Al Comizio: Proporre 7 candidati sindaco, 18 liste non è Politica!
Trapani, 6 maggio 2007 – «Una campagna elettorale, potremmo dire, virtuale. Fatta di semplici inaugurazioni di Vuoti Comitati e di Spot in Tv. Una campagna elettorale dispendiosa ma inutile. Una campagna elettorale dal risultato probabilmente scontato. Solo chi aveva potere politico e denaro infatti ha potuto raggiungere – grazie alla Tv – le case di tutti gli elettori». Così, Natale Salvo, ha iniziato il proprio Comizio in Via Garibaldi, ieri.
I PARTITI SOLO DEI MARCHI, CONTANO LE LOBBY
Per il candidato del Partito Umanista «Proporre 7 candidati sindaci, 18 liste, quasi 500 candidati, non è Politica, non è democrazia. È prendere in giro la gente, l’elettore. Allora perché tutti questi candidati e tutte queste liste? Semplicemente perché coloro che oggi hanno le leve del potere non le vogliono mettere in discussione. Perché, a Trapani, non esistono la Destra e la Sinistra, esistono solo le lobby, gruppi di potere di interesse fondiario ed imprenditoriale, che si nascondono trasversalmente dietro i “Marchi” dei Partiti – le Bandiere Rosse o Tricolori, i vari fiori – semplicemente per fare i propri affari, a volte i propri sporchi affari. Questi signori tengono in ostaggio le liste e dicono loro chi può e chi non può proporre la propria candidatura. È già successo per le Elezioni Nazionali quando hanno rubato il Vs. diritto a proporre la preferenza. Succede ora, quando i capi dei Partiti impediscono di andare in liste a chi non è un allineato al sistema. E se la scelta era tra l’essere espulsi dalla politica e il denunciare questo stato di cose e proporsi, noi hanno scelto la seconda strada».
LA SINISTRA? CURA SOLO LA SPARTIZIONE DELLE POLTRONE
Natale Salvo, quindi, ha accusato formalmente che «DS e Margherita, ad esempio, nel centro sinistra, – nonostante una precisa indicazione nazionale – hanno rifiutato le primarie e preferito la spartizione delle poltrone: un DS sindaco a Marsala e Erice, un Margherita sindaco a Trapani e Alcamo, un Udeur a Castelvetrano. E lo SDI? Aspetterà il prossimo turno di poltrone. Ecco perché – quasi ovunque – sono nate più a sinistra delle candidature alternative: la Stellino dei Verdi ad Alcamo, Navarra a Marsala, la nostra a Trapani».
LA COPPA AMERICA? SOLO VIAGRA CHE GIA’ NON FA PIU’ EFFETTO
Salvo, quindi, ha invitato i presenti a verificare la differenza tra apparenza e concretezza: «E mentre altri, vi propongono di vedere sugli schemi dell’unica Tv locale l’ennesima replica delle gare di coppa America, un Viagra dell’economia di qualcuno che ha cessato il suo effetto dopo solo una settimana, noi proponiamo di aumentare la qualità della via di tutti per cinque anni. Altri v’invitano – domani mattina – ad una passeggiata in bici, coi Vostri figli, ma solo ancora per l’apparenza per far credere d’essere ecologisti, gli stessi, infatti, poi dicono che è demagogico pensare di realizzare delle piste ciclabili. Che forse pretendono che voi mandiate i vostri figli in bici in mezzo alle auto in via Fardella? Loro fanno così coi propri figli? No? Allora ci stanno solo prendendo in giro».
Natale Salvo ha denunciato l’abbandono del quartiere di Villa Rosina e delle Frazioni che «Devono pagarsi l’autospurgo privato. Anche a 100 euro a servizio. Sono loro cittadini di serie B? Le fogne? Non ci sono».
LA LOBBY DEI CEMENTIFICATORI
Un passaggio è stato riservato alla polemica su Contrada Cassiere ed il Progetto di Mario Buscaino per realizzarvi un Centro commerciale. «Il verde? Quale verde? Il verde che non c’è. Anzi … ci potrebbe essere ma qualche lobby trasversale dei cementificatori vuole realizzare nell’area di Contrada Cassiere anziché il previsto parco urbano un supermercato, un cinema, un centro commerciale. Ma a Trapani mancano i supermercati, i cinema i negozi? No, mancano i soldi per comprare. Ma a Trapani si cementifica. Da un terreno agricolo il proprietario – chi è? – riceve due milioni di euro. Poi magari – con i contributi pubblici – qualche altro costruirà un supermercato magari come sta facendo la Midial – finiti i soldi si chiude e si manda la gente a casa ma gli affari, proprietari fondiari, costruttori e politici già se li son fatti».
IL PORTO? OGGI E’ DA TERZO MONDO
Per quanto riguarda la vicenda del Porto, Natale Salvo si è domandato «Può essere il volano dello sviluppo della città. Ma finora lo è? Colpa di chi? Delle alghe dice qualcuno. Degli ambientalisti, dei magistrati comunisti e dei carabinieri, dice qualche altro. Nessuno ad ammettere che forse il progetto era raffazzonato e incompleto o che i soldi erano insufficienti. Nessuno a spiegare perché se mancano banchine la banchina Isolella è quasi inutilizzata perché il presidente dell’Autorità portuale messo lì dal centro destra prende due anni per smontare il travel-lift messo li per calare in mare le barche della coppa America. Perché nessuno ci spiega che se vogliamo coniugare porto con immagine non possiamo permettere che gli operatori, i pendolari e i turisti devono aver a che fare con i container o i gazebo anziché sostare in una stazione marittima per gli utenti degli aliscafi. Perché chi transita per le Egadi deve credere di stare in un porto del terzo mondo?».
LE ELEZIONI? SOLO UN REFERENDUM PRO-CONTRO FAZIO
Il candidato sindaco umanista Salvo, infine, non ha lesinato una dura valutazione sull’operato di Girolamo Fazio sindaco uscente, e ricandidato delle Destre.