CAUSI UNICA OPPOSIZIONE A FAZIO

Nicola Causi

Nicola Causi

TRAPANI – Non è guerra contro le “isole ecologiche” (quella lungo la Litoranea Nord e l’altra a fianco dell’Hotel Tiziano di Paiazzale Ilio), quella di Nicolò Causi, consigliere comunale dipietrista di Trapani. Piuttosto battaglia contro una maniera di fare politica, quella dell’attuale sindaco “forzista” di Trapani, avvocato Mommo Fazio. Mommo, secondo Causi, si sarebbe mosso “forzando” regole e competenze. L’attacco del dott. Causi è preciso e pieno di riferimenti, la risposta di Fazio, se mai ci sarà, lo sarà altrettando? O sarà piena di rimproveri e populismo?

In data 7 febbraio – scrive il dott. Nicolò Causi nella sua “interrogazione” al sindaco pro tempore di Trapani – l’ufficio stampa del comune di Trapani provvedeva a diramare la notizia dal titolo “Isole Ecologiche. La gestione temporanea alla Trapani Servizi”. L’articolo chiudeva con le seguenti affermazioni “Le spese di gestione per dieci mesi, indicate sommariamente in poco più di centomila euro complessivi, saranno liquidate a compensazione degli utili maturati per il conferimento ai consorzi di filiera del differenziato. L’attivazione dei Centri comunali di raccolta non comporterà alcun aumento della spesa, poiché contestualmente si registrerà una riduzione di 150.000 euro del fabbisogno finanziario per la gestione dell’impianto di smaltimento dei rifiuti”.

Proprio da tali affermazioni del comunicato stampa del comune di Trapani – prosegue Causi – voglio prendere spunto per alcune considerazioni circa i rapporti tra il Comune di Trapani e la Trapani Servizi spa”.

Il primo rilievo del consigliere dipietrista si riferisce alla durata dell’affidamento che resta fissata in sette anni, rinnovabile addirittura per altri sette anni, salvo non intervenga il subentro della società di ambito “Terra dei Fenici”. Tuttavia, chi conosce la storia dei rapporti tra il Comune e Trapani Servizi, dovrebbe sapere che la Convenzione che regola i servizi ha una precisa scadenza: 20 novembre 2008. La domanda che nasce spontanea è la seguente: per quale motivo affidare alla Trapani Servizi un ulteriore servizio per un periodo di quattordici anni a fronte della scadenza così prossima della convenzione?”

Un rinnovo – eventuale, non obbligatorio sembrerebbe – della Convenzione che dovrà passare dal voto del Consiglio.

Altro elemento che meriterebbe chiarimento, sempre secondo il dott. Causi, sarebbe relativo alla disposizione della delibera di Giunta ove si stabilisce che “Nel caso in cui la durata dell’affidamento dovesse interrompersi a seguito dell’intervento della Società di ambito, la Trapani Servizi avrà facoltà di far valere il proprio diritto al ristoro dei costi sostenuti per l’avvio gestionale ed operativo delle strutture, facendo salva sin d’ora l’amministrazione comunale di Trapani di ogni onere o rivalsa a tale titolo, salvo l’impegno di quest’ultima a sostenere le eventuali istanze o azioni in tal senso intraprese dalla Società Trapani Servizi nei confronti della Società di Ambito”. In poche parole sembrerebbe che in caso di subentro della società di ambito, il comune di Trapani si stia impegnando a sostenere le spese legali per garantire un “ristoro” a favore di Trapani servizi”.

Sinceramente, non riesco a coglierne la logica”, afferma Causi.

Girolamo Fazio

Girolamo Fazio

Chi e come – aggiunge ancora il dott. Causi nella sua interrogazione al sindaco Mommo Fazio – ha determinato il canone mensile di circa 10.000 euro più iva da corrispondere mensilmente alla Trapani Servizi, in mancanza di una così importante centro di costo? E poi, quali saranno le procedure per l’assunzione delle unità lavorative?” (due o tre, concorso o chiamata “diretta”, NdR)

L’Amministrazione Comunale sembra accettare “passivamente”, senza analisi o verifica alcuna, le condizioni preconfezionate dalla società Trapani Servizi spa. Il corrispettivo di 10.000 euro, a dispetto di quanto sbandierato nel comunicato stampa diramato, è di fatto un “canone fisso”, completamente scollegato da qualsivoglia incremento di percentuale di raccolta differenziata rispetto alla attuale. L’affermazione secondo la quale saranno risparmiati 150.000 euro sulla gestione dell’impianto di smaltimento a seguito della riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica sembra essere più un “assist” al Dirigente del Servizio finanziario per esprimere parere favorevole alla delibera piuttosto che una effettiva consapevolezza di quelli che saranno i frutti dell’istituendo servizio”.

Nicolò Causi, sintetizza, infine, il suo pensiero “politico” in tre domande sostanziali ed “amministrative” (da buon consulente tributario…).

Quanto il comune introita oggi dai Consorzi di Filiera Conai in virtù delle convenzioni già stipulate con gli stessi per il conferimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata? Quale sarà l’incremento economico previsto a seguito dell’attivazione, tramite la Trapani Servizi, dei Centri Comunali di raccolta? Qual è il costo che il comune di Trapani sostiene per il conferimento in discarica del rifiuto indifferenziato?”

Senza la conoscenza e la esplicita elaborazione dei dati su elencati, appare poco verosimile e poco credibile l’affermazione “affidamento senza alcun incremento di spesa”. E’ la riflessione finale di Causi, ma anche la nostra.

In ultimo, un accenno in merito a quanto riportato nell’art.5 dello schema di intesa allegato alla delibera circa il diritto della Trapani Servizi “di godere pienamente dei frutti commerciali derivanti dalla vendita del materiale raccolto in maniera differenziata”. Qualcuno mi spieghi: per quale motivo il Comune di Trapani dovrebbe cedere a Trapani Servizi i proventi derivanti dalle convenzioni già in essere con i consorzi di filiera CONAI per la cessione dei rifiuti differenziati e, in aggiunta, ulteriormente foraggiare con UN CANONE FISSO da 10.000 euro mensili per il servizio per la gestione dei Centri comunali di raccolta?”.

Mommo, se ci sei … incassa e … rispondi. Coi numeri.

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