Cartello pubblicitario nella rotonda: disturba l’attenzione, chiesta rimozione
E’ possibile piazzare un cartello pubblicitario in una rotonda stradale? E’ legittima, in particolare, la presenza del cartello col marchio «Trapani Città. Trapani E’» in mezzo piazza Martiri d’Ungheria? La questione è meno marginale e di lana caprina di quel che possa sembrare ad un analisi superficiale.
Per sgombrare ogni ombra sull’azienda titolare del marchio, preciso che sono fermamente convinto che l’azienda abbia presentato una domanda all’Ente proprietario della strada, segnatamente il Comune di Trapani, per poter piazzare quel cartello pubblicitario. E, chiaramente, l’Ufficio competente ha accolto la domanda.
Il mio dubbio è: è stata legittima la decisione di quell’Ufficio comunale?
Di tale dubbio ho investito, negli scorsi giorni, con una mia nota, tra gli altri, il Comando della Polizia Municipale di Trapani. In merito alla Collocazione di cartellonistica pubblicitaria nelle rotonde stradali a Trapani e, nello specifico, a piazza Martiri d’Ungheria, ho chiesto loro di determinare in via risolutiva, fino alla loro rimozione.
Il solo fatto di essere proprietario della strada, infatti, non è un titolo sufficiente per poter decidere di farne quel che si vuole. Esistono normative che limitano e regolamentano la materia. Sto parlando del Codice della Strada e del relativo Regolamento di attuazione.
Se il Comune, o un suo Ufficio, non lo rispettano non possono poi di certo pretendere che a rispettarlo sia l’automobilista! L’esempio è il migliore modo di educare, no?
Ma partiamo dall’inizio.
Come è nato quel cartello pubblicitario nella rotonda piazza Martiri d’Ungheria?
Il Comune di Trapani, da qualche anno, si è dotato di un “Regolamento per la disciplina della partecipazione dei privati alla gestione degli spazi pubblici e/o destinati a Verde Pubblico”.
Tale Regolamento, all’articolo 1.1, prevede la facoltà, per l’Amministrazione, di «coinvolgere gli esercenti commerciali, gli enti, le associazioni e i cittadini associati, nella gestione degli spazi pubblici, degli spazi liberi, o destinati a verde antistanti o comunque vicini agli esercizi commerciali, alle sedi ed agli immobili di rispettivo interesse».
L’art. 4 dello stesso Regolamento aggiunge che «ai soggetti che si dichiarino disponibili alla gestione gratuita degli spazi pubblici … il Comune consente di esporre nell’ambito di tali spazi pubblici [un] cartello».
Di fatto, un cartello pubblicitario.
Da allora, sono state collocati, tra l’altro nelle aiuole della via Giovan Battista Fardella, tali cartelli pubblicitari.
Più recentemente risulta collocato perfino un cartello pubblicitario all’interno della rotonda di piazza Martiri d’Ungheria; segnatamente da parte del marchio «Trapani Città. Trapani E’».
Cartelli nelle rotonde stradali: Cosa dice il Codice della Strada
A mio parere, la collocazione di un cartello pubblicitario in tale area è irregolare e lo stesso va rimosso in applicazione dell’articolo 23 del Codice della Strada che, per pronta consultazione, si trascrive: «lungo le strade o in vista di esse è vietato collocare insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda, segni orizzontali reclamistici, sorgenti luminose, visibili dai veicoli transitanti sulle strade, che per dimensioni, forma, colori, disegno e ubicazione possono […] distrarne l’attenzione con conseguente pericolo per la sicurezza della circolazione».
Infatti, chiunque percorra suddetta rotonda, guardandone la pubblicità esposta può riceverne disturbo all’attenzione e la conseguente distrazione inciderà negativamente sulla sicurezza della circolazione e della pubblica incolumità.
Per ogni buon fine, sulla materia sono intervenute due Circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
- Circolare n. 58337 dell’8 luglio 2010 [scarica qui];
- Circolare n. 1699 del 18 aprile 2012 [scarica qui].
Le due circolari sono concordi.
Il dirigente ingegnere Luciano Marasco della Direzione Generale per la Sicurezza Stradale, nel 2010, fu categorico: «il posizionamento di cartellonistica pubblicitaria nella fattispecie non è consentita». Poi spiegò che «le rotatorie altro non sono che delle intersezioni a raso e pertanto rientranti nel disposto dell’articolo 51 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada che prevede il divieto di posizionamento di cartelli».
Nel 2012, il dirigente ingegnere Maurizio Modena della Sezione Circolazione e Sicurezza stradale di Torino, rilevando che «in diversi Comuni della Provincia di Torino è stata rilevata la presenza di cartelli pubblicitari all’interno di alcune rotatorie stradali» ha rammentato che «l’installazione di tale cartellonistica non è consentita». Dopo aver ribadito che tali installazioni contravvengono agli articoli 23 del Codice della Strada e 51 del Regolamento di attuazione, il dirigente ha spiegando le motivazioni della propria decisione: «potendo generare motivi di distrazione, costituisce immediato pericolo per la sicurezza della circolazione stradale».
La conclusione dell’Ufficio Tecnico del Ministero dei Trasporti fu netta: si «dovrà procedere all’immediata rimozione degli stessi» cartelli!
A Trapani, si rimuoverà il cartello della «Trapani Città. Trapani E’» o qua siamo in una Repubblica di Salò?