COLOMBAIA: ADESSO E’ NOSTRA
TRAPANI – Il traguardo sembra più vicino. In realtà è una specie di corsa a chi arriva prima tra gli atti vandalici, il degrado, l’indebolimento della struttura e i restauri. In questa corsa a quattro, evidentemente, tutti fanno il tipo per il quarto concorrente, ma in queste cose, si sa, non si può mai dire come va a finire.
Intanto una cosa è certa: il Castello della Colombaia e’ stato trasferito dal Demanio regionale alla Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani segnando una tappa molto significativa del percorso che potrà dirsi definitivamente concluso solo quando l’intero complesso sarà ristrutturato.
“Oggi – ha detto l’assessore siciliano per l’Economia, Gaetano Armao, commentando la firma dell’atto di trasferimento – è stato presentato il progetto della Soprintendenza e di conseguenza in tempi brevi si potrà procedere ai lavori necessari per scongiurarne l’ulteriore degrado”.
L’assessore ha ricordato come nel gennaio scorso in occasione della presentazione della 5° edizione dei ”Censimenti dei luoghi del cuore ”, proprio la Colombaia fosse stata ricordata come un bene per il quale l’amministrazione ha operato tempestivamente.
“In quella circostanza – ricorda l’assessore – sono stato invitato ad illustrare i risultati ottenuti dalla Regione Siciliana con il trasferimento del Castello della Colombaia di Trapani attuato con decreto dallo Stato alla Regione e il reperimento dei finanziamenti necessari per la sua messa in sicurezza. Manca adesso un ultimo passo: la piena utilizzazione delle risorse europee per procedere al restauro di questo bene che è nel cuore non solo dei trapanesi ma anche dei siciliani”.
Lo ricordiamo, la Colombaia non gode certo di buona salute…
Urge ridare dignità a un simbolo della città. Un simbolo maestoso ma fatiscente, che ha visto offuscane negli anni la sua bellezza e indebolire la sua imponenza.
Sappiamo che di tempo ne è trascorso prima di arrivare a questo importante risultato di oggi, tempo che ha determinato il pessimo stato in cui essa versa.
Alcuni crolli alle scale che portano al livello della terrazza hanno creato scompensi nelle strutture murarie, i solai di molti ambienti sono fortemente lesionati, le murature presentano pericolosi dissesti. Questo il quadro della situazione strutturale. Non c’è certo da stare allegri.
Si dce da tempo che è necessario un restauro, un concetto moderno di restauro che prevede una rifunzionalizzazione del monumento e che possa produrre il reddito necessario per le spese di manutenzione,
Secondo l’architetto Luigi Biondo la colombaia potrebbe essere “museo di sé stessa mentre gli ambienti vicini potrebbero essere destinati a strutture ricettive”.
Qualunque cosa si facci è bene la si faccia in fretta soprattutto adesso che tutto è stato messo nelle “nostre” mani. Finita l’esultanza per essere in vista del traguardo è giusto lavorare per raggiungerlo.