CALO, UDC: LE STRISCE DI FAZIO ILLEGITTIME

Giancarlo Calò

Giancarlo Calò

TRAPANI – La “guerra” tutta trapanese (perché ad Erice per motivi analoghi nessuno parla?) contro le strisce blu, ovvero i posteggi a pagamento s’arricchisce di un nuovo capitolo. Di oggi il comunicato stampa di Giancarlo Calò, del Movimento Giovanile Provinciale dell’UDC di Trapani. Dal comunicato, in particolare, si scopre che l’ADICONSUM ha presentatao al Presidente della Regione un’istanza tendente all’annullamento dell’ordinanza del sindaco Fazio che istituisce le “strisce blu”.

Calò va giu’ duro contro il sindaco Fazio, che pure il suo partito sostiene con forza (vallo a capire!), e urla contro le strisce blu: “Come un’onda divoratrice dell’asfalto e delle zone di libero parcheggio si sono progressivamente estese dapprima dal centro storico e poi sino alla Via Fardella e nei luoghi di maggiore affluenza e sosta delle autovetture, probabilmente perché viste, non a caso, come strumento di approvvigionamento di un balzello utile a rimpinguare le esigue casse dell’ente locale”.

Ma Calò affronta – diversamente dai chi si è prima espresso sull’argomento – affrontando, Codice della Strada alla mano, un aspetto sinora non toccato, il problema della “carreggiata”.

"La istituzione di "aree" destinate a parcheggio a pagamento, è disciplinata dall’art. 7 del Codice della Strada che, al riguardo, non solo dice espressamente che questo tipo di parcheggio PUO’ essere istituito SOLO nelle apposite "aree destinate alla sosta", escludendo così implicitamente che si possa far pagare la sosta ai margini della carreggiata, ma addirittura nel comma 6 ribadisce esplicitamente che tali "aree destinate al parcheggio" devono essere ubicate al di fuori della carreggiata».«Che gli stalli a pagamento dipinti sulla carreggiata vìolino il Codice della Strada – insiste Calò dell’UDC – , viene confermato anche dalla Circolare Ministeriale prot. n. 65235 del 25/06/2009, che chiarisce ai Comuni le norme da adottare per il parcheggio a pagamento, sottolineando – qualora ce ne fosse bisogno – che le aree a pagamento vanno ubicate FUORI dalla carreggiata (dunque: in apposite aree)».

Giancarlo Calò, ovviamente non è contro l’istituzione dei parcheggi a oagamento, tutta’ltro, ma ritiene che «A nostro modo di vedere andrebbe individuata un’area dove creare nuovi parcheggi e potenziare il servizio di trasporto pubblico urbano. La cosa che troviamo più sconcertante è, infine, che queste decisioni vengono prese senza interpellare i diretti interessati che dovranno poi subirle: i cittadini.

Vito Campo, Coordinatore Provinciale del Movimento UDC Giovanile, interviene e, dopo aver ribadito la posizione del compagno di partito, precisa che “Non approviamo certamente l’uso massivo delle auto, invece che dei mezzi pubblici, ma al contempo non intendiamo avallare questa illegalità a danno dei cittadini. La reputiamo una trovata geniale per foraggiare le concessionarie della riscossione dei proventi che denota come il Comune abbia più interesse ad incentivare l’uso privato dei veicoli, traendone dunque i maggiori proventi, piuttosto che implementare il servizio di trasporto pubblico. Insomma, siamo di fronte ad un conflitto di interessi di proporzioni colossali ai danni di tutti i cittadini stessi!".

Giovanni Robino, dell’ADICONSUM, dopo un incontro coi giovani dell’UDC, la taglia corto: “L’Associazione che rappresento ha presentato attraverso i propri legali ricorso straordinario al Presidente della Regione siciliana, ai fini dell’abrogazione della norma. Pertanto, si richiede l’immediata revoca dell’atto deliberativo».

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