CINQUE DOMANDE A CARONIA

ImageTRAPANI – Che il cosiddetto “Terzo Settore”, ovvero quello del cosiddetto volontariato, sia diventato oggi, una delle poche valvole per impiantare “impresa” e comunque “trovare” un’integrazione salariale è cosa risaputa. Meno risaputo il volume di denaro che “gira” attorno a questi rapporti fra i “patron” del “Terzo Settore” e le pubbliche amministrazioni. Non sempre si tratta di cifre milionarie, ma … anche 138.000 euro all’anno fanno brodo.

In questo caso ci riferiamo all’Associazione di volontariato dei “vigili del fuoco discontinui”, una sigla che vede il sig. Caronia come suo esponente di primo piano. Un passato da repubblicano, vicino a Livio Daidone.

I volontari di Caronia fanno, per conto del comune di Trapani, un po’ di tutto. Dalla vigilanza davanti le scuole comunali, a quella al Museo Pepoli ed alle ville comunali Pepoli e Margherita, all’assistenza durante le manifestazione di interesse comunale (vedi da ultimo la processione dei Misteri dove sono state impiegate 65 “volontari”).

Non è dato sapere:

(1) con quale criterio l’associazione Onlus, che è in possesso di una “convenzione” triennale, recluti i volontari,
(2) quali titoli siano richiesti,
(3) quale “formazione” sia offerta,
(4) quanto sia il rimborso spese riconosciuto a questi ultimi,
(5) quanto sia l’utile che rimanga a disposizione della associazione di Caronia.

Norino Fratello e i suoi amici e le sue “cooperative” insegnano, che tale bacino di volontari può rappresentare un discreto bacino di voti, buoni per ogni campagna elettorale.

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