Cane preso a dardi, Trapani ancora sulla cronaca nazionale
Trapani, 25 novembre 2014 – I Media nazionali oramai vanno sul sicuro. Quando c’è uno spazio da riempire nei loro TG, basta andarle a cercare a Trapani. La nostra città, ed il territorio circostante, rappresentano un pozzo di notizie choc, notizie che mostrano la nostra inciviltà cui attingere a piene mani – dalla vicenda degli autobus per soli neri, a quella della pista ciclabile più pazza del mondo, passando per la scuola Buscaino Campo devastata dai vandali –.
A farne la spesa, naturalmente, l’immagine che la Città vorrebbe guadagnarsi per sostenere la vocazione turistica del territorio e quindi l’economia e l’occupazione.
La nuova occasione per portare Trapani, sulle reti Mediaset[QUI SERVIZIO], sui quotidiani Il Messaggero [QUI SERVIZIO] e La Stampa [QUI SERVIZIO], è la vicenda del cane fatto oggetto di un crudele “gioco”: usato come bersaglio del lancio di alcuni dardi!
La vicenda è venuta alla luce ieri, probabilmente perchè “condivisa” su Facebook dal noto animalista trapanese Enrico Rizzi:«Il cane ferito vagava da giorni con un dardo, probabilmente di balestra, infilato in una narice, impossibilitato ad alimentarsi e in preda al terrore per il gesto compiuto da ignoti e per il dolore».
Il caso è stato avvistato dal alcuni cittadini nelle campagne di Paceco (Trapani) e quindi tratto in salvo dalle guardie zoofile dell’Oipa di Trapani, coordinate da Danilo Catania.
Il cane, al quale è stato assegnato il nome di “freccia”, dopo il delicato intervento chirurgico, se la caverà con una prognosi di dieci giorni di convalescenza.
Per far riprendere l’immagine di Trapani, ci vorrà più tempo.
Ma la colpa non è certo di Enrico Rizzi che ha colto l’occasione per dichiarare su Facebook “Auguro all’infame che ha causato ciò, di finire presto sotto un tir”, ma di coloro che “giocano” in maniera così balorda e di chi li copre.
Su “La Stampa” i commenti dei lettori sono stati pesanti, ma l’immagine sotto del povero cane non merita altro.