Birgi chiude? Fazio e Damiano: tre idee per salvare la Ryanair
Da alcuni mesi, con l’approssimarsi della scadenza del contratto che lega AMS – Ryanair all’aeroporto di Trapani (marzo 2017), e che prevede il versamento di una serie di milioni di euro (5 o 7 non si sa) alla compagnia irlandese per “incentivarla” a giungere sino a Birgi, fioccano “idee” su come salvare il contratto e quindi il flusso turistico che tanto lavoro e danaro porta nel capoluogo.
Desidero aggiornare i miei concittadini e lettori allo stato dell’arte dell’impegno della nostra classe politica sul problema.
Le tre proposte per salvare Birgi
Tre, in particolare, le idee su cui si lavora:
- Paghi di tasca propria chi ci guadagna col turismo, quindi tassisti, ristoratori, albergatori. La proposta, nei fatti, l’ha lanciata l’ex sindaco Girolamo Fazio sulle colonne del giornale “SocialTP” del 10 marzo 2016: le parole esatte pubblicate sul settimanale online sono state: «Fazio propone la soluzione “dell’azionariato diffuso che sia in grado di coinvolgere gli imprenditori del territorio”».
- Paghino i cittadini, tramite una nuova tassa “di scopo”. E’ un’altra idea lanciata, sempre dall’ex sindaco Girolamo Fazio ancora sulle colonne del giornale “SocialTP” del 3 novembre 2016: «Pensare che la Regione si accolli l’aumento di capitale, il ripianamento di tutti i debiti, circa 15 milioni di euro, ed in più metta, in qualche modo, soldi per il co-marketing è davvero impensabile. … All’ARS stiamo invece lavorando per istituire una tassa di scopo, che consentirebbe di trovare le risorse …», spiega l’attuale deputato ex Forza Italia Girolamo Fazio.
- La terza idea l’ha partorita, invece, l’attuale sindaco di Trapani Vito Damiano, assistito dal punto di visto tecnico dal suo assessore Giglio. E’ sempre il giornale SocialTP del 3 novembre 2016 a riportarne il pensiero: l’idea è solo embrionale, per la verità, ed è quella di «riflettere sull’eventualità di utilizzare il 5 per mille dell’Irpef che può essere destinato al Comune».
Sicuramente dato che all’azionariato diffuso non crediamo e di nuove tasse, di scopo o meno, non vogliamo sentire parlare, crediamo che, in teoria, l’idea di Damiano sia la più sensata, rispetto a quelle di Fazio.
Damiano, però, giunge fuori tempo massimo per due motivi.
Primo: le dichiarazioni dei redditi 2016 sono già state presentate, dovremmo quindi aspettare un altro anno solo per potere “suggerire” ai cittadini la scelta del “5 per mille” a favore del Comune; secondo: lo Stato non riversa subito il “5 per mille” ma impiega mesi, se non anni. Altro tempo, troppo, da aspettare. Birgi nel frattempo avrebbe già chiuso!
Ci sarebbe, infine, un terzo motivo che è assolutamente caustico contro l’idea di Giglio e Damiano: il “5 per mille” può essere destinato dai cittadini ai Comuni, secondo quanto riporta o stesso modello 730, esclusivamente per destinarlo al “sostegno ad attività sociali” – ovvero a rinforzare tutte quelle attività predisposte per aiutare le famiglie che versano in gravi difficoltà economiche e sociali – non certo per comprare pubblicità dall’AMS-Ryanair!
Insomma se le idee della migliore classe politico dirigente trapanese sono queste, siamo, come si suole dire, “in mezzo alla strada”: Birgi può tranquillamente chiudere.