CAMILLO ODDO COI CACCIATORI
TRAPANI – I cacciatori della provincia di Trapani, non ci stanno al blocco della caccia stabilito dal TAR Sicilia e manifestano, in una nota inviata a Presidente della Regione, all’Assessore regionale La Via ed al Prefetto, la loro “più estrema indignazione per i fatti avvenuti in questi giorni riguardanti il blocco dell’attività venatoria”.
“Non riusciamo più a capire il ruolo del Governo – sostengono – e quale potere possano avere quattro scalmanati ambientalisti che per un sicuro ritorno di interesse personale stravolgono la decisione del governo con un semplice ricorso al Tar” (questi “cazzo” di Giudici dei TAR venduti ai “comunisti” ed agli “ambientalisti” e che rompono … a coloro come noi che pagano le tasse, non si esprimono così i cacciatori, ma il senso è quello, NdR).
Non passa dalla testa dei cacciatori che il Governo fa i decreti, ma la magistratura valuta il rispetto di tali decreti alle leggi. E basta il ricorso di un cittadino (ambientalista o meno) a fermare le “doppiette” di “quattro scalmanati cacciatori”!
I cacciatori non si fermano alle proteste (legittime sempre, salvo le espressioni…) e giungono a minacciare “una immediata richiesta di risarcimento danni e rimborso delle tasse pagate alla regione siciliana. Fidandoci della giustizia speriamo paghino i promotori del ricorso al Tar (risata, NdR) che hanno causato ingiustamente la sospensione della caccia (altra risata, sino a prova contraria è il Tar a stabilire chi è nel giusto, non i cacciatori, NdR). Chiede altresì all’Assessore La Via e al Presidente del Popolo Siciliano ognuno nella propria competenza di emanare un decreto per la riapertura immediata della caccia. Le ricordiamo inoltre che i cacciatori risultano essere i cittadini più onesti e ligi ai loro doveri” (hanno votato, secondo “dovere”, a chi è oggi al Governo, NdR).
A fianco ai cacciatori, e soprattutto a tal Abate Nicolò di Contrada Ciavolo Marsala che ha diffuso il comunicato, si schiera il PD (sempre vicino alle ragioni di chi ha più peso elettorale) che per bocca del suo leader onorevole Camillo Oddo, sulle colonne del Giornale di Sicilia, sostiene, un colpo alla botte ed uno al cerchio: per il deputato gli ambientalisti hanno solo (?) “diritto a manifestare contro la caccia” (senza parole!, NdR), mentre esiste un “diritto a salvaguardarla” (la caccia, NdR) anche perché “chi fa attività venatoria paga regolarmente le tasse” (senza parole, NdR!).
Per il “democratico” Oddo, pertanto, occorre garantire la “continuità dell’attività di caccia”. In tal senso lo stesso ha chiesto, al competente assessore La Via, un “intervento urgente” e di “grande determinazione” a favore dei cacciatori! Un vero amico degli animali, quest’Oddo!