Consuntivo 2018: Per “par condicio”, è ora il turno del Luglio Musicale

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La debacle delle “luminarie natalizie” che, a metà dicembre, non risultano ancora installate riaccende i “riflettori” sull’Ente Luglio Musicale Trapanese al quale, dal Comune, era stata affidata l’intrigata incombenza.

A leggere i commenti al post “Abbiamo le luminarie natalizie : Ma qualcosa non convince nelle procedure !”, sembrerebbe che taluni trapanesi si preoccupano solo del ritardo, ignorando tutto il resto !

Anche se siamo “fuori stagione sinfonica”, ho provato a comprendere lo stato di “salute economica” dell’Ente, gestito di fatto dal suo Direttore Artistico, il DOMINUS Giovanni De Santis, ma ufficialmente, dalla scorsa estate, anche dal settantenne bancario in pensione, ragionier Ermenegildo Ceccaroni.

Al capezzale del Luglio Musicale malato : auscultiamone il polso !

La diagnosi è rovinosa e con questi sintomi il paziente non avrà un futuro certo, lungo e roseo.

L’Ente Luglio Musicale Trapanese sostiene di aver avuto assegnati centinaia di migliaia di euro in contributi, ma, ahimè, … la Regione non paga e lo stesso fa il Comune di Trapani. Così l’Ente è sommerso dai debiti verso fornitori, artisti ed enti previdenziali.

Una situazione allarmante, da CODICE ROSSO !

Nel conto consuntivo 2018 [clicca per scaricarlo], l’Ente ha iscritto crediti nei confronti :

  • della Regione per 733 mila euro,
  • del Ministero dei Beni Culturali per 86 mila
  • del Comune di Trapani per 100 mila euro.

Trovo molto grave che proprio il Comune non onori gli impegni economici assunti con la propria Associazione partecipata !

Per far fronte ai “cattivi pagatori” e non chiudere bottega o botteghino, a causa della crisi di liquidità, il Luglio Musicale si è visto costretto a rivolgersi alle banche e dilazionare i pagamenti con gli Enti di previdenza: INPS / ENPALS.

E’ stato possibile portare a termine la gestione 2018, grazie ad un mutuo da 435 mila euro con la BANCA IGEA per 15 anni di rate e 3 anni di pre-ammortamento, mentre il debito arretrato con l’INPS ammonta a 169 mila euro.

Bambole non c’è una lira ! Il Luglio Musicale ha più debiti che ricavi !

Sembra il risorgere di quel programma televisivo trasmesso dalla RAI 1 nel 1977, per la regia di Antonello Falqui e la direzione musicale di Giovanni De Santis, lapsus, di Gianni Ferrio.

In totale, al 31 dicembre scorso, i debiti dell’Ente Luglio Musicale ammontavano ad un milione e 914 mila euro !

Ai lettori già pronti a commentare chiedo di farlo, ma dopo aver letto tutto ciò che segue. Un po’ di pazienza !

Nonostante questa insostenibile situazione, l’Amministrazione dell’Ente Luglio Musicale, ovvero l’ex Consigliere Delegato Giovanni De Santis – mi riferisco al bilancio 2018 – ci ha messo tutto il suo impegno per aggravarla !

Infatti:

  • le spese per gli artisti sono lievitate del 25 % rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 987 mila euro;
  • le “altre spese artistiche” (quali?) sono aumentate del 44 %, raggiungendo le 396 mila euro;
  • le “spese generali” (voce troppo “generica” per un bilancio trasparente) sono aumentate del 12 %, raggiungendo i 462 mila euro !

Tra queste ultime, immagino, che ELMT abbia inserito anche quelle per il “personale dipendente”, in concreto, 3 amministrativi e 5 operai. Nonostante sia cessato il rapporto di lavoro di un operaio, nel 2018 il “costo del personale” è cresciuto da 271 mila fino a 363 mila euro: + 34 % !

Incomprensibile ⁉

Un caso nel caso : spendere per pubblicità tanto quanto gli incassi dei botteghini !

