Casa ATM: scontro tra Camera Penale e sindaco Tranchida

Il “teatro tradizionale della politica trapanese” non manca di tenere aggiornato il proprio cartellone degli spettacoli. Un motivo in più per affermare come sia stata ingiusta l’esclusione dal premio “Capitale italiana della Cultura”. Attualmente i cittadini sono attirati dalla “seconda stagione” della sempreverde commedia titolata “Casa ATM”.

Nella nuova “serie”, con chi si scatena la star Giacomo Tranchida ? Contro quali cittadini e contro quali forze sociali ?

Nientepopòdimenochè, contro la Camera Penale di Trapani [1] che avrebbe avuto l’ardire di difendere un collega, con la normale vis degli avvocati [2, in nota il testo completo del loro comunicato].

Si tratta dell’ormai caso Zaccarini, quell’avvocato resosi reo di grave misfatto, cioè di aver esercitato il proprio lavoro ovvero la difesa di Salvatore Barone, l’ex presidente di ATM. Barone, ormai lo sanno pure i nascituri, era rimasto coinvolto in un’operazione antimafia qualche settimana fa.

Per il Tranchida, tale attività professionale sarebbe stata incompatibile con quella di amministratore, ovvero di componente il CdA della stessa ATM spa. Da lì, il mancato rinnovo dell’incarico, per altro assegnato sulla base di “accordi politici” col consigliere di maggioranza a giorni alterni Domenico Ferrante [3] e non certo per meriti manageriali che lo Zaccarini non pare abbia evidenziato nel proprio curriculum vitae.

Per l’associazione degli avvocati penalisti trapanesi, « non è tollerabile che si identifichi l’avvocato con l’assistito e quest’ultimo ( che è presunto innocente di un fatto che il processo, e solo il processo, accerterà ) con il crimine. E dunque non è tollerabile che, per transitività, si identifichi l’avvocato con il crimine ( “il complice” ) ».
Quest’affermazione, sostengono ancora costoro, dovrebbe essere condivisa da « chi ancora crede nei valori costituzionali della difesa », quasi sottendendo che la Ètoile Tranchida non li riconosca.

La Camera Penale non ha diritto al confronto politico?

Il sindaco tuttavia sostanzialmente contesta [4], ai membri della Camera penale, il diritto ad esporre le proprie ragioni, accusandoli di fare « confusione di ruoli » e quindi di intromettersi in questioni politiche che, invece, a suo dire, sarebbero riservate ad altre « naturali sedi di confronto ».

Ma vi è di più: invita sarcasticamente la Camera Penale, quale Organo, ad « uscire allo scoperto, metterci la faccia [ed] annunciare pubblicamente un ingresso in POLITICA ».

Se il primo cittadino lo ha detto avrà certezza di ciò che afferma, quindi i componenti di quella Camera operano in forma coperta ? Questa copertura mi fa venire alla mente altre situazioni, ma evito di andare fuori tema.

Magari voleva dire che è la candidatura, l’elezione, anzi la vittoria alle elezioni, l’unico strumento concesso ai cittadini di discettare di politica !

Invero, l’improvvido suggeritore del Tranchida, il novello Casalino locale, sembrerebbe che non abbia mai studiato diritto costituzionale o che sia stato bocciato nei tanti appelli, altrimenti saprebbe che a mente dell’articolo 50 della nostra Costituzione « tutti i cittadini » hanno il diritto di « esporre comuni necessità ».

Le poco velate accuse a Ferrante ed alla stampa “strumentalizzata

Ma Tranchida non si ferma qui, giungendo perfino, quasi in maniera esilarante, a contestare taluni innominati soggetti (Domenico Ferrante? ) in quanto rappresentanti della «peggior politica» che strumentalizzerebbero la stampa.

Incredibile ma vero !

Afferma questo Lui, proprio Lui, che mattina, mezzogiorno (rectius, le 14), e sera appare, senza contraddittorio, sugli schermi di un’emittente tivù locale per imbonire i telespettatori !

