CONSIGLIO COI BOTTI: DE SANTIS LASCIA LA MARGHERITA.
Doveva essere un Consiglio comunale di “routine” quello di stasera a Trapani. Tanto da svolgere le operazioni tecniche di “giuramento” dei neo-consiglieri e del “nuovo” sindaco, davanti ad una cinquantina di parenti ed amici, e poi per votare ed eleggere, in caso di accordo politico all'interno del Centro Destra, Presidente e Vice Presidente del Consiglio (nella foto: Giuseppe Guaiana, coi suoi 25 anni il più giovane consigliere comunale).
Invece le “sorprese” non sono mancate. A partire dallo “scoprire” un accordo trasversale tra il centro-destra e parte del centro-sinistra per giungere alla presidenza del Consiglio da assegnare a Stefano Nola (UDC, una riconferma) e alla vice-presidenza a Giovanni De Santis (Margherita).
Ma la precoce “bocciatura”, da parte della Margherita, di tale “accordo” ha comportato il “terremoto” delle dichiarazioni di Giovanni De Santis che ha annunciato di lasciare questo Partito (ma, per ora, non il centro-sinistra) per dichiararsi “indipendente” poichè « … quando il vessillo diventa sbiadito diventa pure mortificante difenderlo perchè sembra di difendere il nulla … non credo più in questo Partito … non credo più in questo centro-sinistra … » (sic!). De Santis ha spiegato, quindi, di non voler militare più nel centro-sinistra dei Partiti (grazie al quale è stato eletto, NdR) ma in quello «della gente» (voce generica a cui è facile non rendere conto e per il quale conto è facile votare a favore del centro-destra).
L'ormai ex-compagno di Partito Nicola De Caro – successivamente – ha contestando i trasformismi e spiegando che « (…) solo un mascalzone può fare qualcosa del genere, politicamente parlando».
Steafano Nola ha plaudito la decisione dell'amico di sempre ed ha auspicato un celere ingresso in un'altra Casa (della Libertà). Subito dopo Nino Bianco, capolista ed eletto nella lista della Democrazia Cristiana ha annunciato che «avendo apprezzato il programma dell'MPA», che a quanto pare conosceva solo ora e non prima di candidarsi con la DC, lasciava il Partito dove era stato eletto – ringraziandolo – per passare, armi e bagagli, tra gli “autonomisti” dell'on. Paolo Ruggirello.
Ma a completare l'opera delle “precisazioni” giungeva, a smentire l'on. Nino Oddo che nelle scorse che cantava vittoria assicurando che il suo Partito – lo SDI – aveva vinto perché aveva eletto due consiglieri a Trapani, la dichiarazione del consigliere Giovanni Tartamella che spiegava che lui ringraziava Nino Oddo per averlo ospitato nella lista ma lui era e rimaneva nel Nuovo PSI (in realtà in passato era stato dell'UDC) e che quindi avrebbe votato a favore di tutte le proposte dell'Amministrazione Fazio che saranno, da lui, considerate utili alla Città.
A questo punto Stefano Nola, vero registra della serata ha annunciato che essendo accaduto questo «terremoto» chiedeva ed otteneva il rinvio dell'elezione del Presidente del Consiglio a lunedì alle 19 per trovare nuovi accordi che tengano conto di queste novità. Rivolto al Sindaco Nola ha aggiunto con un tono eloquente «Noi siamo consci del suo modo di operare, ma Ella rispetti il ruolo e le posizioni politiche del Consiglio …». Una minaccia piuttosto che un consiglio.
Insomma botti … che lasciano presagire che il Sindaco … si romperà le scatole ben presto.
Due sole note liete, in tale contesto. Il neo-consigliere rag. Giuseppe Ruggirello (AN) che invitava il consiglio ad essere presente al corteo dei lavoratori della Midial di domani (e strano che queste parole non siano uscite dalla bocca di uno di “sinistra” …) e il consigliere Mimmo Tumbarello (Moderati) che invitava i consiglieri a presentare pubblicamente i propri certificati penali (ma veniva stoppato un po' da tutti … per la privacy!).