In via teorica dovrebbe risultare apprezzabile l’impegno del DOMINUS dell’Ente per “portare” più cittadini agli spettacoli, ma in pratica i relativi costi, come vediamo di seguito, si sono rivelati insostenibili !

Mi riferisco agli spettatori “paganti” che assistono agli spettacoli del Luglio Trapanese. Nel 2018, appena 116 mila euro gli incassi per biglietti e abbonamenti venduti.

Erano stati :

  • 104 mila nel 2017,
  • 39 mila nel 2016,
  • 69 mila nel 2015.

Quindi, nell’ultimo anno gli incassi sono cresciuti dell’11 %. Sembrerebbe un’ottima performance, ma purtroppo non è tutto oro quello che luce.

Quanto ci costa ?

Nel 2016, il Luglio Musicale “investiva” appena 27 mila euro per “pubblicità e tipografia”. Nel 2018, invece, tale voce è lievitata a 69 mila euro, quindi c’è stato un aumento del 255 %. A questo punto tentiamo di individuare in quali tasche si sono incanalati i fiumi di denaro, ma la lettura del bilancio non ci porta a nessun editore, tipografo od editore di TV locali.

Restando in tema, i lettori è bene che sappiano che il Luglio Musicale ha sul libro-paga ben tre consulenti della comunicazione :

  • Mariapia Marchingiglio, alla quale paga 1.200 euro al mese (14.400 annui, quindi) per la PROGETTAZIONE della grafica, tra l’altro, delle locandine;
  • Simona Licata e Nicola Augugliaro, ai quali versa ulteriori 13.200 annui ciascuno, per ambedue fungere, in sostanza, da addetti allo UFFICIO STAMPA.

Quasi fosse il Teatro alla Scala di Milano !

A conti fatti, per incassare 116 mila euro di biglietti, ELMT spende, per pubblicità e consulenti per la comunicazione ben 110 mila euro !

Sinceramente non mi sembra un “investimento” produttivo ! Anzi, l’esatto contrario.

Il Luglio ? Uno stipendificio o, se volete, un Ente che immette risorse finanziarie nel circuito locale

Tra le “spese generali” del Luglio Musicale, oltre le 40.000 euro per il Direttore Artistico Giovanni De Santis, pure alcuni consulenti artistici che incidono per ulteriori 20 mila euro circa.

Ancora da sommare:

  • € 3.267 per consulente specializzato nella sicurezza;
  • una somma indefinitiva per il medico aziendale;
  • una somma indefinita per la cura del sito web;
  • € 3.960 per il consulente contabile;
  • € 4.215 per il consulente del lavoro;
  • € 4.000 per scrivere il Codice Etico”;
  • € 11.000 per il Collegio sindacale.

Se oso dire che il Luglio Musicale, alla fine, è soprattutto uno “stipendificio”, qualcuno potrebbe “storcere il muso” ?

Se la reazione sarà questa, allora non lo dico mi limito a pensarlo.

Per la verità, sostanzialmente, ad ammetterlo è lo stesso DOMINUS Giovanni De Santis, vergando la propria relazione 2017: « il Luglio Musicale – scrive – immette risorse finanziarie direttamente nel circuito economico locale ».

Si riferisce ai contributi pubblici che riceve e che « restituisce alla città ed al suo circondario, tra stipendi lordi ai dipendenti, compensi ad artisti, forniture commissionate ad imprese e compensi a professionisti del territorio ».

Un punto di vista interessante. Non me vorrete: non lo condivido !

Quei soldi pubblici potrebbero, io credo, intanto essere spesi in maniera più produttiva, oltre ad essere distribuiti in maniera più trasparente. Ad incassare predette risorse sono spesso sempre gli stessi prescelti con affidamenti diretti.

Così è se vi pare, avrebbe concluso quel Luigi Pirandello.


– Per l’elenco nominativo dei consulenti ed incaricati vari, ti indirizzo alle pagine “Consulenze e incarichi” e “Amministrazione Trasparente” del sito web del Luglio Musicale.
Credits Foto: Teatro della Scala di Milano (Wikipedia, Palickap)

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