Congresso PD 2: Grignano, un PD sindaco di Trapani
TRAPANI, 3 NOV – L’ambiente era “surreale” al “Crystal”, stamani, dove si dovevano svolgere tanto il Congresso Provinciale quanto il Congresso Comunale di Trapani del Partito Democratico.
Nell’ampia sala dell’hotel, nella centralissima piazza stazione, capace di contenere 150 posti a sedere, si stagliavano, poste al centro, appena 36 sedie.
Poche, per un Partito che conta un senatore, un paio di deputati regionali, tre consiglieri comunali. Ma il “surreale” sta nel fatto che non sono riusciti a riempirle.
Alle 13, quando il neo segretario provinciale ha rappresentato il proprio intervento, solo 12 persone erano sedute difronte a lui. Un paio in più quando ad intervenire s’è succeduto, subito dopo, il neo segretario comunale Francesco Brillante.
Se è questo il Partito che deve “coinvolgere” la cittadinanza viene da pensare.
Anche la stampa ha “snobbato” l’Evento. Presente, tanto al “Baia” quanto al “Crystal”, solo una testata giornalistica minore locale che ha fatto la “spola” fra le due sale. Ed anche questo ha un significato. Come lo ha l’assenza di un qualunque “ospite” di altri Partiti di eventuali future coalizioni (PSI o SEL su tutti).
Durante gli interventi, Alberto Spada ha stigmatizzato – chiaramente riferendosi a Salvatore Daidone ed al suo Contro-Congresso, l’operato dei suoi amici di Partito «Al PD i risentiti non interessano. Non si può forzare questa pressa di posizione di qualcuno che in passato aveva ruoli e adesso non ne ha più».
Francesco Pinello, invece, dopo aver ammesso, sempre riferendosi al doppio-Congresso, che «queste situazioni sono brutte» s’è domandato se «forse è arrivata una partita di roba tagliata male». Pinello, tuttavia, ha assicurato che gli iscritti resteranno col «fiato sul collo» del neo eletto segretario.
Marco Campagna, neo segretario provinciale, nel proprio breve intervento, ha assicurato come «non ci sono problemi di tesseramento» e che spera che «questo sarà il Partito di tutti».
Campagna, che è pure vice sindaco a Castelvetrano, in un Comune retto da un sindaco espressione di FLI, il Partito di Gianfranco Fini, Felice Errante, e che, recentemente, ha rifiutato la cittadinanza onoraria al prefetto Fulvio Sodano perché «non riscontra consensi unanimi all’interno della maggioranza» [COME RIPORTATO SU 500 FIRME], ha proclamato coerentemente: «I nostri avversari non sono qui dentro la sala, ma sono le Destre che dobbiamo sconfiggere»!
Abbiamo ascoltato l’intervento del consigliere comunale Nino Grignano che ha sostenuto, tornando sul “locale”, come «il sindaco è davvero scarso e noi saremo i primi firmatari della mozione di sfiducia». Grignano ha sottolineato che, però, stavolta, «il Partito democratico deve avere il suo candidato sindaco, da mettere a disposizione per un progetto collettivo».
E la Sabrina Rocca, nel 2012, a “chi apparteneva”?
Infine, un po a sorpresa, è apparso in sala Mino Spezia, espressione dell’ala del Partito uscita sconfitta dai Congressi, che, prendendo la parola, dopo aver accennato ai doppi-Congressi («le due ragioni se le vedrà chi se la dovrà vedere»), ha brevemente accennato a quello che doveva essere il senso del Congresso Provinciale, ovvero discutere e trovare una sintesi comune su temi come i nuovi Enti che sostituiranno le Province (“debbono avere almeno 150mila abitanti” o devono corrispondere geograficamente alle vecchie provincie?), al tema dell’abusivismo (si deve approvare una legge che salvi chi ha costruito sotto costa?), sulla gestione dei rifiuti, sulla formazione (“la riforma Crocetta è macelleria sociale?”), lo stesso Crocetta (“quale rapporto col presidente della Regione e la sua corrente?”).