorveglianza” ci coccola, ci offre una “sicurezza” (apparente), come se gli eventi negativi non potessero accadere egualmente, sotto la “sorveglianza” di qualcuno.
Ecco perché per la nostra “sicurezza”, per la nostra “Sorveglianza” accettiamo che si spenda tanto.
E non ci lamentiamo se, dietro la presunta “sorveglianza” si nasconda un mondo clientelare che, nel proprio piccolo, drena risorse nell’interesse proprio, dei propri affiliati e dei propri “datori di lavoro”.
Ma quanto si spende, a Trapani, in “sicurezza”? Lo scopriamo esaminando i Piano Esecutivi di Gestione (PEG) 2014 approvati recentemente, lo scorso 19 dicembre, con Delibera n. 136, dalla Giunta Municipale di Trapani.
Ammonta a 150 mila euro, per il 2014, il costo per la “Acquisizione dei servizi di vigilanza scuole, giardini, museo e altro”, servizio che viene prestato dai “volontari” selezionati da apposite associazioni private di “Protezione Civile”. Da sottolineare l’assenza di procedure selettive di tali “volontari” (che prendono circa 3,5 euro netti l’uno per ora di servizio prestata) che innesca, potenzialmente, fattori elettoralistico-clientelari.
Ammonta a 124 mila euro il “Servizio di vigilanza e salvaguardia spiagge libere”, su cui, tuttavia, il Comune gode di un co-finanziamento regionale di 62 mila euro”. Da sottolineare l’assenza di procedure selettive dei bagnini che innesca, potenzialmente, fattori elettoralistico-clientelari. Da sottolineare, altresì, la contrattualizzazione poco chiara dei bagnini (spesso come volontari e non come lavoratori dipendenti a tempo determinato), fenomeno cui l’Amministrazione non presterebbe la dovuta attenzione.
Ammonta a 180 mila euro l’onere del “Interventi di Protezione civile per la salvaguardia dell’incolumità pubblica”. Ma la somma è integralmente coperta da pari finanziamento regionale.
Ammonta, invece, in 60 mila euro il costo di “Manutenzione impianto di video sorveglianza” (destinato alle finalità di cui all’art. 208, comma 4, lettera B, del codice della Strada).
Ammontano, quindi, a 180 mila euro, nel 2014, le “Spese Postali e notifiche atti” (multe e quant’altro) sostenute dal Comando della Polizia Municipale di Trapani (ma per 170 mila si prevede di “Recuperarle” dai destinati degli avvisi) ed a 100 mila euro quelle per “Aggio al Concessionario per riscossione ruolo” (sempre multe), sostenute sempre dallo stesso Organismo.
Ammonta, infine, in 4.055.000 euro il costo complessivo – netto voci su menzionate – della “Polizia Municipale” di Trapani, fra personale, mezzi e relativo carburante e bollette varie. A cui aggiungere, però, quasi 56 mila euro per “Acquisto automezzi ed attrezzature”.
La Polizia Municipale, però, produce, notoriamente, anche delle entrate, le sanzioni per le violazioni stradali – quando riesce ad incassarle -, che, nel 2014 dovrebbero ammontare a 900 mila euro, oltre a 20 mila per “sanzioni a Regolamenti ed ordinanze” (normalmente ad attività commerciali) e 300 mila per “sanzioni per illeciti edilizi”. Sta a vedere, però, se, fra “Entrate” ed “Uscite”, e risultati, valga la pena di tenere in piedi un Corpo di Polizia Municipale.