BUFFET ESCLUSIVO A PALAZZO D’ALI’
TRAPANI – Mentre la gente comune non arriva alla fine del mese (se non “strozzandosi” colle finanziarie), il Comune del sindaco “più amato dai trapanesi”, spende e spande – a spese dei cittadini – per ingozzare di bottarga, salame di tonno e polpi i “suoi” ospiti. 33 euro, infatti, è il costo pro-capite che il Comune di Trapani ha destinato, per un costo complessivo di 8.250 euro, per servire, presso Palazzo D’Alì, un “cocktail di benvenuto ai convegnisti della Società Italiana di Chirurgia della Mano”.
Tartallette con salame di tonno, crostoncini alle alici e origano di montagna, canapè con affumicati mediterranei, dadini di pane cunsatu, canestrini con caponata alle mandorle, trasparenze con insalata pantesca, rappresentavano il menù del “rinfresco” dello scorso 15 settembre, pure accompagnato dalla musica classica dal vivo.
Ed ancora: Cucchiai di mousse alla bottarga, mini panini con panelle, crocchette, arancinette, frittelle di spaghettini, mini panini con milza, involtini di cous cous con scorfani, torrette di parmigiana in crema di basilico, polpi agli aromi in lattuga belga.
Ed ancora: cannolicchi, graffettine, cassatine siciliane, bacetti di pantelleria, pasticceria ericina, crostatine con frutta, frutta nature, granite della tradizione, vino Muller Thurhau, Insolia, Gabal Casa vinicola in Erice Fazio.
Al di là del “conflitto d’interessi” nella scelta del vino … un bel menù. Da destinare ai 250 personaggi, tra convegnisti e familiari, “tutti illustri e qualificati chirurgi” si legge nella determina n. 44 del 4 settembre firmata dalla dott. Franca Miceli dello staff del sindaco. Un’affermazione che sa di “sfida” nei confronti dei cittadini che questo “rinfresco” se lo sognano.
Tuttavia una spesa che appare discutibile in una città dove non ci sono asili sufficienti per coprire le esigenze di tutti i cittadini richiedenti, ad esempio.
Com’è discutibile, benché, pare legittimata dall’art. 125, comma 11, del D.Lgs. 163/2006 (“per i servizi di importi inferiori a 20.000 euro è consentito l’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento”) la scelta di affidare il servizio, senza alcuna gara, direttamente alla ditta Giardino Eden srl di Peppe Giuffrè.
Se forse è vero che la ditta, per come scrive la dott. Miceli, “è in possesso dei requisiti di comprovata esperienza nel settore e di affidabilità”, nonché “conosciuta a livello nazionale ed internazionale per la conoscenza delle particolarità culinarie del nostro territorio che possono allo stesso tempo gradite ed apprezzate dagli ospiti”, è vero anche che – a prescindere sull’eccessività del “cocktail” – esistono altre Aziende nel territorio capaci di offrire, anche a costi minori, analoghi servizi.
Crediamo, pure, che sono troppi i rapporti che s’intracciano tra l’Amministrazione Fazio e Peppe Giuffrè (dalle contestate cene per la Coppa America sino alla recente assegnazione in gestione del Bastione dell’Impossibile, assieme all’ex-assessore Messineo).