Vertici ATM si nominano ad intuito, secondo Tranchida

Il sindaco – Socio Unico di ATM – si spinge fino a contestare se stesso, col dire che « le mancate nomine in ATM sono ascritte alle valutazioni politico – fiduciarie del Socio Unico », di fatto riferendosi al mancato rinnovo dell’incarico al presidente di ATM dell’ing. Antonio Di Giovanni.

Come ha potuto tale soggetto infrangere il rapporto fiduciario in appena tre mesi di incarico non è dato sapere, però ipse dixit!
Cosa ha fatto, o cosa non ha fatto, Di Giovanni per meritare la precoce bocciatura?

Tranchida, quindi, si attorciglia con ulteriore improvvida affermazione, col sostenere che le nomine in ATM vanno da lui fatte, nella qualità di sindaco- Socio Unico, ad intuitu personae sulla basi di « valutazioni politico – fiduciarie ». Tranchida poi continua affermando che « nulla deve il sottoscritto motivare e/o giustificare. Tali nomine, [sono] effettuate in base a valutazioni politiche e professionali/caratteriali ».

Insomma, per il sindaco, come meglio traduce la Camera Penale nella propria replica [5], « le nomine in una partecipata siano figlie dello spoil system » e non di attente valutazioni delle competenze.

Nulla di più errato, in realtà: è l’articolo 21 dello Statuto di ATM a prevedere specifiche qualità e competenze per i manager aziendali. Articolo che il sindaco – Socio Unico ha certamente calpestato quando ha individuato in Giacomo Cangemi, suo sostenitore politico, quale consigliere di ATM. Nomina, stavolta, bocciata dal Collegio dei sindaci della società di trasporto per palese inadeguatezza agli standard statutari.

Statuto-ATM-articolo-21

In conclusione, colui che prova – paragonandosi con qualche etto di arroganza a Socrate – ad offrire una lectio magistralis di diritto ai componenti la Camera Penale di Trapani, finisce col dimostrare tutta la propria inadeguatezza nella conoscenza delle materie giuridiche.

L’insinuazione di Tranchida contro i vertici della ATM SpA

Inadeguatezza che conferma quando insiste con l’insinuare che la vicenda dell’ex presidente Barone, coinvolto nel procedimento “Ruina”, potrebbe « riguardare fatti e/o atti relativi alla amministrazione di ATM da parte dell’indagato ».

In ciò infangando il nome, certamente di Salvatore Barone, ma anche di coloro, quali i componenti del Consiglio d’Amministrazione, del Collegio dei sindaci e il revisore dei conti, che hanno avallato – nei bilanci societari – suddette ipotetiche attività.

Complimenti sindaco!

Eppure l’articolo 595, comma 3, del Codice Penale, Tranchida lo dovrebbe conoscere bene, per averlo lui spesso usato per denunciare cittadini ed avversari politici, e per essere stato, a sua volta, più volte denunciato.

E non finisce qui !

Fonti e Note:

Credits : Photo by Cashino NDT on Unsplash

[1] L’organo direttivo della “Camera Penale” di Trapani è attualmente così composto: avv. Marco Siragusa (presidente), avv. Agatino Scaringi (vice presidente), avv. Sebastiano Dara, avv. Giovanni Liotti, avv. Laura Marchingiglio.

[2] Camera Penale di Trapani, 22 gennaio 2021, “Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune

[3] NataleSalvo.it, 13 gennaio 2021, “Il Manuale Cencelli non funziona: E’ caos in ATM!

[4] Sito web Comune di Trapani, 25 gennaio 2021, “Il buon senso c’era… Ma è stato perso…

[5] Camera Penale di Trapani, 25 gennaio 2021, “Tre sono le sorgenti delle quali derivano i principii morali e politici regolatori degli uomini. La rivelazione, la legge naturale, le convenzioni fattizie della società

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