Ordinanza ZTL: Vieta pure le petizioni e lo sport in spiaggia
Trapani, 18 marzo 2014 – La “famosa” ordinanza ZTL n. 122 del sindaco Vito Damiano (ma quanti, in realtà, l’hanno mai letta?) non si limita a stabilire quali autovetture possono accedere in centro storico e fino a che ora della notte possono fare baldoria taluni giovani nel bar nel centro.
Tratta anche di altri aspetti. Per certuni forse minori. Ma che noi, invece, non riteniamo meno importanti.
E’ VIETATO RACCOGLIERE FIRME PER PETIZIONI
Parliamo dell’art. 2 dell’ordinanza ZTL. Al comma 2 si vieta ai partiti politici e alle organizzazioni sindacali di installare banchetti informativi nel “salotto buono” della Città, la via Garibaldi, la via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele. Si limita la libertà di manifestare costituzionalmente invece tutelata. Troviamo un controsenso permettere l’installazione di tavolini per prendere una granita e non quelli per raccogliere petizioni o quant’altro.
Al più, tolto il divieto, l’attività andrebbe regolamentata; prevedendo orari limitati d’attività (ad es. 3 ore), distanze fra un eventuale gazebo politico e l’altro (ad es. 150 metri lineari), superfici concesse (ad esempio 10 metri quadri).
E’ VIETATO PRATICARE SPORT IN SPIAGGIA
Anche il comma 6 dello stesso articolo 2 presenta delle incongruenze. Vieta, infatti, l’uso sportivo delle spiagge. In sostanza vieta il beach volley, il beach soccer e quant’altro. Eppure queste attività, vietate, si sono svolte, alla spiaggia di Piazza Vittorio, e pure con notevole consenso di stampa e di pubblico.
Anche questa opzione che piuttosto che rappresentare un disturbo rappresenta un’attrattiva va permessa ma regolamentata, ad esempio consentendola esclusivamente ad associazioni affiliate al CONI o ad Enti di Promozione Sportiva.
Secondo te, a difesa della libertà di manifestare con petizioni il proprio pensiero e di attività con un positivo “appeal” turistico non andrebbe rivista, in proposito, l’Ordinanza del sindaco? Hai idee in merito? Raccontale nei commenti di questo post!